Ex chiesa e monastero di San Benedetto dei Condotti: differenze tra le versioni

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INSERITO CITAZIONI e lik
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== Storia architettura e pittura ==
Le prime notizie della chiesa risalgono al XIV, XV secolo, grazie agli atti notarili nei quali il luogo viene nominato S. Maria Novella o S. Maria de conductu, o aquae ductum, per la sua posizione a protezione dell'acquedotto medievale . Nel 1421 vi si stanziò l’eremita Giovanni Battista da Gubbio che adottò la regola agostiniana. Dal 1422 inizia un periodo di grande vivacità culturale, vengono chiamati pittori di formazione tardogotica per decorare l’edificio. Ciò che rimane al suo interno è una ricca testimonianza della pittura dal '300 al ‘400 , di chiara impronta marchigiana . In particolare un ciclo di affreschi ha affinità con l’eugubino [[Ottaviano Nelli]]. Si distinguono S. Ginesio, S. Brigida nel deserto, la Natività , la Crocifissione, S. Cristoforo che trasporta il Bambino. La pavimentazione quattrocentesca è in ceramica dipinta, di probabile fabbricazione gualdese, come altri manufatti rinvenuti nell’ex monastero.
 
L’originaria pianta a croce latina con volte a crociera, è stata modificata con l’inserimento di un muro che ha diviso la chiesa in due: la parte verso l’abside è stata usata come cappella del monastero di clausura e non ha tracce di affreschi; la parte più ampia riccamente decorata anche nel pavimento era invece rivolta al pubblico.
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La chiesa fu ristrutturata nel ‘600. Esternamente vanta un insolito campanile orientaleggiante del XVIII sec , con decorazioni in laterizio e terminante a cipolla.
 
Erano nella chiesa: la Crocifissione degli inizi del XV sec. di [[Lorenzo Salimbeni]] e la Madonna con bambino (1430) di Lello da Velletri, con la demaniazione post unitaria le opere sono confluite nella pinacoteca civica, divenuta poi [[Galleria Nazionalenazionale dell'Umbria.]]
 
Attualmente la chiesa e monastero fanno parte del complesso di edifici universitari presenti in quest’area; l'ex monastero con i due chiostri ospita gli uffici ADISU del capoluogo umbro
 
Il luogo dal 2019 accoglie l'esposizione di una collezione di tastiere storiche di varia provenienza, di proprietà dell‘Associazione Arte & Musica nelle terre del Perugino e di alcuni prestatori del territorio umbro.<ref>{{Cita web|url=https://www.artemusicadelperugino.com/san-benedetto-dei-condotti|titolo=San Benedetto dei Condotti|sito=artemusicaperugino|lingua=it|accesso=2020-07-02}}</ref> Vi Sono esposti strumenti come pianoforti, fortepiani e clavicembali del periodo che intercorre da fine ‘700 ai primi decenni del ‘900, che testimoniano l’evoluzione di questi strumenti a corda nell’arco dei secoli .<ref>{{Cita web|url=https://www.adisu.umbria.it/news/inaugurata-la-mostra-permanente-di-tastiere-depoca|titolo=Inaugurata la Mostra permanente di tastiere d'epoca {{!}} Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell'Umbria|sito=www.adisu.umbria.it|accesso=2020-07-02}}</ref>
 
Il percorso espositivo è facente parte del più ampio museo diffuso degli strumenti musicali nella zona di Corso Garibaldi, la cui sede principale è nel [[Cassero di Porta di Sant'Angelo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.artemusicadelperugino.com/torre-del-cassero|titolo=Torre del Cassero|sito=artemusicaperugino|lingua=it|accesso=2020-07-02}}</ref><blockquote>
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<references />
 
== Bibliografia ==