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Il '''controfagotto''' è uno [[strumento musicale]] ad [[ancia]] doppia che rappresenta la [[Tessitura (musica)|tessitura]] contrabbassa dei [[legni]]<ref>La prima
== Storia ==
Deriva dal [[fagotto]] di cui è, in un certo senso, un ampliamento e ne condivide parzialmente l'intero sistema di [[Chiave (strumenti a fiato)|chiavi]] e di posizioni tanto che a suonare questo strumento sono solitamente i [[fagottista|fagottisti]].
Ma dalla fine del [[XIX secolo]] in poi il suo posto in [[orchestra]] è stabile e indispensabile per coprire il registro 16' della famiglia dei [[legni]].
Anche se già [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] lo usò mirabilmente nel finale della [[Nona sinfonia di Beethoven|Nona sinfonia]] per ottenere l'effetto denominato "[[alla turca]]", il controfagotto si distingue in orchestra, anche in [[assolo]], a partire dalla fine del XIX secolo come nel celebre ''[[L'apprendista stregone (poema sinfonico)|Apprendista stregone]]'' di [[Paul Dukas]], dove il suo lugubre [[Timbro (musica)|timbro]], pigro e cavernoso, lo rende inconfondibile. Altri compositori che usarono il controfagotto nelle loro partiture furono [[Giuseppe Verdi]] nel ''[[Don Carlo]]'', [[Maurice Ravel]] in ''[[Ma Mère l'Oye]]'' (episodio ''[[Les Entretiens de la Belle et de la Bête]]'') e Richard Strauss in ''
== Estensione ==
<references />
== Bibliografia ==
* [[Raimondo Inconis]], ''Il controfagotto
* Gunther Joppig, ''Oboe und Fagott. Ihre Geschichte, ihre Nebeninstrumente und ihre Musik.'' 1981, ISBN 3795723450
* Lyndesay G. Langwill, ''The Bassoon and Contrabassoon'', W. W. Norton & Co., 1965
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