Esecuzioni nelle rovine del ghetto di Varsavia: differenze tra le versioni

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== Esecuzioni durante il regime di Kutschera ==
[[File:Announcement of death of 100 of Polish hostages shot by Nazi-German authority in Poland 1941.jpg|miniatura|L’avviso contenente l’informazione sull’esecuzione di 100 ostaggi. Varsavia, 3 dicembre 1943.]]
Nell'ottobre del 1943, il terrore contro il popolo di Varsavia si intensificò drasticamente. I tedeschi aumentarono notevolmente i loro sforzi per spezzare la [[resistenza polacca]] che cresceva ogni giorno. Il 2 ottobre del 1943 Hans Frank annunciò il [[Decreto-legge|decreto legge]] sulla "lotta contro l’attentato ai lavori dei tedeschi per il rinnovamento del Governatorato Generale", eggittimando la regola della responsabilità colletivacollettiva, la quale si sposò perfettamente con le intenzioni dei nazisti. Il decreto partì dal presupposto che “sia gli istigatori, sia i loro complici saranno considerati responsabili dei crimini e puniti con la [[pena di morte]]”<ref>Władysław Bartoszewski: ''Warszawski pierścień śmierci..''. op.cit., p. 283.</ref>. Stessa regola valse anche per il solo tentativo di commissione di “reato”. L’onda del terrore a Varsavia fu legata anche all'inaugurazione del ''[[Brigadeführer|SS-Brigadeführer]]'' [[Franz Kutschera]], [[SS- und Polizeiführer|Comandante delle SS e della Polizia]] (''SS -und Polizeiführer'') nel distretto di Varsavia (25 settembre 1943). Il nuovo ''SS- und Polizeiführer'' fu un sostenitore di una politica brutale nei confronti delle nazioni conquistate dal Terzo Reich. Secondo lui, le esecuzioni di massa degli ostaggi per ogni azione anti-tedesca erano il modo adatto per portare “la pace” a Varsavia. Le sparatorie hanno preso luogo non solo nelle rovine del ghetto, ma anche apertamente nelle strade di Varsavia, a scopo di terrorizzare i residenti e gettare un'ombra sul rapporto tra i cittadini e la resistenza polacca<ref>Władysław Bartoszewski: ''Warszawski pierścień śmierci..''. op.cit., p. 289.</ref>.
 
Il rafforzamento della politica dell'occupante fu annuciata da un'ondata di incursioni. I rastrellamenti massicci iniziarono il 13 ottobre del 1943 e da quel momento si svolsero quasi quotidianamente - a volte anche un paio di volte al giorno e in molte parti della città<ref>Władysław Bartoszewski: ''Warszawski pierścień śmierci..''. op.cit., p. 284, 291.</ref>.