Val Venosta: differenze tra le versioni

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[[File:L'Ortler.jpg|thumb|L'[[Ortles]]]]
[[File:Stilfserjoch.jpg|thumb|Il [[passo dello Stelvio]]]]
Dal [[Passo di Resia]], dove nasce l'[[Adige]], arriva fino alle porte di [[Merano]], costituendo il lembo più occidentale della provincia di Bolzano, confinando a nord con l'[[Austria]], a ovest con la [[Svizzera]], a sud con la [[Lombardia]] ed il [[Trentino]] e ad est con il [[Burgraviato]]. La valle è prima in direzione nord-sud, poi (da [[Sluderno]]) in direzione ovest-est, sormontata dal [[Gruppo dell'Ortles]] a sud-ovest e dalle [[Alpi Venoste]] a nord-est: l'[[Ortles]] (3.906 m [[s.l.m.]]) tra le valli di Solda e Trafoi (comune di Stelvio) è la montagna più alta del Trentino-Alto Adige e ai suoi piedi si trova il [[Passo dello Stelvio]] (2.760 m [[s.l.m.]]) con la nota strada panoramica particolarmente importante per la [[storia del ciclismo]] su strada.
 
La valle è prima in direzione nord-sud, poi (da [[Sluderno]]) in direzione ovest-est, sormontata dal [[Gruppo dell'Ortles]] a sud-ovest e dalle [[Alpi Venoste]] a nord-est: l'[[Ortles]] (3.906 m [[s.l.m.]]) tra le valli di Solda e Trafoi (comune di Stelvio) è la montagna più alta del Trentino-Alto Adige e ai suoi piedi si trova il [[Passo dello Stelvio]] (2.760 m [[s.l.m.]]) con la nota strada panoramica particolarmente importante per la [[storia del ciclismo]] su strada.
 
La Venosta è la zona con meno [[precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]] delle [[Alpi orientali]]; caratteristico è il monte Sole (''Sonnenberg''), sul versante meridionale delle Alpi Venoste, che mostra un clima arido-stepposo e una vegetazione unica in tutto l'arco alpino. Solo dal dopoguerra in poi una politica di riforestazione ha cambiato volto a gran parte di questo territorio, anche snaturandolo per via della preferenza accordata a una [[monocoltura]] di [[pino nero]], estraneo alla vegetazione autoctona. Secondo una leggenda che ancora oggi viene presa per vera da molti venostani, ma chiaramente smentita dagli storici, il monte Sole sarebbe stata anticamente ricoperte di vaste foreste di querce, che sarebbero state tagliate per fornire il legname necessario alla costruzione di [[Venezia]].<ref>Hans Wielander, ''Der Vinschgauer Sonnenberg'' (Arunda, 3), Silandro, 1977.</ref>