Ljudmila Sergeevna Glazova: differenze tra le versioni

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Nata e cresciuta a Iževsk, nella Russia centro-orientale, prese la passione del teatro dalla madre, attrice dilettante. Quando nel 1923 la famiglia si trasferì a Mosca, Ljudmila frequentò e si laureò nel 1930 nella scuola cinematografica intitolata a [[Boris Vital'evič Čajkovskij]]. Nel frattempo, aveva debuttato al cinema nel 1928 con il film ''Choču byt' lёtčicej''.
Sposata con l'attore [[Jan Danilovič Burinskij]] (1901-1982), il successo popolare le giunse nel 1936 con il film ''[[Il portiere]]'', diretto da [[Semjon Alekseevič Timošenko|Semjon Timošenko]], che divenne il suo secondo marito. Anche il film ''Ruslan i Ljudmila'' (1938), trattatratto da una fiaba di [[Aleksandr Sergeevič Puškin|Puškin]], fu un grande successo e la vide recitare la parte della protagonista.
 
Il suo personale successo si prolungò fino agli anni della guerra, per poi calare bruscamente. La sua stessa vita conobbe una serie di disgrazie: l'unico figlio morì annegato a dodici anni, un suo nipote, figlio della sorella Tamara, intervenuto per difendere una ragazza molestata da un gruppo di teppisti, fu ucciso a coltellate. Anche la sua fine fu tragica, essendo rimasta vittima di un incidente domestico nella sua casa di Leningrado, il 16 maggio 1981. Fu sepolta nel cimitero di Serafimov accanto al marito Timošenko.
 
== Filmografia parziale ==
* ''Choču byt' lёtčicej'', 1928