Emanuele Ciaceri: differenze tra le versioni

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Tornato a [[Modica]] dopo lo [[Sbarco in Sicilia|sbarco degli Alleati]] in [[Sicilia]], vi morì il 30 dicembre del 1944.
 
==Attività==
Come storico, si dedicò soprattutto alla [[Magna Grecia|storia della Grecia]] – scrivendo un'importante opera, la ''Storia della Magna Grecia'', in tre volumi (1924-32) – ed alle reciproche influenze fra le civiltà italiche e greche (come nell'[[ellenizzazione]]).<ref>Cfr. Franco De Angelis (Edited by), ''A Companion to Greeks across the Ancient World. An innovatove up-to-date treatment of ancient Greek mobility and migration from 1000 BCE to 30 BCE'', John Wiley & Sons, New York, 2020, Chapter V, p. 91.</ref> mettendone a confronto i rispettivi gradi di sviluppo socio-culturale ed individuando eventuali processi di [[assimilazione culturale]], arrivando alla tesi per cui «la storia della Magna Grecia è nel suo insieme l'espressione di vigorose energie fisiche e spirituali di popolazioni nuove, nate dalla fusione, sia pure parziale, di due elementi etnici diversi, il greco e l'indigeno italico», frutto delle sue riflessioni sulla non totale passività delle popolazioni indigene (nella fattispecie, quella siciliota) rispetto a quelle colonizzatrici (nella fattispecie, quelle greche e fenicie), quindi tesi debitamente consideratrice delle ripercussioni indirette delle prime sulle seconde (rintracciabili, nella fattispecie, nella storia della Grecia successiva all'[[Ellenismo]]).<ref>Cfr. Giovanni Pugliese Carratelli, ''cit.''</ref>
 
Come storico, si dedicò soprattutto alla [[Magna Grecia|storia della Grecia]] – scrivendo un'importante opera, la ''Storia della Magna Grecia'', in tre volumi (1924-32) – ed alle reciproche influenze fra le civiltà italiche e greche (come nell'[[ellenizzazione]]).,<ref>Cfr. Franco De Angelis (Edited by), ''A Companion to Greeks across the Ancient World. An innovatove up-to-date treatment of ancient Greek mobility and migration from 1000 BCE to 30 BCE'', John Wiley & Sons, New York, 2020, Chapter V, p. 91.</ref> mettendone a confronto i rispettivi gradi di sviluppo socio-culturale ed individuando eventuali processi di [[assimilazione culturale]], arrivando alla tesi per cui «la storia della Magna Grecia è nel suo insieme l'espressione di vigorose energie fisiche e spirituali di popolazioni nuove, nate dalla fusione, sia pure parziale, di due elementi etnici diversi, il greco e l'indigeno italico», frutto delle sue riflessioni sulla non totale passività delle popolazioni indigene (nella fattispecie, quella siciliota) rispetto a quelle colonizzatrici (nella fattispecie, quelle greche e fenicie), quindi tesi debitamente consideratrice delle ripercussioni indirette delle prime sulle seconde (rintracciabili, nella fattispecie, nella storia della Grecia successiva all'[[Ellenismo]]).<ref>Cfr. Giovanni Pugliese Carratelli, ''cit.''</ref>
 
Oltre agli studi giovanili sulla [[mitologia]], nella maturità si dedicò sia alla [[Storia della Sicilia|storia siciliana]] che a quella [[Storia romana|romana]].