Piccolo è bello: differenze tra le versioni
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{{Citazione|Al giorno d'oggi soffriamo di un'idolatria quasi universale per il gigantismo. Perciò è necessario insistere sulle virtù della piccola dimensione, almeno dovunque essa sia applicabile.<ref>{{Cita|E.F. Schumacher|p. 70}}.</ref>}}▼
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}}
'''''Piccolo è bello''''' è un libro di [[Ernst Friedrich Schumacher]], pubblicato nel 1973. Si tratta di una raccolta di brevi saggi di argomento economico. Mettendo in discussione il paradigma occidentale moderno, imperniato su consumismo, grande industria e centralismo organizzativo, anticipa alcune tematiche ecologiste destinate al successo nei decenni successivi.▼
▲{{Citazione|Al giorno d'oggi soffriamo di un'idolatria quasi universale per il gigantismo. Perciò è necessario insistere sulle virtù della piccola dimensione, almeno dovunque essa sia applicabile.<ref>{{Cita|E.F. Schumacher|p. 70}}.</ref>}}
Schumacher sostiene che il mondo moderno si basa sull'illusione di aver risolto il problema della produzione. Ciò dipende dall'incapacità di distinguere tra il reddito e il capitale di cui si dispone: l'umanità sta consumando il capitale della natura a ritmi allarmanti, senza considerare che le risorse non sono infinite. Il problema vale in particolare per le fonti di energia, come carbone o petrolio, la cui disponibilità è precondizione per l'uso di tutte le altre materie prime<ref>{{Cita|E.F. Schumacher, ''Le risorse per l'industria''|p. 124|E.F. Schumacher}}.</ref>. L'energia nucleare non costituisce una valida alternativa, a causa della pericolosità delle scorie per lunghissimi periodi.▼
▲'''''Piccolo è bello''''' è un libro di [[Ernst Friedrich Schumacher]], pubblicato nel 1973. Si tratta di una raccolta di brevi saggi di argomento [[economia|economico]].<br> Mettendo in discussione il paradigma occidentale moderno, imperniato su [[consumismo]], grande industria e [[centralismo]] organizzativo, anticipa alcune tematiche [[ecologia|ecologiste]] destinate al successo nei decenni successivi.
== Contenuti ==
▲Schumacher sostiene che il mondo moderno si basa sull'illusione di aver risolto il problema della [[produzione]]. Ciò dipende dall'incapacità di distinguere tra il [[reddito]] e il [[capitale]] di cui si dispone: l'umanità sta consumando il capitale della natura a ritmi allarmanti, senza considerare che le risorse non sono infinite. Il problema vale in particolare per le [[fonti di energia]], come [[carbone]] o [[petrolio]], la cui disponibilità è precondizione per l'uso di tutte le altre materie prime<ref>{{Cita|E.F. Schumacher, ''Le risorse per l'industria''|p. 124|E.F. Schumacher}}.</ref>. L'[[energia nucleare]] non costituisce una valida alternativa, a causa della pericolosità delle [[scorie nucleari|scorie]] per lunghissimi periodi.
Un'economia
L'autore auspica invece un'
L'organizzazione economica ha bisogno sia dell'ordine, garantito dal coordinamento su grande scala, sia della libertà, fonte di inventiva e tipica della piccola dimensione
Questi principi si applicano in particolare quando ci si occupa di aiuti ai
Schumacher considera infine i rapporti di [[Proprietà (diritto)|proprietà]]. La proprietà unita al lavoro è sana, mentre è innaturale la situazione del [[Capitalismo|capitalista]] che vive da parassita sul lavoro altrui. Il primo caso è quello della piccola impresa personale; quando invece si tratta di aziende di grandi dimensioni, la [[proprietà privata]] diventa assurda. Poiché inoltre la grande impresa trae grandi benefici dalle infrastrutture, materiali e non, create con la [[spesa pubblica]], sarebbe giusto che la pubblica amministrazione ricevesse il 50% degli utili, non per mezzo di [[Imposta|imposte]], ma tramite la proprietà del 50% delle sue azioni. Viene citato come modello la Scott Bader che, su iniziativa del titolare, si era trasformata in una sorta di [[cooperativa sociale]]<ref>{{Cita|E.F. Schumacher, ''Nuovi modelli di proprietà''|p. 272|E.F. Schumacher}}.</ref>.
== Edizioni ==
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