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=== Idrografia ===
[[File:Pamir drainage basin map-fr.svg|thumb|upright=1.2|Carta del Pamir con evidenziato il bacino dell'[[Amu Darya]], con il [[Panj|Piandj]] e il [[Vahš|Vakhsh]] e i loro rispettivi affluenti sui tre quarti occidentali del massiccio; il quarto orientale appartiene al [[bacino del Tarim]]; al centro, il bacino [[Bacino endoreico|endoreico]] del [[Kara-Kul (Tagikistan)|lago Kara-Kul]].]]
 
La stragrande maggioranza dei fiumi che attraversano il Pamir appartiene al [[Bacino idrografico|bacino]] dell'[[Amu Darya]]. Il più importante tra questi è il [[Panj|Piandj]], che nasce dalla confluenza tra il [[Pamir (fiume)|Pamir]] e il [[Wakhan Darya]] e delimita i confini meridionali e sud-occidentali del massiccio, e allo stesso tempo segna il [[Confine tra l'Afghanistan e il Tagikistan|confine]] tra il [[Tagikistan]] e l'[[Afghanistan]]. Tra i suoi affluenti di destra vi sono il [[Gunt]], che confluisce in esso nella città di [[Choruǧ|Khorog]] e che a sua volta raccoglie le acque dello Shakhdara all'ingresso dell'agglomerato; il [[Bartang]], chiamato Oksu nel suo corso superiore e Murghab (che significa «l'acqua vicino alla quale nidificano gli uccelli») nel suo corso medio, che nasce a poche centinaia di metri dalle sorgenti del Piandj e attraversa letteralmente il Pamir da est ad ovest per diverse centinaia di chilometri prima di confluire nel Piandj; lo [[Yazgulem]] e il [[VanjVanch]]. Segnando il confine settentrionale del Pamir con i nomi prima di Kyzyl-Su poi di Surkhob, anche il [[Vahš|Vaksh]] confluisce da destra nel Piandj molto ad ovest del massiccio, ai confini sud-occidentali del Tagikistan, per formare l'Amu Darya. Il [[Muksu]] e l'[[Obichingou]] sono due affluenti di sinistra del Surkhob che drenano i [[monti Pietro I]] e [[Monti Darvaz|Darvaz]]. Qualche fiume alimenta il lago [[Bacino endoreico|endoreico]] di [[Kara-Kul (Tagikistan)|Kara-Kul]], tra cui il Karadzhilga e il Muskol. La parte occidentale dei [[monti Sarykol]] appartiene al [[bacino del Tarim]]<ref name="GES"/><ref>{{Cita|Bliss, 2006|p. 26}}</ref>. Circa 173 fiumi percorrono il massiccio, a cui vanno aggiunte più di 200 sorgenti minerali, un terzo delle quali sono [[Sorgente calda|sorgenti calde]]<ref name="Beaumont358">{{cita libro|lingua=fr|autore=Hervé Beaumont|titolo=Asie centrale. Le guide des civilisations de la route de la soie|editore=Éditions Marcus|anno=2008|p=358|isbn=9782713102288}}</ref>.
 
[[File:Karakul-kongur-d11.jpg|thumb|left|Veduta dei [[Monti Muztagata|monti Kashgar]] che si specchiano in un lago dei [[monti Sarykol]].]]
 
Nel Pamir vi sono tra gli 846, per una superficie complessiva di 1343 chilometri quadrati<ref name="Petr179">{{cita libro|lingua=en|autore=T. Petr|titolo=Fish and Fisheries at Higher Altitudes. Asia|numero=385|editore=Food & Agriculture Org.|anno=1999|p=179|isbn=9251043094}}</ref>, e i 1449 laghi<ref name="Beaumont358"/>, a seconda delle fonti. Oltre al lago Kara-Kul, che si estende per 38.000 ettari<ref name="Petr179"/> in un [[Cratere meteoritico|cratere da impatto]] vecchio di 25 milioni di anni<ref>{{en}} [http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=4537 Kara-Kul Structure, Tajikistan], NASA Earth Observatory.</ref>, nel nord-est del Pamir, e le cui acque sono tra le più basiche, con un [[pH]] compreso tra 7,3 e 8,0<ref name="Petr179"/>, vi sono i laghi gemelli Rangkul e Shorkul sul versante occidentale dei monti Sarykol e il [[lago Zorkul]], formato da una [[morena]], tra i [[monti Alitshur meridionali]] e Wakhan<ref name="GES"/>. Il lago Turumtaikul, 4260 metri di quota, è il più elevato<ref name="Petr179"/>. Al centro del massiccio, i laghi [[Yashilkul]] (il «lago verde») e [[Lago Sarez|Sarez]] sono stati creati dalle [[Frana|frane]]<ref name="GES"/><ref name="Petr179"/>. Il secondo, conseguenza del [[Terremoto di Sarez del 1911|terremoto del 1911]]<ref name="whc"/>, si è formato spontaneamente a seguito dello sbarramento del corso del fiume Bartang da parte della barriera di Usoi, la più alta del mondo. Si estende per una lunghezza di sessanta chilometri e ha una profondità massima di 500 metri. Esso continua a innalzarsi al ritmo di venti centimetri all'anno, facendo temere per la tenuta dello sbarramento e la distruzione potenziale di 32 villaggi situati immediatamente a valle, ai quali si aggiungerebbero i disagi a cinque milioni di persone che vivono nel bacino dell'Amu Darya<ref>{{Cita|Ives, 2006|p. 144}}</ref><ref>{{Cita|Brower e Johnston, 2007|p. 199}}</ref>. Alcuni laghi congelano da novembre fino a maggio e a metà dell'inverno possono essere ricoperti perfino da un metro di ghiaccio<ref name="Petr179"/>.
 
[[File:Fedchenko Glacier.jpg|thumb|upright|Veduta aerea del bacino collettore del [[ghiacciaio Fedčenko]], il più lungo del massiccio.]]
 
Il Pamir sarebbeè percorso da 3000 [[Ghiacciaio|ghiacciai]] che ricoprono una superficie totale di 8400 chilometri quadrati secondo dati degli [[anni '70]]<ref name="GES"/> o da 13.000 ghiacciai che coprono in tutto 12.000 chilometri quadrati secondo dati più recenti risalenti al [[1990]], ma che tengono conto dei confini geografici più estesi del massiccio<ref name="Singh813">{{en}} Vijay P. Singh, Pratap Singh e Umesh Kumar Haritashya, ''Encyclopedia of Snow, Ice and Glaciers'', Springer, coll. «Encyclopedia of Earth Sciences Series», 2011, pgg. 813-814. {{ISBN|978-9048126415}}</ref>. Essi contribuiscono a rifornire di acqua 60 milioni di persone in Tagikistan, Afghanistan, [[Uzbekistan]], [[Turkmenistan]] e [[Xinjiang]]<ref name="Singh813"/>. Tra questi, sui [[Monti Akademii-Nauk|monti dell'Accademia delle Scienze]], si trova il [[ghiacciaio Fedčenko]], il più lungo dell'ex [[Unione Sovietica|URSS]] e il più lungo ghiacciaio al di fuori delle regioni polari<ref name="Singh813"/><ref name="Shoumatoff96">{{en}} Vladimir Ratzek, «''The Icy Heart of the Pamir''», ''in'' {{Cita|Shoumatoff e Shoumatoff, 2000|p. 96}}</ref> con i suoi 77 chilometri<ref name="GES"/>. All'inizio degli [[anni '60]] conteneva 200 milioni di metri cubi di ghiaccio, che si formava grazie agli ingenti accumuli di neve<ref name="Ives44"/>. Sui [[monti Pietro I]], [[Monti Darvaz|Darvaz]], Vanch e [[Monti Yazgulem|Yazgulem]] si trovano i ghiacciai Grumm-Grzhimailo, lungo 36 chilometri, Garmo, 27 chilometri, Surgan, 24 chilometri, dell'Istituto Geografico, 21 chilometri, e Fortambek, 20 chilometri<ref name="GES"/>. Il più lungo ghiacciaio del [[Trans-Alaj]] è il ghiacciaio del Grande Saukdara, lungo 25 chilometri, mentre il ghiacciaio Lenin avanza anche alla velocità di cento metri al giorno e talvolta avanzapenetra anche diper diversi chilometri nelle valli<ref name="GES"/>. Queste accelerazioni sono state osservate e studiate anche nei ghiacciai Medvezhy (letteralmente «ghiacciaio dell'Orso») e Bivatchny (letteralmente «ghiacciaio del Bivacco») e non sono una conseguenza dell'aumento del loro volume, bensì del loro scioglimento insolito, in quanto il ghiaccio sembra non avere più la stessa resistenza che aveva prima<ref>{{en}} Vladimir Ratzek, «''The Icy Heart of the Pamir''», Op. cit., p. 100.</ref>. Anche sui [[monti Rushan]] e sui monti Alitshur settentrionali si trovano ghiacciai degni di nota. Tuttavia, l'area oggi occupata dai ghiacciai è nettamente inferiore a quella che ricoprivano durante l'ultima [[Era glaciale|glaciazione]]<ref name="GES"/>, quando formavano una [[Cappa di ghiaccio|calotta glaciale]] che si estendeva fino all'[[Hindu Kush]] e all'[[Altopiano del Tibet|altopiano tibetano]]<ref name="Singh561">{{en}} Vijay P. Singh, Pratap Singh e Umesh Kumar Haritashya, Op. cit., p. 561.</ref>. A causa del [[cambiamento climatico]], la ritirata dei ghiacciai ha subito un'accelerazione generale negli ultimi cinquant'anni, ma essa ha influenzato solamente il 3-5% della parte centrale e orientale del massiccio rispetto al 15% di quella occidentale. Il ghiacciaio Fedčenko si è ritirato di oltre 1000 metri tra il [[1920]] e il [[2000]], dei quali ben 750 dal [[1958]], e ha perso 2 chilometri quadrati di superficie tra la stessa data e il [[2009]]<ref name="Singh813"/>. Nel corso degli ultimi dieci-venti anni la portata dei fiumi è aumentata del 2% a causa dello scioglimento dei ghiacciai e dell'aumento delle precipitazioni<ref name="Singh813"/>.
 
=== Geologia ===