Baldassarre Castiglione: differenze tra le versioni

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Dopo sedici mesi l'anziana madre, volendo adempiere alla disposizione testamentaria del figlio, fece trasferire la sua salma a Mantova e tumulata, accanto a quella della moglie, nel [[Santuario della Beata Vergine delle Grazie (Curtatone)|santuario di Santa Maria delle Grazie]], alle porte della città, nella tomba allestita da [[Giulio Romano]]<ref>{{Cita|Martinati|p. 56}}.</ref>.
 
{{Citazione|A Baldassar Castiglioni, Mantovano adornato di ogni dono di natura e da moltissime conoscenze del sapere, erudito nelle lettere greche e latine e anche poeta della lingua italiana, avuto in dono il castello di Novilara presso Pesaro per il suo valore militare, dopo di aver portato a termine il compito di ambasciatore presso la Gran Bretagna e a Roma, e mentre funzionava presso la corte di Spagna e conduceva gli interessi di Papa Clemente VII là stese il Cortegiano per la formazione dei nobili, infine dopo che Carlo V imperatore lo aveva scelto come vescovo di Avila, morì a Toledo godendo tanta fama presso tutte le popolazioni. Visse anni 50, mesi 2, 1 giorno. La madre Luigia Gonzaga superstite al figlio contro il suo desiderio pose questo ricordo nel 1529.[[File:Baldassare Castiglione the perfect courtier, his life and letters, 1478-1529; (1908) (14781059671).jpg|miniatura|verticale=1.5|Interno del [[Santuario della Beata Vergine delle Grazie (Curtatone)|santuario di Santa Maria delle Grazie]].]]|Epigrafe di Baldassare Castiglione elaborata da Pietro Bembo e riportata in {{Cita|Mazzucchi|pp. 23-24}}|{{maiuscoletto|Baldassari Castilioni</br/>
Mantuano omnibus naturae</br/>
dotibus plurimis bonis</br/>
artibus ornato graecis</br/>
litteris erudito in latinis</br/>
et hetruscis etiam poetae</br/>
oppido Nebulariae in Pisauren</br/>
ob virt[utem] milit[arem] donato duas</br/>
obitis legation[ibus] britannica</br/>
et romana hispanien[sem] cum</br/>
ageret ac res Clemens VII</br/>
pont[ifex] max[imus] procuraret quantuopere</br/>
libros de instituen[da] regum</br/>
famil[ia] perscripsisset</br/>
postremo eum Carolus V</br/>
imp[erator] episc[opum] Abulae creari</br/>
mandasset Toleti vita</br/>
functo magni apud omnes</br/>
gentes nominis qui vix annos L </br/>
m[ens]em II d[ies] IAloisia Gonzaga</br/>
contra votum superstes</br/>
fil. B[ene] M[erente] P[osuit] ann[us] D[omini] MDXXIX.}}|lingua=La|lingua2=Ita}}
 
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[[File:Urbino-palazzo e borgo.jpg|miniatura|Panoramica del Palazzo dei duchi di Urbino, ove Castiglione visse parte della sua vita.]]
 
Castiglione non fu uno scrittore professionista al pari di Pietro Bembo o di [[Ludovico Ariosto]]. La sua testimonianza letteraria, a partire dall'opera maggiore fino alle prove minori, era inquadrata da un lato nel tentativo di celebrare un modello di cortigiano ideale in un'epoca in cui il principato era diventato la realtà quasi assoluta nel contesto geopolitico italiano dell'epoca; nel secondo, invece, era quella di un'esibizione della sua cultura personale ai fini sempre della cortigianeria. Come scrive [[Giulio Ferroni]]: «la sua cultura ricca e varia non è però [...] la cultura di un professionista: la letteratura è per lui espressione del suo essere gentiluomo e un modo di partecipare alla vita della società nobiliare»<ref name=":3" />. Semmai, piuttosto, se si prende il ''Cortegiano'' quale misura del mondo castiglionesco, si può anche parlare di doverosa testimonianza di un mondo che non c'è più, «un luogo mitico, immagine di una felicità perduta»<ref name=":7" /><ref group="N">Per un discorso più ampio ''cfr.'' {{Cita|Motta, 2|pp. 69-168.}}</ref> devastata poi dalle guerre per il potere ed il dominio tra gli uomini<ref group="N">In {{Cita|Ferroni|p. 9.}} non a caso si parla di un tentativo di «esaltare [con] questo sogno [...] un modo di rispondere alle rovinose "mutazioni" dell'Italia contemporanea».</ref>. Lasciando parola al Castiglione stesso:{{Citazione|...e come nell’animo mio era recente l’odor delle virtú del duca Guido e la satisfazione che io quegli anni aveva sentito della amorevole compagnia di così eccellenti persone, come allora si ritrovarono nella corte d’Urbino, fui stimulato da quella memoria a scrivere questi libri del Cortegiano; il che io feci in pochi giorni, con intenzione di castigar col tempo quegli errori, che dal desiderio di pagar tosto questo debito erano nati.|{{Cita|Castiglione|Dedica, I, p. 13}}}}
<br />
 
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[[File:Campi, Bernardino - ritratto di Baldassarre Castiglione.jpg|sinistra|miniatura|[[Bernardino Campi]], ''Baldassarre Castiglione''.]]
 
Doti fondamentali su cui si deve poggiare il cortigiano per Castiglione sono la ''grazia'' e la ''sprezzatura''. La grazia del cortigiano, propria di una specifica classe aristocratico-nobiliare<ref>{{Cita|Ricci|p. 237}}.</ref>, è essenziale alla vita di corte in quanto «la grazia, le maniere gentili e amabili sono dunque le condizioni che permettono al gentiluomo di conquistare "quella universal grazia de' signori, cavalieri e donne"»<ref>{{Cita|Ricci|p. 237}}. Il testo del ''Cortegiano'' è tratto dal capitolo II, par. 17.</ref>. Sempre seguendo il ragionamento di Maria Teresa Ricci, «la grazia appare dunque come una specie di abilità che ha per scopo di piacere e convincere. Il cortegiano, come l'oratore, deve saper commuovere, persuadere, convincere gli altri. Egli deve essere in grado di dare sempre una "buona opinione" di »<ref>{{Cita|Ricci|p. 238}}</ref>. In sostanza, deve saper apprendere questa capacità per poter vivere nell'ambiente di corte. La ''grazia'' però è connessa con la cosiddetta ''sprezzatura'', ossia la non visibilità dello sforzo con cui il cortigiano fa manifesto della grazia acquisita, qualità contrapposta all'''affettazione,'' ossia «l'ostentazione di un comportamento ricercato, di cui risulta sottolineata l'innaturalezza e artificiosità»<ref>{{Cita|Ferroni|p. 78, n. 15 §1}}.</ref>:
 
{{Citazione|Ma avendo io già piú volte pensato meco onde nasca questa grazia, lasciando quelli che dalle stelle l’hanno, trovo una regula universalissima, la qual mi par valer circa questo in tutte le cose umane che si facciano o dicano piú che alcuna altra, e ciò è fuggir quanto piú si po, e come un asperissimo e pericoloso scoglio, la affettazione; e, per dir forse una nova parola, usar in ogni cosa una certa sprezzatura, che nasconda l’arte e dimostri ciò che si fa e dice venir fatto senza fatica e quasi senza pensarvi|{{Cita|Castiglione|I, XXVI, p. 45}}}}
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=== ''Rime'' ===
 
La produzione castiglionesca in ambito poetico è alquanto esigua, anche se nell'epitaffio mortuario del Bembo si parla di «''litteris [...] hetruscis etiam poetae''». Concentrate nel periodo urbinate<ref>{{Cita|Vagni, 2018|p. XXVI}}.</ref>, per Castiglione «la poesia appare come strumento di estrinsecazione dell'identità del cortigiano»<ref name=":4">{{Cita|Vagni, 2018|p. XXV}}.</ref> e risentono del [[petrarchismo]] cortigiano<ref name=":4" /> oltreché dall'influenza poetica classica<ref>{{Cita|Vagni, 2018|p. XXX}}.</ref>. Constano di due canzoni e di cinque sonetti<ref>{{Cita|Mazzuchelli|p. 32}}.</ref>, stampati dall'abate Serassi nel 1771 nel secondo volume delle ''Lettere''<ref name=":5">{{Cita|Mazzuchelli|p. 33}}.</ref>.
 
=== ''Carmina'' ===
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*{{Cita libro|autore=Julia Cartwright|titolo=Baldassare Castiglione the perfect courtier|url=https://archive.org/details/cu31924081260519|accesso=26 maggio 2020|anno=1908|editore=E. P. Dutton and Company|città=New York|lingua=en|volume=2|cid=Cartwright, 2|OCLC=888863581}}
*{{Cita libro|autore=[[Vittorio Cian]]|titolo=Castiglione, Baldassarre|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/baldassarre-castiglione_%28Enciclopedia-Italiana%29/|accesso=12 maggio 2020|collana=Enciclopedia italiana|anno=1931|editore=Istituto della Enciclopedia Italiana|città=Roma|volume=9|cid=Cian|SBN=IT\ICCU\LO1\0338846}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Virginia Cox|anno=1995|mese=ottobre|titolo=Tasso's "Malpiglio overo de la corte: The courtier" Revisited|rivista=The Modern Language Review|editore=Modern Humanities Research Association|volume=90|numero=4|pp=897-918|lingua=en|accesso=20 maggio 2020|url=https://www.jstor.org/stable/3733065|cid=Cox|ISSN=002679370026-7937}}
*{{Cita libro|autore=Giulio Ferroni|titolo=Dal Classicismo a Guicciardini (1494-1559)|collana=Storia della Letteratura Italiana|anno=2006|editore=Mondadori|città=Milano|volume=6|cid=Ferroni|SBN=IT\ICCU\MOL\0160032}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Valeria Finucci|autore2=|autore3=|anno=1989|titolo=La donna di corte: discorso istituzionale e realtà ne"Il libro del cortegiano" di B. Castiglione|rivista=Annali d'Italianistica|editore=Arizona State University|volume=7|numero=|pp=88-103|accesso=19 maggio 2020|url=https://www.jstor.org/stable/24003860|cid=Finucci|ISSN=074175270741-7527}}
*{{Cita libro|autore=Salvatore Guglielmino e Hermann Grosser|titolo=Dal Duecento al Cinquecento|collana=Il sistema letterario|anno=2000|editore=Principato|città=Milano|volume=1. Storia|cid=Guglielmino-Grosser|ISBN=88-416-1309-2}}
*{{Cita libro|curatore=David Loewenstein e Janel Mueller|titolo=The Cambridge History of Early Modern English Literature|url=https://books.google.it/books?id=J90cWIBoAPcC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=20 maggio 2020|anno=2002|editore=Cambridge University Press|lingua=en|cid=Loewenstein-Mueller|ISBN=0521631564}}
*{{Cita libro|autore=[[Claudio Marazzini]]|titolo=La lingua italiana: profilo storico|edizione=3|anno=2002|editore=Il Mulino|città=Bologna|cid=Marazzini|ISBN=88-15-08675-7}}
*{{Cita libro|autore=Camillo Martinati|titolo=Notizie storico-biografiche intorno al conte Baldassare Castiglione|url=https://archive.org/details/notiziestoricob00martgoog/page/n9/mode/2up|accesso=13 maggio 2020|anno=1890|editore=coi tipi dei successori Le Monnier|città=Firenze|cid=Martinati|SBN=IT\ICCU\NAP\0164909}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Giancarlo Mazzacurati|anno=1968|mese=gennaio|titolo=Baldassar Castiglione e la teoria cortigiana: ideologia di classe e dottrina Critica|rivista=MLN|volume=83|numero=1|accesso=19 maggio 2020|url=https://www.jstor.org/stable/2908508|cid=Mazzacurati|ISSN=002679100026-7910}}
*{{Cita libro|autore=Giammaria Mazzuchelli|curatore=Enrico Narducci|titolo=Castiglione, Baldassare|url=https://archive.org/details/castiglionebald00mazzgoog/mode/2up|accesso=11 maggio 2020|collana=Gli scrittori d'Italia|anno=1879|editore=Tipografia delle scienze matematiche e fisiche|città=Roma|cid=Mazzuchelli|SBN=IT\ICCU\TO0\1056227}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Uberto Motta|anno=1998|mese=settembre-dicembre|titolo=La «questione della lingua» nel primo libro del Cortegiano: dalla seconda alla terza redazione|rivista=Aevum|editore=Vita e Pensiero|città=Milano|volume=72|numero=3|pp=693-732|accesso=11 maggio 2020|url=https://www.jstor.org/stable/20860885|cid=Russo|ISSN=000195930001-9593}}
*{{Cita libro|autore=Uberto Motta|titolo=Castiglione e il mito di Urbino: studi sulla elaborazione del "Cortegiano"|url=https://books.google.it/books?id=Xx5LxsUr7UwC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=19 maggio 2020|anno=2003|editore=Vita e Pensiero|città=Milano|cid=Motta, 2|ISBN=88-343-0967-7}}
*{{DBI|nome=Castiglione, Baldassarre|nomeurl=baldassarre-castiglione_(Dizionario-Biografico)|autore=Claudio Mutini|anno=1979|volume=22|accesso=11 maggio 2020|cid=Mutini}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Maria Teresa Ricci|titolo=La grazia in Baldassar Castiglione: un'arte senz'arte|rivista=Italianistica: Rivista di letteratura italiana|editore=Accademia Editoriale|volume=32|numero=2|pp=235-245|accesso=19 maggio 2020|url=https://www.jstor.org/stable/23937244|cid=Ricci|ISSN=039133680391-3368|mese=maggio-agosto|anno=2003}}
*{{Cita pubblicazione|autore=[[Luigi Russo]]|titolo=Pietro Bembo e la sua fortuna storica|rivista=Belfagor|editore=Leo S. Olschki|città=Firenze|volume=3|numero=13|pp=257-272|accesso=10 marzo 2020|url=https://www.jstor.org/stable/26111999|cid=Russo, 1|ISSN=0005-8351|data=31 maggio 1958}}
*{{Cita pubblicazione|autore=[[Luigi Russo]]|data=30 settembre 1958|titolo=Baldassar Castiglione|rivista=Belfagor|editore=Leo S. Olschki|città=Firenze|volume=13|numero=5|pp=505-522|accesso=11 maggio 2020|url=https://www.jstor.org/stable/26106895|cid=Russo|ISSN=000583510005-8351}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Claudio Scarpati|anno=1983|mese=settembre-dicembre|titolo=Dire la verità al Principe|rivista=Aevum|editore=Vita e Pensiero|città=Milano|volume=57|numero=3|cid=Scarpati|ISSN=000195930001-9593}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Giacomo Vagni|titolo=L'onorata schiera della duchessa Elisabetta. Ipotesi attributive sul ''Tirsi'' di Baldassar Castiglione e Cesare Gonzaga|rivista=Aevum|editore=Vita e Pensiero|città=Milano|volume=87|numero=3|pp=733-758|accesso=14 maggio 2020|url=https://www.jstor.org/stable/43824615|cid=Vagni|ISSN=000195930001-9593|mese=settembre-dicembre|anno=2013}}
*{{Cita libro|curatore=Giacomo Vagni|titolo=Rime e Tirsi|url=https://books.google.it/books?id=1mbRDwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=14 maggio 2020|annooriginale=2015|anno=2018|editore=Emil|città=Odoya|cid=Vagni, 2018|ISBN=978-88-6680-287-7}}