Arctino di Mileto: differenze tra le versioni

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Le testimonianze situano concordemente Arctino come nativo di Mileto, mentre le varie testimonianze lo collocano tra il 776 e il 708 a.C.<ref>Testt. 1-4 Kinkel: [[Eusebio di Cesarea]], ''Cronaca'' Olimpiade 1.2, 5.1; [[Clemente Alessandrino]], ''Stromata'' I, 131, 6; ''[[Suda (enciclopedia)|Suda]]'' s.lem. Arctino (Alpha, 3960: Ἀρκτῖνος).</ref>. Il peripatetico [[Fania di Ereso]] lo collocava nel [[VII secolo a.C.]] e sostiene che sia stato sconfitto da [[Lesche]] di [[Pirra (città)|Pirra]] in un agone poetico<ref>Fr. 33 Wehrli.</ref>.
== Opere ==
Arctino fu uno dei poeti del [[Ciclo epico|Ciclo Epico]] e compose i poemi epici ''[[Etiopide]]'' e ''[[Iliou persis]]'', che facevano parte appunto del [[Ciclo Troiano]] e, forse, i ''[[Naupactia]]''. Tutti questi poemi sono andati perduti, ma dei primi due ci si può fare un'idea grazie alla ''[[Crestomazia]]'' scritta dadal ungrammatico certo[[Eutichio Proclo]].
=== Etiopide ===
L' ''Etiopide'' iniziava dove l' ''Iliade'' si interrompeː
{{citazione|Così essi eseguiron la sepoltura </br>
di Ettore. Ed arrivò l'Amazzone,
figlia di Ares, uccisor di uomini.|Fr. 2 W. - trad. A. D'Andria}}
Arriva Pentesilea, una regina delle Amazzoni e figlia del dio della guerra Ares. Risulta essere una combattente valorosa, ma viene comunque uccisa da Achille. Mentre i Troiani seppelliscono il loro alleato, i Greci si riuniscono e uno dei soldati comuni, Tersite, osserva che Achille si è innamorato della reginaː Achille, adirato, uccide il guerriero, creando una lite tra i greci, perché, anche se Tersite era un comune soldato e aveva una lingua affilata, avrebbe dovuto essere rispettato. Achille viene, così, inviato sull'isola di Lesbo, dove deve sacrificare ad Apollo, Artemide e Leto, e viene purificato dallo spargimento di sangue da Odisseo.
 
Durante la sua assenza, arriva un nuovo alleato di Troia: Memnone, il figlio di Eos. Come Achille, indossa una panoplia fatta da Efesto. Questo, però, non lo aiuta: sebbene arrivi a uccidere il guerriero greco Antiloco, viene ucciso da Achille. Tra l'altro, in base a rappresentazioni di questa scena su vasi, sappiamo che nel poema si descriveva come i destini di Achille e Memnone fossero pesati da Zeus.
L<nowiki>'</nowiki>''Etiopide'' (gr. ''Αἰθιοπίς''), in cinque libri, prende il nome dall'etiope [[Memnone (mitologia)|Memnone]] che dopo la morte di [[Ettore (mitologia)|Ettore]] si allea con i [[Troia]]ni. Secondo Proclo il poema prendeva cronologicamente il via dopo la conclusione dell'[[Iliade]]:
{{Citazione|L'[[Amazzone]] [[Pentesilea]] arriva ad aiutare i Troiani nella guerra. È figlia di [[Ares]] e [[Tracia|trace]] di nascita. [[Achille]] la uccide mentre sta lottando al meglio delle sue possibilità e i Troiani seppelliscono il suo corpo. Achille uccide anche [[Tersite]], che lo aveva sgridato e rimproverato per essersi innamorato di Pentesilea.|Crestomazia}}
L<nowiki>'</nowiki>''Etiopide'' si concludeva con la morte ed il funerale di Achille e la disputa tra [[Odisseo]] ed [[Aiace Telamonio]] per aggiudicarsi le sue armi.
 
Questa risulta essere l'ultima vittoria di Achille. Euforico per il suo successo, insegue i Troiani, che fuggono nella loro città. Achille li segue, oltrepassa persino le porte Scee, ma viene colpito da Paride e Aiace e Odisseo riescono a recuperare il cadavere. Teti e le Muse arrivano per piangere Achille, e quando i Greci cremano suo figlio, lei prende il suo corpo dalla pira e lo trasferisce sull'Isola Bianca. Tuttavia, viene eretto un tumulo, vengono organizzati giochi funebri e Ulisse e Aiace iniziano una disputa sulla panoplia di Achille.
L<nowiki>'</nowiki>''Iliou Persis'' raccontava, invece, le leggende del [[cavallo di Troia]], di [[Sinone]] e [[Laocoonte]], della caduta della città e la partenza dei Greci, inseguiti dalla rabbia di [[Atena]], infuriata per lo stupro subito da [[Cassandra (mitologia)|Cassandra]] da parte di [[Aiace di Locride]]. Anche la ''[[Piccola Iliade]]'', solitamente attribuita a Lesche, trattava argomenti simili e andava a colmare alcune lacune del racconto che si creavano tra l<nowiki>'</nowiki>''Etiopide'' e l<nowiki>'</nowiki>''Iliou persis''.
=== Ilioupersis ===
''La presa di Troia'' (''Ilioupersis'') era la nona epopea del [[ciclo epico]] e ne restano, oltre al riassunto già citato di Proclo, 10 frammenti non testuali.
 
Quando i Troiani portano il cavallo di legno nella loro città, si chiedono cosa fare; alcuni vogliono distruggerlo, altri vogliono dedicarlo ad Atena e prevale la loro opinione. Durante la loro festa, il sacerdote troiano Laocoonte e i suoi figli vengono uccisi da due serpenti; Enea si rende conto che questo è un cattivo presagio e lascia la città.
 
Nel frattempo, la spia greca Sinone emette un segnale luminoso e i Greci a Tenedo sanno che possono tornare a Troia. Quando arrivano, i cinquanta guerrieri lasciano il cavallo di legno e Neottolemo inizia il massacro uccidendo Priamo, che è fuggito su un altare. Il figlio di Achille afferra Andromaca, la vedova di Ettore, e la porta sulla sua nave. Il figlio Astianatte viene gettato dalle mura da Ulisse.
 
Menelao ritrova Elena, ma quando vede i suoi seni nudi, lancia via la sua spada e la accetta di nuovo come sua moglie. Aiace Olieo cerca di catturare Cassandra, ma essa trova protezione abbracciandosi ad una statua di Atena; quando Aiace la strappa via, la statua cade e persino i Greci trovano inaccettabile questo sacrilegio. Non viene lapidato, tuttavia, perché trova lui stesso la protezione sulla stessa statua.
 
La mattina dopo, i greci sacrificano la principessa troiana Polissena sulla tomba di Achille e il bottino viene diviso.
 
== Note ==