Presidente degli Stati Uniti d'America: differenze tra le versioni

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La durata degli incarichi presidenziale e vicepresidenziale è di quattro anni, con la possibilità di essere rieletti soltanto per un altro mandato; tuttavia quest'ultimo limite venne introdotto ufficialmente (prima era solo una tradizione consolidata) soltanto nel 1951, con l'approvazione del XXII emendamento.
 
George Washington, primo Presidente della storia degli Stati Uniti, introdusse l'uso del limite di due mandati anche se non costituzionalmente previsto. E i presidenti seguenti seguirono tale tradizione fino al 1940. Già da qualche decennio precedente, i sostenitori di Ulysses S. Grant e di Theodore Roosevelt li spinsero a candidarsi per un terzo mandato presidenziale, tuttavia i loro tentativi fallirono. Nel 1940 Franklin D. Roosevelt si rifiutò ufficialmente di candidarsi ad un terzo mandato, ma accettò di buon grado che il suo partito lo "scegliesse" come candidato e, a seguito della campagna elettorale, riuscì ad essere il primo Presidente degli Stati Uniti ad essere eletto per un terzo mandato. Dopo l'entrata degli Stati Uniti nella [[Seconda guerra mondiale]] nel 1941, gli elettori statunitensi scelsero nuovamente Roosevelt come loro Presidente per un altro mandato nel 1944. Tuttavia Roosevelt morì il 12 aprile 1945, dopo appena 82 giorni dall'inizio del quarto mandato presidenziale.
 
Nel 1951 venne dunque approvato il XXII emendamento, con la conseguente adozione del limite di due mandati. [[Harry Truman]], il Presidente all'epoca in carica, venne esentato da questo limite e infatti decise di candidarsi per quello che sarebbe stato il suo terzo mandato, ma in seguito ritirò la sua candidatura nel 1952.