Museo nazionale di Capodimonte: differenze tra le versioni

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[[File:La Flagellazione di Cristo.jpg|thumb|left|''Flagellazione di Cristo'' di Caravaggio, sala 78]]
 
La sala 78 è ad appannaggio esclusivo della ''[[Flagellazione di Cristo (Caravaggio)|Flagellazione di Cristo]]'' di [[Caravaggio]], opera che inaugura la grande stagione del [[Seicento napoletano]]: l'artista è stato attivo a Napoli tra il 1606 e il 1607 e tra il 1609 e 1610 contribuendo a trasformare radicalmente la pittura sacra del capoluogo che fino a quel momento è fatta di santi, angeli, corone, in una invece più semplice, essenziale e cupa, che si rispecchia anche nei vicoli della città, una realtà fino ad allora ignorata, gettando, soprattutto a partire dal secondo decennio del XVII secolo, le basi per il [[Naturalismo (arte)|naturalismo]] napoletano<ref>{{Cita|Touring Club Italiano, 2012|p. 304}}.</ref>.
 
Nella sala 79 sono ospitate le opere dei cosiddetti [[Caravaggismo|caravaggisti]], ossia quegli artisti che nelle loro opere si rifanno a Caravaggio, come [[Filippo Vitale]], [[Carlo Sellitto]], che nasce come pittore elegante e stilizzato per poi abbracciare in pieno il nuovo stile, e [[Battistello Caracciolo]]<ref>{{Cita|Sapio|p. 203}}.</ref>, il più grande caravaggista napoletano, che riescono comunque a trovare una propria identità con una pittura astratta e vivace sui fondi, ben dimostrata nelle tele esposte come l<nowiki>'</nowiki>''Ecce homo'', il ''Cristo alla Colonna'', il ''Compianto sul corpo di Abele'' e ''Venere e Adone''<ref>{{Cita|Touring Club Italiano, 2012|pp. 306-309}}.</ref>.