Angelo Enrico Canevari: differenze tra le versioni

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Le sue opere, ricche di citazioni, ne sottolineano l’accorta e colta sensibilità critica e sono sostenute sempre da una conoscenza approfondita del mestiere. Esprimendosi da anni in cicli di opere formalmente differenziate, l’artista aderisce con consequenzialità alla sua vocazione sperimentale, sempre tesa alla ricerca di un rapporto “analogico” con la tradizione e la storia.
 
Importanti e numerose sono le sue realizzazioni anche in campo scenografico, sia teatrale che televisivo (tra cui quelle per ''[[Finale di partita]]'' di [[Samuel_Beckett|Beckett]], del [[1978]] e per ''[[Rosales]]'' di [[Mario Luzi]] del [[1983]] per il [[Maggio Musicale Fiorentino]]), nella medaglistica e nell’illustrazione. Dove, per citare solo alcuni esempio, suoi sono i disegni che illustrano la ''Canzone d’amore e di morte dell’alfiere Christoph Rilke'' di [[Rainer Maria Rilke|R.M. Rilke]], così come le tavole che arricchiscono le ''Favole'' di [[Italo Svevo]] e le “immagini” che illustrano le ''Favole del tramonto'' di [[Andrea Camilleri]].
 
Parte della critica più accorta lo considera una delle personalità artistiche di maggior rilievo dei suoi anni. Ha tenuto circa settanta personali in Italia e all’estero ed esposto in innumerevoli mostre collettive di rappresentanza italiana nei musei e nelle gallerie di ogni parte del mondo.