Umberto II di Savoia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Karma1998 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS
Riga 64:
 
[[File:Coat of Arms of Umberto Nicola Tommaso of Italy (Order of the Seraphim).svg|miniatura|Stemma di Umberto come [[principe di Piemonte]]|alt=]]
Il 29 settembre veniva concesso con regio decreto (pubblicato il 18 ottobre) all'erede il tradizionale titolo nobiliare di [[principe di Piemonte]]: il reRe era più propenso a "principe di Roma", ma la [[Margherita di Savoia|reginaRegina madre Margherita]] lo convinse a evitare un gesto che sarebbe stato recepito come ostile dal [[Vaticano]], a cui bisognava chiedere il permesso per il battesimo ufficiale del bambino ancora da celebrare, gravando tuttora sui [[Casa Savoia|Savoia]] la scomunica inferta dopo la [[breccia di Porta Pia]]. Infatti da tradizione per i principi, al fine di venire incontro a ovvie richieste protocollari, si dava appena nati il battesimo con acqua e l'imposizione delle mani e in un secondo tempo, organizzata la cerimonia e giunti dall'estero i membri delle altre case regnanti, si procedeva con gli esorcismi, il sale, l'olio, il cero e la veste candida.
 
[[File:Le baptême du prince de Piémont.jpg|miniatura|Il battesimo del [[principe di Piemonte]] in una [[stampa]] dell'epoca|alt=]]
Riga 396:
[[File:Hautecombe Umberto 02 Grave.jpg|miniatura|upright=0.8|[[Abbazia di Altacomba]]: tomba di Umberto II e di [[Maria José del Belgio|Maria José]]]]
Al suo [[funerale]], disertato dalle autorità italiane (con l'eccezione di [[Maurizio Moreno]], console generale d'Italia a [[Lione]], in rappresentanza del governo), parteciparono diecimila italiani che raggiunsero l'[[abbazia di Altacomba]] vicino ad [[Aix-les-Bains]] in [[Savoia (dipartimento)|Savoia]].<ref name=umberto2/> La [[Rai]] non trasmise la diretta televisiva.
Alle esequie erano presenti, oltre a membri di [[casa Savoia]]: [[Juan Carlos I di Spagna]] e [[Sofia di Grecia]], [[Baldovino del Belgio|Baldovino]] e [[Fabiola del Belgio]], [[Giovanni di Lussemburgo]] e [[Giuseppina Carlotta del Belgio]], il [[Ranieri III di Monaco|principe Ranieri di Monaco]] col [[Alberto II di Monaco|figlio Alberto]], il [[Edward, duca di Kent|duca Eduardo di Kent]] in rappresentanza di [[Elisabetta II del Regno Unito]], i re detronizzati [[Simeone II di Bulgaria]], [[Michele I di Romania]] e [[Costantino II di Grecia]], [[Ottone d'Asburgo-Lorena]] con il figlio [[Carlo d'Asburgo-Lorena]], [[Ferdinando Maria di Borbone-Due Sicilie|Ferdinando di Borbone delle Due Sicilie]] con il figlio [[Carlo di Borbone-Due Sicilie|Carlo]], [[Enrico d'Orléans (1933-2019)|Enrico d'Orléans]], Carlo Napoleone Bonaparte, [[Duarte Pio di Braganza|Duarte Pio di Braganza del Portogallo]] e i rappresentanti di altre case già regnanti. La [[Santa Sede]] era rappresentata dal [[nunzio apostolico]] a [[Parigi]].<ref name=umberto2/> I giocatori della {{Calcio Juventus|N}}, nella partita del 20 marzo contro il [[Associazione Calcio Pisa 1909|Pisa]], portarono il segno del lutto al braccio: questa fu la sola manifestazione di cordoglio, resa pubblicamente in [[Italia]] al reRe.<ref>[http://www.cristinasiccardi.it/umberto-ii/ ''Umberto II''].</ref>
 
Re Umberto volle che, nella propria bara, fosse riposto il [[sigillo reale]], grosso timbro che si trasmette di generazione in generazione quale simbolo visibile della legittimità della successione dinastica e simbolo del gran maestro degli ordini cavallereschi di [[casa Savoia]]. In tal modo, si ritiene che egli abbia inteso distinguere i suoi "eredi dinastici" da quelli "civili".<ref name=sigilli>Aldo A. Mola, ''I Sigilli del Re'', in «Storia in Rete», luglio/agosto 2006, 1-9.</ref>. Umberto II è stato, dunque, l'ultimo Capo della Real Casa unanimemente riconosciuto: non avendo indicato espressamente un successore e alla luce dei contrasti con il figlio Vittorio Emanuele circa il suo matrimonio e la sua posizione in seno alla Casa reale, nacque la [[linea di successione al trono d'Italia|questione dinastica]], ancor oggi irrisolta.