Teoria quantistica dei campi nello spazio-tempo curvo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: passaggio degli url da HTTP a HTTPS
Aggiunta menzione all'evaporazione dei buchi neri
Riga 3:
Generalmente i campi quantistici in uno spazio-tempo curvo non possono essere più interpretati come particelle. Solo in determinate situazioni, come lo [[spazio-tempo]] piatto asintotico, si recupera il concetto di particella, ed inoltre ciò dipende anche dall'osservatore. Una previsione generale della teoria consiste nella creazione di particelle da parte dei campi gravitazionali.
 
Probabilmente l'applicazione più evidente di questa teoria è la previsione di [[Stephen Hawking|Hawking]] secondo cui i [[buco nero di Schwarzschild|buchi neri di Schwarzschild]] producono una [[radiazione di Hawking|radiazione]] con uno spettro termico, dando luogo alla cosiddetta evaporazione del buco nero. Una previsione correlata a questa è l'[[effetto Unruh]]: l'osservatore in accelerazione nel vuoto misura un bagno termico di particelle.
 
La teoria quantistica dei campi nello spazio-tempo curvo può essere considerata come una prima possibile approssimazione alla teoria della [[gravità quantistica]]. Il passo successivo, che deriva direttamente da questa teoria, è la [[gravità semiclassica]] dove il sottofondo viene considerato dinamico anziché statico (sebbene sia ancora considerato classico).