Differenze tra le versioni di "Napoli"
→Il periodo angioino
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In seguito alla rivolta scoppiata in Sicilia nel 1282 ([[Vespri siciliani]], causati anche dallo spostamento ufficiale della capitale da [[Palermo]] a Napoli) e il passaggio dell'isola al dominio aragonese, Napoli, divenne la capitale del [[Regno di Napoli]]. Succede a Carlo d'Angiò il figlio Carlo II ed in seguito il nipote, [[Roberto d'Angiò]], detto "il Saggio", che rende ulteriormente Napoli uno dei più influenti centri culturali dell'Europa e del Mediterraneo. A questo periodo risalgono i soggiorni in città di [[Francesco Petrarca]], [[Simone Martini]], [[Giotto]] (che vi fonderà una scuola pittorica giottesca fra le più importanti d'Italia) e di [[Boccaccio]], che nella [[basilica di San Lorenzo Maggiore]] conoscerà [[Fiammetta (Decameron)|Fiammetta]], ovvero Maria d'Aquino ed in seguito rimpiangerà i piacevoli anni trascorsi alla corte napoletana. Succederà al re Roberto, la nipote [[Giovanna I di Napoli]] nel 1343 e poi sarà il momento dei [[Angioini|d'Angiò di Durazzo]] nel 1382 con [[Carlo III di Napoli|Carlo di Durazzo]], [[Ladislao I di Napoli]] e [[Giovanna II di Napoli]].
Tra gli avvenimenti celebri
=== Età moderna ===
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