Il mio credo pedagogico. Antologia di scritti sull'educazione: differenze tra le versioni

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Corretto: "insegnante"
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Si parla poi di educazione morale, che è il vero fine della scuola come esperienza sociale: il raggiungimento di questo scopo è l’entrare nei giusti rapporti con gli altri.
 
In questo processo, l’insegnante non deve insistere. Egli stesso è infatti membro della comunità, tanto quanto il fanciullo. La disciplina non deve venire dagli insegnanti, ma dalla vita della scuola intesa come un tutto, che il bambino impara ed introietta. Il compito dell’insegnatedell’insegnante è quello di capire come la disciplina della vita dovrà giungere al ragazzo.
 
Dewey accenna poi agli esami: essi sono utili solo nella misura in cui saggino l’attitudine del fanciullo alla vita sociale e servono a capire dove è necessario maggior aiuto e maggiore attenzione nel processo educativo.