1º Fronte bielorusso: differenze tra le versioni

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Costituito da numerose armate combinate, rafforzate da due armate corazzate [[unità della Guardia|della Guardia]] e da altri corpi d'armata meccanizzati autonomi, il 1° Fronte Bielorusso era schierato nell'area di attacco principale dell'Armata Rossa sulla direttrice [[Minsk]]-[[Varsavia]]-[[Berlino]] e svolse un ruolo decisivo nella fase finale della guerra. All'inizio sotto il comando dell'abile maresciallo [[Konstantin Rokossovskij]], che già aveva guidato il Fronte del Don a Stalingrado, partecipò alla grande [[operazione Bagration]], contribuendo alla distruzione del [[Gruppo d'armate Centro]] e alla conseguente liberazione di [[Minsk]] e [[Brest Litovsk]]; le armate del Fronte subito dopo avanzarono in profondità fino alla linea della [[Vistola]]. Giunte alle porte di [[Varsavia]], peraltro le truppe del 1° Fronte Bielorusso furono [[battaglia di Radzymin|contrattaccate]] e dovettero passare sulla difensiva, rinunciando a prestare soccorso alla [[rivolta di Varsavia]].
 
Alla fine del 1944, il maresciallo Rokossovskij, con suo grande dispiacere, dovette cedere il comando del 1° Fronte Bielorusso al famoso maresciallo [[Georgij Žukov]] che [[Stalin]] aveva designato per guidare l'ultima fase della guerra lungo la direttrice che portava al cuore della [[Germania]]. Il maresciallo Žukov ottenne un'impressionante successo nel gennaio 1945 con l'[[offensiva Vistola-Oder]] e i suoi carri armati arrivarono in pochi giorni fino a 80 chilometri da [[Berlino]]. Arrestata la sua avanzata su ordine diretto di Stalin, il maresciallo Žukov a febbraio e marzo partecipò ai logoranti combattimenti in [[Pomerania]]. Dopo un rapido raggruppamento e il rafforzamento delle sue forze, nel successivo mese di aprile il 1° Fronte Bielorusso combatté la decisiva [[battaglia di Berlino]]. In quest'ultima battaglia, le armate del Fronte vennero impegnate duramente dai difensori e subirono pesanti perdite nella fase di sfondamento iniziale e nei combattimenti dentro la città; tra morti e feriti perse 179 &nbsp;490 soldati e circa 1.000 mezzi corazzati<ref>M. Hastings, ''Apocalisse tedesca'', p. 629.</ref>.il 1° Fronte Bielorusso tuttavia disponeva di una massa imponente di uomini e mezzi e riuscì alla fine a superare l'accanita resistenza e a costringere alla resa il 2 maggio 1945 la guarnigione di Berlino, concludendo vittoriosamente la guerra nel cuore della [[Germania]]. Il 1° Fronte Bielorusso rivendicò di aver ucciso o ferito nell'operazione Berlino 218.990 soldati nemici e di avere catturato 250.500 uomini; sarebbero stati distrutti o catturati in quest'ultima battaglia 1.806 mezzi corazzati tedeschi<ref>D. Glantz/J. House, ''La grande guerra patriottica dell'Armata Rossa'', p. 398.</ref>.
 
Per tutto questo periodo il 1° Fronte Bielorusso, equipaggiato con migliaia di carri armati e cannoni e supportato da due armate aeree, fu sempre il raggruppamento strategico più potente dell'Armata Rossa. Dopo la guerra la maggior parte della armate del 1° Fronte Bielorusso rimasero sul territorio tedesco e la struttura di comando venne trasferita al nuovo [[Gruppo di forze sovietiche in Germania]] che per 40 anni sarebbe stato schierato sulla prima linea della [[cortina di ferro]].