Marco dal Pino: differenze tra le versioni

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Opere di Marco Pino sono conservate a Siena nella [[Pinacoteca Nazionale (Siena)|Pinacoteca Nazionale]], nella [[Collezione Chigi Lucarini Saracini]] e nella Fondazione del [[Banca Monte dei Paschi di Siena|Monte dei Paschi di Siena]]. A Roma lavorò agli affreschi in [[Castel Sant'Angelo]] e sue tele sono nella [[Galleria Borghese]], nell'[[Oratorio del Gonfalone (Roma)|Oratorio del Gonfalone]], nella chiesa di [[Basilica di Santa Maria in Aracoeli|Santa Maria in Aracoeli]] e in quella di [[Chiesa di Santo Spirito in Sassia|Santo Spirito in Sassia]]. A [[Napoli]], dove realizzò la parte più significativa della sua produzione, l'artista senese eseguì opere per il Duomo<ref>L'elenco delle chiese napoletane, nelle quali sono opere di Marco Pino si evince da ''La Pittura napoletana'' di Rosario Pinto, da ''Napoli Sacra,'' a cura della Soprintendenza per i beni storici e artistici della Campania, e in parte dall'articolo di Stella Cervasio su ''Repubblica'' del 13 aprile 2003 dedicato alla mostra sul maestro senese tenuta a Napoli dal 12 aprile al 30 giugno 2003. </ref>, per la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, per la [[chiesa di Sant'Angelo a Nilo]], che conserva il ''[[San Michele Arcangelo (Marco dal Pino)|San Michele Arcangelo]],'' per la [[chiesa di San Domenico Maggiore (Napoli)|chiesa di San Domenico Maggiore,]] per la chiesa [[Chiesa dei Santi Severino e Sossio|dei Santi Severino e Sossio]], che conserva l<nowiki>'</nowiki>''Adorazione dei Magi'' e l<nowiki>'</nowiki>''Assunzione della Vergine, e'' per quella del [[Chiesa del Gesù Vecchio|Gesù Vecchio]], per la quale realizzò una ''Trasfigurazione'', una ''Madonna e Santi'', una ''Circoncisione'' e un<nowiki>'</nowiki>''[[Adorazione dei Magi (Marco dal Pino)|Adorazione dei Magi]]'' (oggi nella [[basilica di San Lorenzo Maggiore]]). Marco Pino dipinse anche la tela di ''San Michele Arcangelo'' per la chiesa di [[San Francesco di Paola]] di [[Bitonto]] e l<nowiki>'</nowiki>''Annunciazione'', pala dell'altare maggiore della Chiesa dell'Annunziata a [[Valle di Maddaloni]] (Caserta).
 
Altre sue opere sono nelle chiese di San Biagio e dell'Annunziata ad [[Aversa]] (Caserta)<ref>Le due chiese aversane sono dettagliatamente descritte dal sito [http://www.aversaturismo.it. AversaTurismo - Portale del Turismo di Aversa e dell&#039;Agro Aversano]</ref>, nella [[Chiesa di San Bartolomeo (Nocera Inferiore)|chiesa di San Bartolomeo]] a [[Nocera Inferiore|Nocera (Salerno)]], nella Galleria Nazionale di Cosenza e a [[Sant'Arsenio (Italia)|Sant'Arsenio]] (Salerno), nella cappella di San Tommaso Apostolo, dove è custodita l'''Incredulità di San Tommaso''. Sue tele infine sono conservate nel [[museo nazionale di Capodimonte|Museo nazionale di Capodimonte.]].
 
Per quanto riguarda lo stile, Marco Pino agli equilibrati moduli compositivi di fonte raffaellesca unì le forme più articolate della scuola michelangiolesca. A Napoli conobbe anche le correnti spagnole e nordiche e rese ancora più ricco il suo linguaggio, imponendosi per la complessità delle composizioni e raggiungendo effetti di acceso patetismo, che bene si inseriscono nel mondo figurativo della [[Controriforma]]. Marco Pino è stato uno dei protagonisti della pittura meridionale nel secondo Cinquecento e allo stesso tempo è stato uno dei maggiori rappresentanti del [[Manierismo]]<ref>I principali rappresentanti di questo movimento a Napoli sono stati Francesco Curia (1538-1608), Girolamo Imparato (1549-1607), Fabrizio Santafede (1555-1626) e Belisario Corenzio (1558-1646). Con tutti loro Marco Pino ebbe ripetuti rapporti, specialmente nell'ultimo periodo della sua vita, quando all'attività di pittore affiancò quello di vero e proprio manager degli altri artisti.</ref> in Italia.