Compagna Communis: differenze tra le versioni

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==Il Consolato: nasce la Repubblica vera e propria==
La fondazione della ''Compagna Communis'', cioè del Comune, sancì l'inizio della [[Repubblica di Genova|Repubblica]] vera e propria; essa fu retta da un numero variabile di '''Consoli''', eletti da un ''Parlamento'' composto da tutti i cittadini maschi tra i 16 e i 70 anni d'età, veri cittadini soldato che in caso di guerra dovevano provvedere al proprio equipaggiamento tranne che per le imprese in terre lontane, come le [[Crociate]], o in mare aperto: essi si riunivano nella [[Cattedrale di San Lorenzo (Genova)|cattedrale di San Lorenzo]] per esercitare il voto. Il vincitore entrava in carica il 2 febbraio.
 
Gli ex-Consoli e i cittadini illustri formavano il ''Consilium'' (cioè il Senato), che aveva diritto di veto sulle decisioni consolari, similmente a come accadeva nell'Antica Roma (per le votazioni usavano sassolini bianchi o neri).
 
Tra i compiti dei Consoli erano il comando delle flotte, dell'esercito e la convocazione del Parlamento. Tuttavia solo il Consilium poteva disporre la chiamata alle armi dei cittadini.
 
All'interno del Consilium esisteva il ''Consiglio di Credenza'', formato dai ''Silenziari'', i quali votavano le questioni da tenere segrete come le regalie da dare alla [[Santa Sede]] per il suo sostegno (accade probabilmente per ottenere la Corsica contro Pisa, visto che il Papa la consegnò spiritualmente a Genova già nel [[1123]], cosa che porterà alla prima guerra contro Pisa).