Otakar Ševčík: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Otakar Ševčík ricevette le prime lezioni di violino dal padre e in seguito studiò al Conservatorio di Praga dal 1868 al 1870, prima con Antonín Sitt<ref>Zupančič, p. 116</ref> e poi con [[Antonín Bennewitz]]. Dal 1870 al 1873 fu primo violino dell'orchestra del [[Mozarteum]] di Salisburgo. Nel 1873 fu ingaggiato come solista alla Komische Oper ([[Ringtheater]]) di Vienna. Dal 1875 al 1892 fu professore di violino presso la [[Società musicale russa]] (Русское концертное общество) a [[Kiev]], pur continuando a suonare frequentemente come solista. Dal 1892 al 1906 diventò professore al Conservatorio di Praga. Dal 1906 al 1908 insegnò privatamente a Písek, pubblicando numerose opere pedagogiche per il violino. Dal 1909 al 1918 diresse la classe superiore di violino all’Accademia imperiale di musica e arti interpretative di Vienna. Dal 1918 al 1921 tornò a Praga per dirigere la classe superiore di violino del Conservatorio. Dal 1921 fece diversi viaggi negli Stati Uniti e l’Inghilterra per insegnare il suo metodo. Písek divenne però la sua base d’operazione e la sede della sua scuola privata di violino, detta «Kolonie z houslistů»<ref>«La colonia dei violinisti»</ref>. Vi organizzò i suoi famosi corsi d’estate e vi insegnò fino all’ultimo giorno di vita.
 
=== Allievi ===
 
Il fenomenale successo ottenuto da alcuni dei suoi studenti ([[Jan Kubelík]], [[Jaroslav Kocian]], [[Marie Hall]]) gli portò allievi da tutto il mondo. Fu anche insegnante di Cesare Barison, Henriette Wieniawski, Ivan Kryžanovskij<ref>Ivan Kryžanovskij (1867-1924) (in russo Иван Крыжановский) fu allievo di Ševčík a Kiev. Ebbe una doppia carriera di compositore e di ricercatore scientifico, lavorando tra l'altro al famoso istituto di fisiologia di [[Ivan Petrovič Pavlov|Pavlov]]. Il suo Concerto per violino (op. 10) è dedicato a Ševčík </ref>, Alma Rosé, [[Erika Morini]], Marjorie Hayward, Daisy Kennedy<ref> Borer, ''Violin playing & teaching in Australia'', p. 120</ref>, Václav Huml, Jack Albert Fracht, Robert Dolejší, Viktor Kolář, Ludwik Schwab<ref> Ibid., pp. 49 e 132</ref>, Fritz Hirt, [[Maxim Jacobsen]], Sasha Culbertson, Hugo Kortschak, Alexander Plocek, [[Rudolf Kolisch]], Eugenia Umińska, [[Wolfgang Schneiderhan]], Peter Rybar<ref> Mařàk - Nopp, ''Housle'', pp. 56 e 61</ref> e [[Jan Sedivka]]<ref> Mařàk - Nopp, ''Housle'', p. 61</ref>. I suoi principi d'insegnamento e il suo 'sistema analitico' sono stati esposti in numerosi opuscoli. La ''Scuola di tecnica del violino'' (quattro parti, 1880), la ''Scuola di tecnica dell'archetto'' (sei parti, 1893) e la ''Scuola dell'intonazione su una base armonica per violino'' (quattordici parti, 1922) sono considerate tra le più importanti pubblicazioni didattiche di tutta la letteratura per l'insegnamento del violino<ref>Pasquali-Prìncipe, pp. 195-196</ref>. È interessante rilevare che quattro dei più prestigiosi violinisti e didatti dell’epoca ([[Henryk Wieniawski|Wieniawski]], [[Wilhelmj]], Heermann, [[František Ondříček|Ondříček]]) mandarono i propri figli a studiare con Ševčík.