Nikol Pashinyan: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nasce a [[Ijevan]] il 1º giugno [[1975]], figlio di Vova Pashinyan, allenatore di calcio e pallavolo e insegnante di educazione fisica e Svetlana, morta quando Nikol Pashinyan aveva 12 anni. Si è diplomato presso la Ijevan Secondary School N1 nel [[1991]], per studiare poi giornalismo all'università statale di YerevanErevan dal [[1991]] al [[1995]] venendone però espulso poco prima della laurea per le sue critiche alla leadership dell'YSU.<ref name="PrimeministerPashinyan">https://web.archive.org/web/20180513205909/http://www.primeminister.am/en/pm-pashinyan</ref>
 
== Carriera giornalistica ==
=== Primi anni ===
Attivo sin dagli anni universitari, Nikol Pashinyan fonda nel [[1998]] il quotidiano ''Oragir'', per mezzo del quale durante la campagna elettorale del [[1999]] muove aspre critiche al partito dell'allora ministro dell'interno, [[Serž Sargsyan]], e al partito di unità nazionale, a guida [[Artashes Geghamyan]], mantenendo invece una linea editoriale favorevole al [[movimento nazionale pan-armeno]].<ref name="IwprFreedom">https://iwpr.net/global-voices/freedom-press-or-freedom-harass</ref>
 
Nell'agosto [[1999]] Pashinyan viene condannato a un anno di reclusione dopo essersi rifiutato di pagare una multa di circa {{formatnum:25000}} dollari.<ref name="State672">https://2009-2017.state.gov/j/drl/rls/hrrpt/2000/eur/672.htm</ref> Gli viene inoltre ordinato di ritirare le sue accuse, giudicate [[diffamazione|diffamanti]], contro [[Serž Sargsyan]] e contro la società Mika-Armenia. Per ordine del tribunale le proprietà del quotidiano ''Oragir'' vengono confiscate e i conti bancari congelati, misure che hanno come conseguenza l'unanime condanna di attivisti per i diritti umani armeni e stranieri.<ref name="IwprFreedom" /> Sotto la pressione nazionale e internazionale, Pashinyan ottiene una sospensione condizionale della pena di un anno.<ref name="State672" />
 
=== Editore dell'Haykakan Zhamanak ===
 
Con la chiusura dell'Oragir, diventa editore dell'Haykakan Zhamanak vicino al partito d'opposizione Patria Democratica, dell'ex primo ministro [[Petros Makeyan]], rimanendo alla guida del giornale sino al [[2012]] quando viene eletto al [[parlamento armeno|parlamento]].<ref name="PrimeministerPashinyan" />
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Il 22 novembre [[2004]] subisce un attentato di natura incendiaria ai danni della sua automobile, parcheggiata fuori dall'ufficio dell'Haykakan Zhamanak.<ref>https://a1plus.am/en/article/294408</ref> A seguito dell'atto criminoso, Pashinyan lancia accuse nei confronti di [[Gagik Tsarukyan]], oligarca e deputato vicino al presidente [[Robert Kocharyan]], nonché vice presidente del [[comitato olimpico armeno]], suggerendo che l'intimidazione fosse una rappresaglia per un "cartone animato dispregiativo" che si era fatto beffe delle scarse prestazioni degli atleti armeni alle [[Giochi della XXVIII Olimpiade|Olimpiadi di Atene del 2004]].<ref>https://www.azatutyun.am/a/1574850.html</ref> Un'indagine della polizia ha immediatamente indicato un'apparente "rottura dei cavi della batteria dell'auto", mentre Tsarukyan ha negato qualsiasi coinvolgimento.<ref>https://www.azatutyun.am/a/1574858.html</ref>
 
== Carriera politica ==
[[File:Nikol_Pashinyan_13_Apr_2018.jpg|miniatura|Nikol Pashinyan guida le proteste dell'aprile 2018]]
=== Primi passi ed elezione al Parlamento armeno ===
In vista delle elezioni parlamentari del [[2007]], crea un movimento per la messa in stato d'accusa del presidente [[Robert Kocharyan]] e l'anno successivo, in vista di quelle presidenziali, manifesta la propria avversità all'elezione di [[Serž Sargsyan]], vicino al presidente uscente, partecipando e guidando proteste di piazza che portano più volte al suo arresto.<ref>https://www.azatutyun.am/a/1591149.html</ref> Nel marzo 2008 partecipa alle proteste popolari contro i risultati delle elezioni presidenziali armene dello stesso anno, vinte da [[Serž Sargsyan]]; durante tali proteste avvengono scontri tra polizia e manifestanti finiti con la morte di dieci persone.<ref>https://www.armenianow.com/hy/node/20435</ref> Accusato di aver organizzato disordini di piazza, dopo una breve latitanza di un anno conclusasi con la sua consegna alle autorità, viene condannato a sette anni di reclusione.<ref>https://www.azatutyun.am/a/1933625.html</ref> Viene quindi rilasciato nel [[2011]] a seguito di un'[[amnistia]].
 
Eletto una prima volta nelle [[Elezioni parlamentari in Armenia del 2012|elezioni legislative]] del 6 maggio [[2012]] nel parlamento armeno, è stato rieletto alle [[Elezioni parlamentari in Armenia del 2017|elezioni]] del [[2017]] tra le fila del partito [[Contratto Civile]], parte del gruppo Yelk arrivato terzo alle elezioni con il 7,78% dei voti.
 
=== Capo dell'opposizione ===
Dopo il controverso [[Referendum costituzionale in Armenia del 2015|referendum costituzionale del 2015]] che ha consentito al presidente [[Serž Sargsyan]] di aggirare il limite di due mandati imposto al presidente della repubblica e con l'elezione di Sargsyan alla carica di primo ministro, nell'aprile [[2018]] Pashinyan invoca nuove proteste di piazza che culminano nella cosiddetta [[Rivoluzione di velluto (Armenia)|rivoluzione di velluto]].<ref>{{cita web|titolo=Armenia in rivolta: proteste contro il neo-premier Serzh Sargsyan |url=https://www.tpi.it/2018/04/22/armenia-proteste/}}</ref> Tra il [[13 aprile]] e il [[2 maggio]] decine di migliaia di persone occupano quotidianamente le strade di [[YerevanErevan]] per chiedere le dimissioni del neo-eletto primo ministro e l'insediamento di Pashinyan alla guida del paese. Dopo un incontro infruttuoso tra Sargsyan e Pashinyan, il 22 aprile, quest'ultimo viene arrestato. L'arresto di Pashinyan e di altri membri dell'opposizione causa un deciso incremento dell'intensità delle proteste, che portano infine alle dimissioni di Sargsyan che viene succeduto da [[Karen Karapetyan]] nelle vesti di primo ministro [[ad interim]].<ref>https://www.swissinfo.ch/ita/tutte-le-notizie-in-breve/armenia--karen-karapetyan-nominato-premier-ad-interim/44068706</ref>
 
Rilasciato dopo 72 ore di detenzione e ottenuto l'appoggio dei principali partiti del paese, tra cui quello del partito di maggioranza dell'uscente Sargsyan, Pashinyan viene eletto [[primo ministro dell'Armenia]] l'[[8 maggio]] [[2018]].<ref>[http://www.repubblica.it/esteri/2018/05/08/news/armenia_nuovo_premier_pashinyan-195852433/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1 La Repubblica]</ref>
 
=== Primo ministro ===
Una settimana dopo dà vita al [[Governo Pashinyan I]], ufficialmente in carica fino al 16 ottobre [[2018]] a seguito delle sue dimissioni.<ref>[https://centrostudihrandnazariantz.blogspot.com/2018/10/Concluso-rimpasto-di-Governo-in-Armenia.html Con le dimissioni di Pashinyan concluso rimpasto di Governo in Armenia]</ref> Nelle successive [[Elezioni parlamentari in Armenia del 2018|elezioni]] del [[9 dicembre]] [[2018]], con una coalizione denominata [[Im Kayl]] ("il mio passo" in [[lingua italiana|italiano]]) composta dal suo partito, [[Contratto Civile]], e dal Partito [[La Missione]], viene rieletto ottenendo una maggioranza del 70,4%.