Transiting Exoplanet Survey Satellite: differenze tra le versioni

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| foto_veicolo = Transiting Exoplanet Survey Satellite artist concept (transparent background).png
| descrizione_foto_veicolo = Rappresentazione artistica del telescopio
| proponente = [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]], [[NASA]]
| destinazione = [[orbita terrestre alta]]
| nomignolo = TESS
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| luogo_lancio = [[Cape Canaveral Air Force Station]] [[Complesso di lancio 40|SLC-40]]
| durata = 2 anni + 2 anni missione estesa
| apogeo = {{M|375000 |u=km}}<ref>{{Cita web |url=https://www.nasa.gov/content/goddard/new-explorer-mission-chooses-the-just-right-orbit |titolo=New explorer mission chooses the just right orbit |sito=nasa.gov |data=31 luglio 2013 |lingua=en}}</ref>
| perigeo = {{M|108000 |u=km}}
| periodo = 13,7 giorni
| eccentricità = 0,55
| massa =
| potenza = 433W{{M|433|ul=W}}
| strumentazione = Quattro fotocamere [[Dispositivo ad accoppiamento di carica|CCD]] ad ampio campo 24° x× 24°
}}
 
Il '''Transiting Exoplanet Survey Satellite''', generalmente abbreviato con la sigla '''TESS''', è un [[telescopio spaziale]] progettato nell'ambito del [[programma Explorer]] della [[NASA]], il cui scopo è la ricerca di [[pianeta extrasolare|pianeti extrasolari]] usando il metodo [[fotometria|fotometrico]] del [[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari#Transito|transito]].
 
Obiettivo primario della missione è esaminare le stelle più luminose vicine alla Terra (entro i {{M|200 [[|ul=parsec]]}}, circa {{M|600 [[Anno luce|ul=al]]}}) individuando, nell'arco di un periodo di due anni, pianeti in transito di fronte a esse. TESS utilizza lenti ad ampio campo visivo in grado di osservare l'intera [[Sfera celeste|volta celeste]]. Grazie a TESS, sarà possibile, con successive indagini di [[follow-up]], studiare la [[Massa (fisica)|massa]], le dimensioni, la [[densità]], l'[[atmosfera]] e l'orbita di un vasto numero di pianeti, con l'attenzione principale rivolta a pianeti dalle dimensioni simili alla Terra e [[super Terra|super Terre]] dalla superficie rocciosa orbitanti nelle zone considerate [[Abitabilità planetaria|abitabili]] nel proprio sistema solare<ref name="tess-nasa-faq"/>.
 
Il progetto TESS, presentato dal [[Massachusetts Institute of Technology]] e sponsorizzato anche da [[Google Inc.(azienda)|Google]]<ref name="chandler-2008">{{Cita web |url=https://newsoffice.mit.edu/2008/mit-aims-search-earth-planets-googles-help | titolo=MIT aims to search for Earth-like planets with Google's help |pubblicazione=MIT News |nome=David |cognome=Chandler |data=19 marzo 2008|accesso=28 aprile 2015|lingua=en}}</ref>, è stato uno degli undici selezionati dalla NASA per un possibile finanziamento nel mese di settembre 2011, su quarantadue che erano stati proposti il precedente febbraio<ref name="study">{{Cita news |url=https://www.nasa.gov/home/hqnews/2011/sep/HQ_11-328_Science_Proposals.html |titolo=NASA Selects Science Investigations For Concept Studies |editore=NASA |nome=Dwayne |cognome=Brown |data=29 september 2011|accesso=28 aprile 2015|lingua=en}}</ref>. Il 5 aprile 2013 la NASA ha ufficialmente approvato la realizzazione del ''Transiting Exoplanet Survey Satellite'', insieme al [[Neutron Star Interior Composition Explorer]] (NICER), dal costo complessivo di circa 200 milioni di [[dollaro statunitense|dollari]], pianificando il lancio per il 2018<ref>{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/press-release/media-invited-to-upcoming-launch-of-nasa-s-newest-planet-hunting-spacecraft|titolo=Media Invited to Upcoming Launch of NASA’s Newest Planet-Hunting Spacecraft|sito=nasa.gov|data=6 marzo 2018|lingua=en}}</ref>. Il lancio è avvenuto il 18 aprile 2018 (oraalle locale)22:51:31 [[Tempo coordinato universale|UTC]].
 
Al 4 novembre 2019, sono stati scoperti 29 esopianeti confermati e 1361 candidati.<ref>{{Cita web|url=https://exoplanets.nasa.gov/tess/|titolo=Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS)|sito=exoplanets.nasa.gov|lingua=en|accesso=16 maggio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://tess.mit.edu/publications/|titolo=TESS Planet Count and Papers|lingua=en|accesso=16 maggio 2019}}</ref>
 
Al 4 novembre 2019, sono stati scoperti 29 esopianeti confermati e 1361 candidati.<ref>{{Cita web|url=https://exoplanets.nasa.gov/tess/|titolo=Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS)|sito=exoplanets.nasa.gov|lingua=en|accesso=16 maggio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://tess.mit.edu/publications/|titolo=TESS Planet Count and Papers|lingua=en|accesso=16 maggio 2019}}</ref>
== Caratteristiche della missione ==
TESS è una missione di [[Astronomia osservativa|osservazione]] che è stata selezionata per lo sviluppo nel 2013 e lanciata in orbita il 18 aprile 2018<ref>{{Cita web|url=https://www.newscientist.com/article/2166357-nasa-has-launched-a-new-space-telescope-to-hunt-for-exoplanets|titolo=NASA has launched a new space telescope to hunt for exoplanets|sito=newscientist.com|data=18 aprile 2018|lingua=en}}</ref>. TESS valuterà nei due anni di ricerca previsti circa 200.000{{M|200000}} stelle alla ricerca di [[pianeta extrasolare|esopianeti]] [[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari#Transito|in transito]] di fronte alle proprie stelle<ref name="selection">{{Cita news|lingua=en|nome=J. D.|cognome=Harrington|url=https://www.nasa.gov/home/hqnews/2013/apr/HQ_13-088_Astro_Explorer_Mission_.html|titolo=NASA Selects Explorer Investigations for Formulation|editore=NASA|data=5 aprile 2013|accesso=28 aprile 2015}}</ref>, tra cui 1.000{{M|1000}} nane gialle con caratteristiche simili al nostro Sole. L'indagine si concentrerà su stelle di tipo [[Nana gialla|G]] e [[Classificazione stellare#Classe K|K]] con [[magnitudine apparente]] sino a 12. Le simulazioni della missione TESS prevedono che troverà migliaia di nuovi pianeti [[Pianeta extrasolare|extrasolari]], tra cui centinaia di piccoli pianeti extrasolari, e anche pianeti rocciosi nelle zone abitabili delle loro stelle ospiti.<ref>{{Cita web|url=http://science.gsfc.nasa.gov/astrophysics/exoplanets/index.cfm?fuseAction=projects.view&navOrgCode=667&navTab=nav_about_us&project_id=388|titolo=Missions & Projects - Exoplanets and Stellar Astrophysics Laboratory - 667|sito=science.gsfc.nasa.gov|accesso=2016-09-21}}</ref>
 
=== Lancio ===
Il lancio, previsto per il 16 aprile 2018, è stato posticipato<ref>{{Cita web |url=https://www.space.com/40322-spacex-nasa-tess-exoplanet-mission-launch-delay.html |titolo=Launch of NASA's TESS Exoplanet Hunter Delayed by Rocket Issue |autore=Mike Wall |sito=space.com |data=16 aprile 2018 |lingua=en}}</ref> ed effettuato il 18 dello stesso mese a seguito di verifiche tecniche al vettore di lancio utilizzando un [[Falcon 9]] v1.1]] della [[SpaceX]] dalla [[Complesso di lancio 40|piattaforma 40]] del [[Cape Canaveral Air Force Station]]. Il costo della missione è di circa 340 milioni di dollari<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Alexandra Witze|data=4 aprile 2018|titolo=NASA’s next exoplanet hunter will seek worlds close to home |rivista=Nature|volume=556|numero=|pp=158-159|lingua=en|doi=10.1038/d41586-018-03354-7}}</ref> comprensive dei costi di lancio che, per un Falcon 9, constano in circa 62 milioni di dollari.<ref>{{Cita web|url=http://www.spacex.com/about/capabilities|titolo=CAPABILITIES & SERVICES|sito=spacex.com|lingua=en|accesso=9 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131007205105/http://www.spacex.com/about/capabilities|dataarchivio=7 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Orbita ===
Allo scopo di mantenere libero il campo visivo degli [[eclittica|emisferi celesti]], TESS utilizzerà un'[[orbita altamente ellittica]]<ref>{{Cita web |url=https://heasarc.gsfc.nasa.gov/docs/tess/operations.html |titolo=TESS Operations Launch and orbit |sito=heasarc.gsfc.nasa.gov |curatore=nasa.gov |lingua=en |accesso=31 marzo 2018}}</ref> (HEO) in [[risonanza orbitale]] di 2:1 con la [[Luna]], chiamata P/2 e mai usata prima<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gangestad, Joseph W.; Henning, Gregory A. [[et al.]]|anno=2013|mese=giugno|titolo=A High Earth, Lunar Resonant Orbit for Lower Cost Space Science Missions|rivista=ARXIV|volume=|numero=|lingua=en|abstract=si|bibcode=2013arXiv1306.5333G}}</ref>. Il suo [[apogeoApside#Apsidi (astronomia)della Terra|apogeo]] di {{converti|232000|mi|km|0|lk=on|abbr=on}} è calcolato per mantenersi distante dalla Luna, che rappresenta un [[Perturbazione (astronomia)|agente destabilizzante]]. Tale [[Orbita terrestre alta|alta orbita]] dovrebbe rimanere stabile per decenni, ed è in grado di mantenere le lenti dei telescopi a temperature costanti. La maggior parte dell'orbita sarà effettuata al di fuori delle [[fasce di vanVan Allen]], per evitare danni da radiazioni. Ogni 13,7 giorni raggiungerà il [[Apside#Apsidi della Terra|perigeo]] di {{converti|67000|mi|km|0|abbr=on}} e trasmetterà i dati raccolti alla Terra in circa tre ore. La particolare orbita di TESS consente diversi vantaggi:<ref>{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/content/goddard/new-explorer-mission-chooses-the-just-right-orbit/|titolo=New Explorer Mission Chooses the 'Just-Right' Orbit|cognome=Keesey|nome=Lori|editore=NASA|data=31 luglio 2013|lingua=en|accesso=28 aprile 2015}}</ref>
 
* Osservazioni ampie e continue: > 300 ore per orbita
* Stabilità termica: [[Escursione termica|escursione]] < 40 [[kelvin|mK]]/h (con controllo passivo)
* Riduzione della luce ''[[straylight]]'' causata dall'interferenza tra Terra e Luna: un milione di volte inferiore rispetto ad un'orbita [[Orbita terrestre bassa|LEO]]
* Bassi livelli di radiazione: L'orbita è esterna all'influenza delle [[Fasce di van Allen|Fascefasce di Van Allen]]
* [[Finestra di lancio|Finestre di lancio]] ridotte: possibilità di effettuare il lancio diverse volte per [[Mese sinodico|mese lunare]]
* Eccellente punto di stabilità: nessuna resistenza o [[Stabilizzazione a gradiente di gravità]]
* Alto [[Velocità di trasmissione|tasso di trasferimento dati]]: 100 &nbsp;[[Megabit per secondo|Mbit/s]] (200GB in 4,5 ore al [[Apside#Apsidi della Terra|perigeo]])
 
=== Obiettivi scientifici ===
Il TESS è considerato il successore del telescopio [[missione Kepler|Kepler]]; mentre Kepler esaminava una limitata porzione della volta celeste, circa lo 0,28%, il TESS la esaminerà tutta, focalizzandosi su [[stella|stelle]] dalle trenta alle cento volte più luminose di quelle osservate dal predecessore<ref name="tess-nasa-faq">{{Cita web |url=https://tess.gsfc.nasa.gov/documents/TESS_FactSheet_Oct2014.pdf |titolo=TESS: Transiting Exoplanet Survey Satellite |editore=NASA |data=ottobre 2014 |accesso=28 aprile 2015 |formato=pdf |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141217175407/http://tess.gsfc.nasa.gov/documents/TESS_FactSheet_Oct2014.pdf |dataarchivio=17 dicembre 2014 |urlmorto=sì }}</ref>.
[[File:TESS science sector suddivision.jpg|alt=suddivisione in settori della sfera celeste delle fotocamere di TESS|miniatura|350x350px|A sinistra: il campo visivo combinato delle quattro telecamere TESS. Al centro: suddivisione della sfera celeste in 26 settori di osservazione (13 per emisfero). A destra: il tempo totale dedicato alle osservazioni. Il cerchio nero tratteggiato che racchiude il polo dell'eclittica mostra la regione che il [[Telescopio spaziale James Webb|JWST]] potrà osservare ininterrottamente]]
Il TESS esaminerà stelle di [[classificazione stellare|classe spettrale]] G e K, ossia [[nana gialla|nane gialle]] e [[nana arancione|arancioni]], con [[magnitudine apparente]] tra 5 e 12<ref name="seager-2011">{{Cita web|url=http://seagerexoplanets.mit.edu/exoplanet.htm|titolo=Exoplanet Space Missions|autore=[[Sara Seager]]|editore=Massachusetts Institute of Technology|data=2011|lingua=en|accesso=28 aprile 2015}}</ref>. Si stima che saranno osservate circa 500.000{{M|500000}} stelle, catalogando almeno 3.000{{M|3000}} pianeti in transito davanti alle proprie stelle, di cui circa 500 dalle dimensioni simili alla Terra o [[super Terra|super Terre]]<ref name="tess-nasa-faq" />. L'esplorazione sarà suddivisa in 26 settori di osservazione di {{tutto attaccato|24° x× 96°}}, con una sovrapposizione ai poli [[Eclittica|eclittici]] per aumentare la sensibilità nei confronti di esopianeti caratterizzati da masse più piccole e periodi orbitali più lunghi. Ogni settore sarà osservato per due orbite, ognuna delle quali durerà 13,7 giorni, mappando durante il primo anno l'emisfero sud e quello nord durante il secondo. Ognuna delle lenti del TESS acquisirà immagini con una cadenza di due minuti alla ricerca di diminuzioni di luminosità causate da pianeti in transito, con immagini [[Reflex digitale pieno formato|full frame]] acquisite ogni 30 minuti in grado di offrire informazioni [[Fotometria|fotometriche]] per più di venti milioni di stelle nell'arco di sessioni di osservazione di diverse settimane, che offriranno anche l'opportunità di rilevare altri fenomeni di transito, quali [[Lampo gamma|lampi di raggi gamma]]<ref name="tess-nasa-faq" /><ref>{{Cita pubblicazione|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2015AAS...22520201R|titolo=The Transiting Exoplanet Survey Satellite: Mission Status|rivista=American Astronomical Society, AAS Meeting #225, #202.01|autore=George R. Ricker|data=gennaio 2015|abstract=x|lingua=en}}</ref>.
 
Gli esopianeti individuati e confermati da osservazioni a terra potranno poi essere ulteriormente esaminati da strumenti avanzati quali il telescopio terrestre [[Automated Planet Finder]] e dallo [[spettrografo]] [[HARPS]], oltre che dallo spettrografo [[ESPRESSO]] installato presso il [[Very Large Telescope|VLT]] e dal [[telescopio spaziale James Webb]].
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== Il veicolo spaziale ==
[[File:TESS with techs high res.jpg|alt=Il telescopio TESS di cui si evidenziano le quattro camere ed i pannelli solari|miniatura|270x270px|Il telescopio TESS con le quattro fotocamere ed i pannelli solari|sinistra]]
Il TESS userà una [[piattaforma satellitare|piattaforma]] LEOStar-2<ref>{{Cita web |url=https://www.orbitalatk.com/space-systems/science-national-security-satellites/national-security-systems/docs/LEOStar2_Fact_Sheet.pdf |titolo=LEOStar-2 Bus |sito=orbitalatk.com |data=27 maggio 2018 |lingua=en}}</ref> costruita dalla [[Orbital Sciences Corporation]], nel 2015 confluita in [[Northrop Grumman Innovation Systems|Orbital ATK]]. È in grado di stabilizzarsi sui tre assi con quattro propulsori a [[idrazina]] e quattro [[ruota di reazione|ruote di reazione]]. L'alimentazione sarà fornita da due [[Modulo fotovoltaico|pannelli solari]] monoasse che produrranno 400 watt. Un'antenna parabolica a [[banda Ka]] offrirà un collegamento con la terra a 100&nbsp;Mbit/s<ref name="tess-nasa-faq" /><ref name="tess-orbital-faq">{{Cita web |url=https://www.orbitalatk.com/space-systems/science-national-security-satellites/science-environment-satellites/docs/TESS_Factsheet.pdf |titolo=TESS: Discovering Exoplanets Orbiting Nearby Stars |data=2014 |lingua=en |formato=pdf |accesso=10 aprile 2018 |pubblicazione=Orbital Sciences}}</ref>.
 
=== Strumenti scientifici e modalità di osservazione ===
[[File:TESS ccd sky area.jpg|miniatura|358x358px|Copertura spaziale delle fotocamere CCD di TESS. Si noti che la [[Orione (costellazione)|costellazione di Orione]] si adatta perfettamente al campo visivo delle fotocamere]]
I telescopi saranno gli unici strumenti di esplorazione a bordo: TESS è dotato di quattro rilevatori [[Dispositivo ad accoppiamento di carica|ad accoppiamento di camera]] da 16,8 megapixel, caratterizzati da bassa rumorosità e basso consumo, appositamente ideati dal [[MIT Lincoln Laboratory]]. Ogni camera avrà un campo visivo di {{tutto attaccato|24° × 24°}} e un diametro pupillare di {{M|100&nbsp;|u=mm}}, sette elementi ottici e un [[filtro passa banda]] con un intervallo da 600 a {{M|1000 [[Nanometro|ul=nm]]}}<ref name="tess-nasa-faq" />. La frequenza di campionamento dei rilevatori CCD è stata estesa al vicino infrarosso in quanto Il telescopio studierà anche le più vicine [[Nana rossa|nane rosse]] di [[Classificazione stellare|classe]] M situate entro un raggio di {{M|30 [[|ul=parsec]]}} (circa {{M|95 [[Anno luce|ul=al]]}}).
 
Il satellite sarà dotato di quattro telescopi con lenti [[Grandangolo|grandangolari]], con quattro [[Dispositivo ad accoppiamento di carica|rilevatori ad accoppiamento di carica]] ciascuno. Ogni gruppo di lenti è dotato di sette elementi ottici e copre ciascuno un campo visivo di 24[[Grado (simbolo)|°]] x× 24[[Grado (simbolo)|°]] gradi con [[risoluzioneRisoluzione spazialeangolare|risoluzione]] di 21 [[Secondo (geometria)|Arcsec]] per pixel. Le quattro telecamere insieme osserveranno così un settore di osservazione di 24 per 96 gradi per 27 giorni consecutivi, quindi il veicolo spaziale verrà orientato per osservare il settore successivo e coprire in totale 13 settori di osservazione per ciascun emisfero, per un totale di 26 settori di osservazione durante la missione biennale. Nel primo anno verrà mappato l'[[Emisfero celeste australe|emisfero sud]] mentre nel secondo l'[[Emisfero celeste boreale|emisfero nord]]. TESS impiegherà una strategia di osservazione denominata "stare and step<ref>{{Cita pubblicazione|autorenome=Valerie |cognome=Lavigne; |nome2=Paul C. |cognome2=Chevrette; |nome3=Benot |cognome3=Ricard; |nome4=Andre |cognome4=Zaccarin|data=30 agosto 2004|titolo=Step-stare technique for airborne high-resolution infrared imaging|rivista=Proceedings of the SPIE|volume=128-138|pp=128-138|lingua=en|abstract=si|doi=10.1117/12.562940}}</ref>" (fissa e avanza). TESS ha due modalità di raccolta dei dati: immagini "''francobollo''" che catturano la luce da singole stelle e immagini a [[Reflex digitale pieno formato|pieno formato]] che coprono l'intero campo visivo: durante l'osservazione di un settore, TESS ogni due minuti registrerà la luminosità di 15.000{{M|15000}} stelle selezionate da una lista di 200.000{{M|200000}} astri. Le immagini che coprono l'intero campo visivo di 24° x× 96 gradi° saranno acquisite a intervalli di 30 minuti.<ref>{{Cita web|url=https://tess.mit.edu/science/observations/|titolo=TESS: Observations|sito=tess.mit.edu|lingua=en|accesso=24 marzo 2018}}</ref> I potenziali esopianeti verranno ricavati dalla sovrapposizione dei dati ottenuti dalle due modalità di osservazione.<ref name="tess-nasa-faq" />.
 
== Monitoraggio in follow-up ==
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Gran parte del gruppo di lavoro del TFOP analizza i dati in cinque aree generali di funzionalità, ognuna delle quali avrà il proprio sottogruppo (SG).
 
* '''SG1''': Fotometria a visualizzazione limitata<ref>{{Cita pubblicazione|autorenome1=O. |cognome1=Esslinger and |nome2=M.G. |cognome2=Edmunds|data=1º maggio 1998|titolo=Photometry with adaptive optics: A first guide to expected
performance|rivista=Astronomy and Astrophys supplement|volume=129|numero=|pp=617-635|lingua=en|url=https://www.astronomes.com/articles/Photometry.pdf}}</ref> per identificare i falsi positivi dovuti a [[Stella binaria|sistemi binari]] [[Eclissi|eclissanti]] vicini che possono influenzare l'immagine di un pianeta in transito candidato. In alcuni casi, fornisce curve di luce migliorate, effemeridi e / o misura le variazioni del tempo di transito (TTV, Transit-timing variation).
* '''SG2''': Spettroscopia di ricognizione per fornire parametri spettroscopici che vincolano in modo più preciso le masse e i raggi dei pianeti, per rilevare falsi positivi causati da [[Binaria spettroscopica|binare spettroscopiche]] e per identificare stelle non idonee per misure di velocità radiali precise, come ad esempio stelle in rapida [[Rotazione stellare|rotazione]].
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=== Disponibilità dei dati raccolti ===
I dati grezzi acquisiti dal telescopio TESS, circa {{M|27 [[Gigabyte|ul=GB]]}} al giorno, vengono trasmessi a terra ogni due settimane e gestiti dall'archivio [[Mikulski Archive for Space Telescopes|Mikulski]] per i telescopi spaziali (MAST) dell'[[Space Telescope Science Institute|STScI]] e resi disponibili al pubblico successivamente all'elaborazione ed alla convalida. Le osservazioni sono iniziate a giugno 2018 e la prima pubblicazione dei dati è stata effettuata a dicembre.<ref>{{Cita web|url=https://archive.stsci.edu/archive_news/2018/TESS-12-Dec/index.html|titolo=Tess data available|data=6 dicembre 2019|lingua=en}}</ref> A luglio 2019 la NASA, nell'ambito della revisione periodica delle sue missioni operative ha esteso la durata di TESS sino al 2022.<ref>{{Cita web|url=https://science.nasa.gov/astrophysics/2019-senior-review-operating-missions|titolo=2019 Senior Review of Operating Missions|curatore=NASA’s Science Mission Directorate (SMD|lingua=en|accesso=1 ottobre 2019}}</ref>
 
== Risultati scientifici rilevanti ==
 
* A settembre 2018 la NASA ha reso pubblica<ref name="Huang">{{Cita pubblicazione|autore=Chelsea X. Huang [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] [[et al]]|etal=sì|data=16 settembre 2018|titolo=TESS Discovery of a Transiting Super-Earth in the Π Mensae System|rivista=[[arXiv]]|volume=|numero=|lingua=en|url=https://arxiv.org/abs/1809.05967}}</ref> l'osservazione del primo esopianeta rilevato da TESS, al termine del suo primo ciclo esplorativo della volta celeste<ref>{{Cita web|url=https://tess.mit.edu/observations/|titolo=TESS: Schedule of Observations|sito=mit.edu|curatore=[[Massachusetts Institute of Technology|MIT]]|lingua=en|accesso=24 settembre 2018}}</ref>. Il pianeta, [[Pi Mensae c]], consisterebbe in una [[Super Terra|super-terra]] con diametro di circa 2,14 volte la terra, massa di 4,82 volte e orbitante a circa {{M|0,07 [[Unità astronomica|ua]]ul=UA}}.<ref>{{Cita web|url=https://www.space.com/41882-nasa-tess-first-exoplanet-evaporating-super-earth.html|titolo=NASA's New Planet Hunter Just Found Its 1st Alien World — an Evaporating 'Super-Earth'|autore=Charles Q. Choi|sito=space.com|data=19 settembre 2018|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://deepastronomy.space/video/zPv659LQVEE/the-first-two-worlds-of-tess|titolo=The First Two Worlds of TESS|autore=DAVID MCFADDEN|sito=deepastronomy.com|data=22 settembre 2018|lingua=en|accesso=10 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180924190455/https://deepastronomy.space/video/zPv659LQVEE/the-first-two-worlds-of-tess|dataarchivio=24 settembre 2018|urlmorto=sì}}</ref>
*Il primo esopianeta di dimensioni terrestri scoperto da TESS, [[HD 21749c|HD 21749 c]], orbita intorno a [[HD 21749]], una stella di [[Classificazione stellare#Classe K|classe K]] situata nella costellazione meridionale del [[Reticolo (costellazione)|Reticolo]], a {{M|53 [[Anno luce|ul=al]]}} di distanza dalla terra. L'esopianeta, probabilmente molto caldo (la temperatura di superficie stimata è di circa {{M|800 |ul=°[[Grado Celsius|C]]}}), effettua un'orbita completa in meno di otto giorni.<ref>{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/feature/goddard/2019/nasa-s-tess-discovers-its-first-earth-size-planet|titolo=NASA’s TESS Discovers its First Earth-size Planet|sito=nasa.gov|data=15 aprile 2019|lingua=en}}</ref>
* Nel settembre 2019 l'[[All Sky Automated Survey for SuperNovae|ASASSN]] individua un segnale proveniente da 375 milioni di [[Anno luce|anni luce]] (115&nbsp;[[parsec|Mpc]]) di distanza. L'evento ha origine da una stella delle dimensioni del [[Sole]] assorbita da un [[buco nero]]. Esso, però, era già presente nel campo osservato da TESS (variante ogni 27 giorni), che ha osservato il primo TDE (''tidal disruption event'', [[evento di distruzione mareale]]).<ref>{{cita web|url=https://iopscience.iop.org/article/10.3847/1538-4357/ab3c66|titolo=Discovery and Early Evolution of ASASSN-19bt, the First TDE Detected by TESS|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nasa.gov/feature/goddard/2019/nasa-s-tess-mission-spots-its-1st-star-shredding-black-hole|titolo=NASA’s TESS Mission Spots Its 1st Star-shredding Black Hole|data=26 settembre 2019|lingua=en}}</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione |autore=Thomas Barclay et al |data=25 ottobre 2018 |titolo=A Revised Exoplanet Yield from the Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) |rivista=[[Astrophysical Journal|The Astrophysical Journal Supplement Series]] |volume=239 |numero=1 |lingua=en |doi=10.3847/1538-4365/aae3e9}}
 
== Altri progetti ==