Storia delle Filippine: differenze tra le versioni
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La '''storia delle Filippine''' si crede sia iniziata circa 30.000 anni fa con l'arrivo dell'[[Homo sapiens]] sulle isole<ref name="uslc-3">Dolan Ronald E., Early History, Philippines: A Country Study</ref>. La prima visita di un [[Europa|europeo]] però avvenne solo con l'arrivo di [[Ferdinando Magellano]] che approdò sull'[[Homonhon|Isola di Homonhon]], a sud-est dell'[[isola di Samar]], il 16 marzo [[1521]]<ref>[http://www2.hawaii.edu/~gaspar/churches.html Sacred Homes of the Ekklesia: The Colonial Churches of the Philippines; Gaspar, Roger Gerard B University of Hawaii; 2008-02-05] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080117003944/http://www2.hawaii.edu/~gaspar/churches.html |data=17 gennaio 2008 }}</ref>.
La colonizzazione [[Spagna|spagnola]] iniziò con l'arrivo della spedizione di [[Miguel López de Legazpi]] il 13 febbraio 1565 e con un insediamento permanente sull'isola di [[Cebu]]<ref>[http://www.bartleby.com/65/ce/Cebu.html publisher=bartleby.com, citing The Columbia Encyclopedia, Sixth Edition. 2001-07; 2008-02-05] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080111015713/http://www.bartleby.com/65/ce/Cebu.html |data=11 gennaio 2008 }}</ref>.
Altri insediamenti vennero creati verso nord quando venne raggiunta la [[baia di Manila]] sull'isola di [[Luzon]].<ref name="columbia philippines">[[The Columbia Encyclopedia]] [http://www.bartleby.com/65/ph/PhilipRep.html Reach your academic happy place with access to thousands of textbook solutions written by subject matter experts.][[Columbia University Press]] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080728061705/http://www.bartleby.com/65/ph/PhilipRep.html |data=28 luglio 2008 }}</ref>
Gli spagnoli portarono l'unificazione politica dell'arcipelago precedentemente costituito da isole indipendenti, dando vita così a quella comunità che più tardi sarebbe diventata le [[Filippine]]. Introdussero elementi della civiltà occidentale, come un codice di diritto, la stampa e il calendario.
Le [[Filippine]] furono dominate come un territorio della [[Nuova Spagna]] dal [[1565]] al [[1821]], e in seguito amministrate direttamente da [[Madrid]]. Durante il periodo spagnolo vennero fondate numerose città, vennero costruite infrastrutture,
La [[
L'accordo non venne riconosciuto dal governo filippino che il 2 giugno [[1899]] dichiarò guerra
La [[Guerra filippino-americana]] causò ingenti perdite umane ai filippini.<ref>{{Cita web |url=http://www.selvesandothers.org/article9315.html |titolo=U.S. Genocide in the Philippines: A Case of Guilt, Shame, or Amnesia? |lingua=en |autore=[[E. San Juan Jr.]] |data=22 marzo 2005 |accesso=3 ottobre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090622095234/http://www.selvesandothers.org/article9315.html |dataarchivio=22 giugno 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
Il ''leader'' filippino [[Emilio Aguinaldo]] fu catturato nel [[1901]] e il governo degli Stati Uniti dichiarò il conflitto ufficialmente concluso nel [[1902]]. I ''leader'' filippini, per la maggior parte, ammisero la vittoria degli americani, ma le ostilità continuarono fino al [[1913]]. La dominazione coloniale americana delle [[Filippine]] iniziò nel [[1905]], ponendo forti limiti al governo locale.
Una parziale autonomia (''Commonwealth Status'') venne concessa nel [[1935]], preparatoria di una piena indipendenza prevista dagli
Con una promettente economia nel periodo post-bellico le
A causa degli stretti legami con gli Stati Uniti, il Presidente Marcos ne ottenne il sostegno, a discapito
Da allora però il Paese è stato segnato da un periodo
== Le origini ==
I ritrovamenti fossili indicano che le [[Filippine]] iniziarono
Le grotte di Tabon su [[Provincia di Palawan|Palawan]] indicano comunque insediamenti di almeno 30.500 anni fa; questi uomini, cacciatori e raccoglitori, utilizzavano strumenti formati da scaglie di pietra.<ref>{{Cita web |url=http://whc.unesco.org/pg_friendly_print.cfm?cid=326&id=1860|titolo=Scheda UNESCO The Tabon Cave Complex and all of Lipuun|data=5 febbraio 2008}}</ref>
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L'organizzazione sociale e politica della popolazione delle isole si è evoluta secondo un modello generale comune.
L'unità base dell'insediamento è stato il ''[[baranggay|barangay]]'', originariamente un gruppo parentale guidato da un ''datu'' (capo). All'interno del ''barangay'', le grandi divisioni sociali consistevano nel ''maharlika'' (nobili), compreso il ''datu''; ''timawa'' (uomini liberi), e un gruppo descritto prima del periodo spagnolo come dipendenti. Questi includevano diverse categorie con differenti ''status'': lavoratori agricoli senza terra; coloro che avevano perso lo ''status'' di uomini liberi causa indebitamento o come punizione conseguente a un crimine, e ''alipin'' (schiavi), la maggior parte dei quali sembrano essere stati prigionieri di guerra<ref name="uslc-3"/>.
L'[[Islam]] venne portato nelle [[Filippine]] da commercianti e credenti provenienti dalle regioni dalla [[Malaysia]] e dell'[[Indonesia]]. Nel XIII secolo l'Islam si diffuse nell'arcipelago di [[Isole Sulu|Sulu]] e da lì verso [[Mindanao]], e raggiunse la zona di [[Manila]] intorno al [[1565]].<ref name="uslc-3"/><br />
Anche se con influenze di Buddismo, animismo e Induismo sulle isole, l'Islam fu la religione più praticata nelle Filippine.
Quando arrivarono gli [[Spagna|spagnoli]] nel XVI secolo la maggioranza dei 500.000 abitanti stimati sulle isole vivevano nei ''barangay''<ref name="uslc-3"/>.
== Dominazione spagnola (1565-1898) ==
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[[File:Ferdinand Magellan.jpg|thumb|[[Ferdinando Magellano]] arrivò nelle [[Filippine]] nel 1521.]]
Le isole Filippine vennero all'attenzione degli [[Europa|europei]] con una spedizione [[Spagna|spagnola]] che cercava di circumnavigare il mondo guidata dall'esploratore portoghese [[Ferdinando Magellano]] nel [[1521]]. Magellano sbarcò sull'isola di [[Homonhon]], poi a [[Isola di Samar|Samar]] e a [[Cebu]] dove stabilì rapporti di amicizia con alcuni dei capi locali, e convertendone alcuni al cristianesimo; venne ucciso nel 1521 nella [[battaglia di Mactan]], combattuta contro un [[raja]] locale, il re di Mactan [[Lapu-Lapu]].
Nel corso dei seguenti decenni altre spedizioni spagnole si susseguirono verso le isole. Nel 1543 [[Ruy López de Villalobos]] guidò una spedizione verso le isole di [[Isola di Samar|Samar]] e [[Leyte]] che chiamò Las Islas Filipinas (in onore di [[Filippo II di Spagna]]). Il nome venne in seguito esteso all'intero arcipelago.
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Le Filippine divennero l'avamposto per le [[Indie orientali spagnole]]. Con il tempo il dominio spagnolo si estese all'intero arcipelago, raggiungendo molte comunità indipendenti che fino ad allora non erano sotto la direzione della [[Spagna]].<ref name="pinas">{{Cita web |url=http://pinas.dlsu.edu.ph/history/history.html|titolo=Philippines History|data=21 agosto 2006 |lingua=en}}</ref> Le Filippine furono amministrate come una provincia della [[Nuova Spagna]] fino all'indipendenza [[Messico|messicana]] (1821).<ref name="eon">[http://www.nationsencyclopedia.com/Asia-and-Oceania/Philippines-HISTORY.html Encyclopedia of Nations; 2006-08-23]</ref>
L'occupazione delle isole si realizzò con uno scarso spargimento di sangue, in parte anche perché la maggior parte della popolazione offrì poca resistenza armata<ref name="uslc-4"/>, mentre cosa diversa fu per Mindanao e Sulu.
Uno degli obiettivi della Spagna era la conversione della popolazione locale
Le Filippine non si rivelarono una colonia redditizia per la Spagna, e una lunga guerra con gli [[Paesi Bassi|olandesi]] nel XVII secolo e i continui conflitti con i musulmani portarono quasi alla bancarotta la tesoreria della colonia<ref name="uslc-4"/>.
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La dominazione spagnola sulle Filippine venne interrotta brevemente nel [[1762]] quando le truppe [[Gran Bretagna|britanniche]] occuparono [[Manila]] con l'entrata della [[Spagna]] nella [[Guerra dei sette anni]]. Il [[Trattato di Parigi (1763)|Trattato di Parigi del 1763]] restaurò la dominazione spagnola e nel [[1764]] la [[Gran Bretagna]] lasciò il Paese temendo un'altra costosa guerra con la Spagna. La breve occupazione britannica indebolì il potere spagnolo sul Paese scatenando ribellioni e richieste d'indipendenza<ref name="uslc-5">Dolan Ronald E., The Decline of Spanish</ref>.
=== La rivoluzione filippina ===
[[José Rizal]], il più celebrato intellettuale d'epoca, scrisse i romanzi ''[[Noli me tangere (romanzo)|Noli me Tangere]]'' ed ''[[El filibusterismo]]'' che ispirarono profondamente il movimento per l'indipendenza.<ref name="pinas"/> Il [[Katipunan]], una società segreta il cui scopo principale era quello di rovesciare la dominazione spagnola nelle
[[File:Bandera 03.jpg|thumb|left|La prima bandiera dei rivoluzionari filippini]]
La [[Rivoluzione filippina]] iniziò nel [[1896]]. Rizal, implicato per lo scoppio della rivoluzione, venne giustiziato
Ma disaccordi scoppiarono all'interno del movimento indipendentista. Il Katipunan si divise in due gruppi: il Magdiwang, guidato da [[Mariano Álvarez (generale)|Mariano Álvarez]] (un parente di [[Andrés Bonifacio]]), e il Magdalo, guidato da [[Emilio Aguinaldo]]. Aguinaldo concordò una tregua con il Patto di Biak-na-Bato e assieme ai suoi compagni rivoluzionari venne esiliato a [[Hong Kong]].
Non tutti i generali rivoluzionari rispettarono l'accordo. Uno di questi, il generale [[Francisco Makabulos]], istituì un Comitato Esecutivo Centrale come governo ad interim. I conflitti armati ripresero, questa volta provenienti da quasi tutta la provincia delle [[Filippine]].
Nel [[1898]], mentre gli scontri continuavano nelle Filippine, la ''USS Maine'', nave della marina [[Stati Uniti|statunitense]], esplose e affondò nel porto dell'[[Avana]]. La nave era stata inviata a [[Cuba]] per garantire l'incolumità dei cittadini americani durante la rivoluzione cubana contro gli spagnoli. Questo evento fece precipitare la situazione portando alla [[Guerra ispano-americana]], con il conflitto che si estese alle Filippine.
Dopo che il Commodoro [[George Dewey]] sconfisse le forze spagnole a [[Manila]], gli [[Stati Uniti]] invitarono [[Emilio Aguinaldo]] a tornare nelle Filippine (cosa che avvenne il 19 maggio [[1898]]) nella speranza che incitasse i filippini contro il governo coloniale spagnolo.
Ma quando le forze di terra statunitensi arrivarono, i filippini avevano già assunto il controllo di tutta l'isola di [[Luzon]], fatta eccezione per la città fortificata di [[Intramuros]]. Il 12 giugno [[1898]] Aguinaldo dichiarò l'indipendenza delle Filippine a [[Kawit]], [[Cavite]], istituendo la Prima Repubblica delle Filippine, e promulgando la prima [[costituzione]] democratica [[asia]]tica.<ref name="pinas"/>
{{Cn|Quasi contemporaneamente arrivarono a Manila delle forze [[Germania|tedesche]] dichiarando che se gli [[Stati Uniti]] non avessero preso il possesso coloniale delle Filippine, questo lo avrebbe fatto la [[Germania]]}}. Nella battaglia di Manila gli Stati Uniti conquistarono la città. Questa battaglia segnò la fine anche della collaborazione filippino-americana, poiché alle forze filippine venne impedito di entrare nella città di Manila per catturarla. L'azione causò un profondo risentimento nei filippini. I commissari di Spagna e Stati Uniti vennero inviati a [[Parigi]] per elaborare i termini del [[Trattato di Parigi (1898)|Trattato di Parigi]] che concluse la [[Guerra ispano-americana]]. Il rappresentante filippino, Felipe Agoncillo, venne escluso dalle sessioni e il governo rivoluzionario non venne riconosciuto da parte della altre nazioni.
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== Periodo americano (1898-1946) ==
Inizialmente le Filippine videro il loro rapporto con gli [[Stati Uniti]] come quello di due nazioni alleate nella lotta comune contro la [[Spagna]].<ref name="ReferenceA">Lacsamana Leodivico Cruz, ''Philippine History and Government'', ISBN 9710618946</ref> Come alleati i filippini fornirono un importante supporto di ''intelligence'' per le forze americane.<ref name="uslc-11">Dolan Ronald E., ''Spanish American War - Philippines: A Country Study'', ISBN 0-8444-0748-8</ref> Tuttavia gli interessi degli Stati Uniti in seguito si allontanarono da quelli dei ribelli filippini. Aguinaldo capì che gli Stati Uniti non erano intenzionati a predisporre una dichiarazione che sostenesse l'indipendenza delle Filippine. Le relazioni si deteriorarono e le tensioni andarono crescendo, e fu sempre più chiaro che gli americani erano arrivati sulle isole per
=== Guerra filippino-americana ===
{{Vedi anche|Guerra filippino-americana}}
Le ostilità iniziarono il 4 febbraio [[1899]], dopo che due soldati americani di pattuglia uccisero tre soldati filippini a San Juan, un sobborgo di [[Manila]].<ref name="uslc-15">Dolan Ronald E., ''War of Resistance - Philippines: A Country Study'', ISBN 0844407488</ref> Questo episodio fu la scintilla che occorreva per scatenare la guerra, che sarebbe costata molti più soldi e avrebbe causato parecchie più vittime della [[Guerra ispano-americana]]. Circa 126.000 soldati americani furono impegnati nel conflitto e ne morirono 4.234.<ref name="uslc-15"/> Si stima che nell'arco della guerra
Le truppe filippine, mal equipaggiate, erano facilmente sopraffatte dalle truppe americane nei combattimenti aperti, ma erano formidabili avversari nelle azioni di guerriglia.<ref name="uslc-15"/> Malolos, la capitale dei rivoluzionari, fu catturata il 31 marzo [[1899]]. Aguinaldo e il suo governo riuscirono a sfuggire istituendo una nuova capitale a San Isidro, Nueva Ecija.
In questo si aggiunsero conflitti all'interno della repubblica filippina.
[[Antonio Luna]], il più capace comandante di Aguinaldo, fu ucciso in giugno a Tirad Pass. Con il suo miglior comandante morto e significative perdite subite, Aguinaldo sciolse l'esercito regolare nel novembre 1899 e ordinò la creazione di comandi di guerriglia decentrati in ciascuna delle diverse zone militari. A dicembre cadde combattendo contro gli americani anche [[Gregorio del Pilar]], il "generale ragazzino". Le popolazioni, strette tra americani e ribelli, ebbero a soffrire in maniera significativa.<ref name="uslc-15"/>
Aguinaldo fu catturato a Palanan, Isabella, il 23 marzo [[1901]], e in seguito fu portato a Manila. Convinto della futilità di un'ulteriore resistenza giurò fedeltà agli Stati Uniti e pubblicò un annuncio che invitava i suoi compatrioti a deporre le armi, ponendo ufficialmente fine alla guerra, e nel 1902 le isole ebbero una loro autonomia amministrativa.<ref name="uslc-15"/> Tuttavia la guerriglia continuò con sporadici gruppi di insorti in varie parti delle Filippine, in particolare nel sud musulmano, fino al [[1913]].
=== Territorio degli Stati Uniti ===
Gli Stati Uniti definirono la loro missione territoriale come di tutela, per la preparazione di un eventuale indipendenza delle Filippine.<ref>Dolan Ronald E., ''United States Rule - Philippines: A Country Study'', ISBN 0-8444-0748-8</ref> Fu istituito un governo
Durante i primi anni di gestione territoriale gli americani furono riluttanti a delegare il potere ai filippini. Tuttavia quando [[Woodrow Wilson]] divenne Presidente degli Stati Uniti, nel [[1913]], fu adottata una nuova politica per mettere in moto un processo che conducesse gradualmente all'indipendenza filippina<ref>Dolan Ronald E., ''A Collaborative Philippine Leadership- Philippines: A Country Study'', ISBN 0-8444-0748-8</ref>.
Nell'ambito della politica locale filippina la richieste per l'indipendenza furono guidate da Manuel L. Quezon, che servì continuamente come presidente del Senato dal [[1916]] al [[1935]].
=== Commonwealth ===
Nel [[1933]] il [[Congresso degli Stati Uniti]] approvò la ''Hare-Hawes-Cutting Act'' quale legge per l'indipendenza filippina con il veto del nuovo presidente [[Herbert Hoover]]. Anche se il disegno di legge era stato redatto con l'aiuto di una commissione filippina, si oppose il Presidente del Senato [[Manuel Quezón]], in parte a causa delle disposizioni di lasciare agli Stati Uniti il controllo delle basi navali. Sotto l'influenza di Quezon venne respinto il progetto di legge<ref>Dolan Ronald E., ''Commonwealth Politics - Philippines: A Country Study'', ISBN 0844407488</ref>. L'anno seguente una revisione della legge conosciuta come Tydings-McDuffie Act
Una costituzione venne approvata da [[Franklin Delano Roosevelt]] nel marzo [[1935]]. Il 14 maggio [[1935]] venne formato un governo filippino sulla base di principi analoghi a quelli della Costituzione americana. Il Commonwealth fu istituito nel 1935, con Manuel Quezon come presidente, e caratterizzato da un forte esecutivo, un'Assemblea nazionale unicamerale e una Corte Suprema composta interamente di filippini (era la prima volta dal 1901).
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La difesa filippina continuò fino alla definitiva resa delle forze americane sulla penisola di Bataan nel mese di aprile [[1942]] e di Corregidor nel maggio dello stesso anno. La maggior parte degli 80.000 prigionieri di guerra catturati dai giapponesi a Bataan furono costretti a intraprendere un'infame marcia ([[Bataan Death March]]) verso un campo di prigionia 105 km a nord. Si stima che circa 10.000 filippini e 1.200 americani morirono prima di raggiungere la loro destinazione.<ref name="ReferenceA"/> MacArthur riparato in [[Australia]] iniziò a pensare a un piano per un ritorno nelle Filippine.
Le autorità militari
L'occupazione militare giapponese fu osteggiata su larga scala dall'attività sotterranea della guerriglia. L'esercito filippino continuò a combattere i giapponesi con azioni di guerriglia di supporto alle azioni dell'esercito degli [[Stati Uniti]]. La loro azione fu talmente efficace che alla fine della guerra il Giappone controllava solamente dodici delle quarantotto province dell'arcipelago.
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Le forze alleate di MacArthur sbarcarono su [[Leyte]] il 20 ottobre [[1944]]. Altri sbarchi nel Paese in seguito conversero verso Manila. I combattimenti continuarono fino al 2 settembre [[1945]], data della resa formale del [[Giappone]].
Le
Durante l'invasione delle Filippine nella seconda guerra mondiale, si distinse l'attività politica e sociale di [[Josefa Llanes Escoda]] (1898-1945).
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== L'indipendenza delle Filippine e il ritorno alla repubblica (1946-1965) ==
Le elezioni si svolsero nell'aprile del [[1946]], [[Manuel Roxas]] divenne il primo presidente della Repubblica indipendente delle Filippine<ref name="pinas"/>. Gli
Tuttavia l'economia rimase fortemente dipendente da quella americana. Il ''Philippine Trade Act'' servì per ricevere sovvenzioni da parte degli Stati Uniti per la ricostruzione post bellica, ma aumentò maggiormente la dipendenza economica.<ref name="beterano">{{Cita web |url=http://www.newsflash.org/2004/02/tl/tl012375.htm|titolo=Balitang Beterano: Facts about Philippine Independence|data=21 agosto 2006 |lingua=en}}</ref> Un patto di assistenza militare venne firmato nel [[1947]], in cui si disponeva la concessione di basi agli americani per 99 anni (poi
L'amministrazione Roxas concesse l'amnistia generale a coloro che avevano collaborato con i giapponesi nella [[
L'opera di ricostruzione si complicò per via dalle attività di guerriglia dell'Hukbalahap, che divenne una forza di resistenza contro il nuovo governo filippino. Il movimento Huk diminuì nei primi anni
Il governo di [[Diosdado Macapagal]], eletto presidente nel 1961, cercò
== L'epoca di Marcos e la legge marziale (1965-1986) ==
[[File:Ferdinand Marcos 1966.jpg|left|thumb|[[Ferdinand Marcos]]]]
Macapagal corse per la rielezione nel 1965, ma venne sconfitto dal Presidente del Senato [[Ferdinand Marcos]], passato al [[Partito Nazionalista delle Filippine]]. Marcos avviò un ambizioso progetto di opere pubbliche e
Marcos venne rieletto presidente nel [[1969]], diventando il primo presidente dall'indipendenza delle Filippine a riottenere un secondo mandato. La legislatura fu però corrotta e impotente. Gli oppositori di Marcos bloccarono i suoi ambiziosi piani. L'ottimismo all'inizio del suo secondo mandato iniziò a sbiadire, e in causa anche a questo la crescita economica rallentò<ref>Dolan Ronald E.,
Il [[Fronte di Liberazione Nazionale Moro|Moro National Liberation Front]] continuò a combattere per l'indipendenza di una nazione musulmana a [[Mindanao]].
=== La Legge Marziale ===
Tra la crescente ondata di illegalità e la minaccia di un'insurrezione comunista, Marcos dichiarò la legge marziale il 21 settembre [[1972]] in virtù della Proclamazione n. 1081. Marcos decretò la riduzione della libertà di stampa e di altre libertà civili, chiuse il Congresso e aziende nel campo dei ''media'', ordinò l'arresto dei ''leader'' dell'opposizione e
Una commissione era stata riunita negli anni
Marcos affermò che la legge marziale era il preludio per la creazione di una "Nuova Società" basata su nuovi valori sociali e politici. L'economia nel corso degli anni
=== La Quarta Repubblica ===
Per compiacere la [[Chiesa cattolica romana]] prima della visita di [[Papa Giovanni Paolo II]], Marcos revocò ufficialmente la legge marziale il 17 gennaio [[1981]]<ref>{{Cita web |url=http://www.sptimes.com/2005/04/03/Worldandnation/In_many_tongues__pope.shtml|titolo=In many tongues, pope championed religious |data=21 agosto 2006 |lingua=en}}</ref>. Tuttavia egli mantenne gran parte del potere governativo di arresto e detenzione. La corruzione e il nepotismo, nonché i disordini contribuirono a un grande calo della crescita economica.
L'opposizione politica boicottò le elezioni presidenziali del [[1981]]. Marcos
Nel 1983 il ''leader'' dell'opposizione [[Benigno Aquino Jr.]] venne assassinato presso l'aeroporto internazionale di Manila al suo ritorno nelle Filippine dopo un lungo periodo di esilio.
Questo contribuì all'insoddisfazione popolare verso Marcos e diede inizio a una serie di eventi, tra cui la pressione da parte degli Stati Uniti, che
Marcos venne dichiarato il vincitore delle elezioni. Il risultato giudicato fraudolento venne però respinto da Corazon Aquino e dai suoi sostenitori. Gli osservatori internazionali, compresa una delegazione statunitense, denunciò i risultati ufficiali.<ref name="uslc-29"/> [[Fidel Valdez Ramos]] e il ministro della Difesa [[Juan Ponce Enrile]] ritirarono il loro sostegno a Marcos. Una pacifica sollevazione civile e militare (oggi chiamata [[Rivoluzione del Rosario]]) costrinse Marcos all'esilio forzato, decretando come presidente [[Corazón Aquino]] il 25 febbraio [[1986]].
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Un accordo di pace con il [[Fronte di Liberazione Nazionale Moro]] (MNLF), un importante gruppo separatista che lottava per l'indipendenza di [[Mindanao]], fu firmato nel [[1996]], ponendo fine a una lotta durata 24 anni. Tuttavia, una frangia del MNLF, il [[Fronte di Liberazione Islamico Moro]] (MILF), continuò la lotta armata per uno stato islamico.
[[Joseph Estrada]], un ex attore di film, che aveva servito come vice presidente nel governo Ramos, fu eletto presidente con una schiacciante vittoria nel [[1998]]. La sua campagna elettorale era incentrata sull'aiuto
Con la crisi finanziaria asiatica, iniziata nel [[1997]] il governo Estrada subì un pesante tributo
A un anno dalla sua elezione la popolarità di Estrada era fortemente diminuita causa le accuse di corruzione e incapacità di risolvere il problema della povertà<ref name="uslc-pro"/>. Accusato d'aver accettato milioni di pesos sulle vincite delle imprese del gioco d'azzardo illegale, massicce proteste di piazza ne chiesero le dimissioni. Estrada rassegnò il suo incarico il 20 gennaio [[2001]].
Riga 193:
Arroyo è stata impegnata in un controverso progetto di revisione costituzionale per trasformare l'attuale repubblica presidenziale bicamerale in una forma di governo federale con parlamento unicamerale<ref>{{Cita web |url=http://newsinfo.inq7.net/breakingnews/nation/view_article.php|titolo=People's support for Charter change nowhere to go but up|data=27 luglio 2006|lingua=en}}</ref>.
Le elezioni del 9 giugno [[2010]], che vedevano contrapposti, tra gli altri, l'ex capo dello stato [[Joseph Estrada]] e [[Benigno Aquino III]] (figlio di [[Benigno Aquino Jr.]] e di [[Corazón Aquino]]) hanno visto la vittoria di quest'ultimo, eletto presidente delle Filippine con il 42% delle preferenze. Eletto sulla scia dell'ondata emotiva causata dalla morte di Corazón Aquino, costruì sugli ambiziosi programmi fiscali e sociali di Gloria Macapagal-Arroyo, portando il paese ad una costante crescita economica nel corso del suo mandato. Tuttavia la sua amministrazione fu pesantemente criticata per l'
Con il paese ornato di un ingente quantitativo di scandali di corruttela e malversazione, molti dei quali degni di attenzione giudiziaria, aumentò il
Il governo Duterte si è subito distinto per una dura "guerra alla droga" che è stata pesantemente criticata da organizzazioni per i diritti umani e Unione europea.<ref>{{cita news|lingua=IT|autore=Alessio Fratticcioli|url=http://www.asiablog.it/2017/03/24/filippine-guerra-droga-duterte/|titolo=Filippine, nella “guerra alla droga” 7.000 esecuzioni sommarie in 7 mesi. E Duterte promette: «Moriranno più persone»|data=24 marzo 2017|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
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