Epigrafe: differenze tra le versioni
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L'intento del testo è spesso quello di tramandare la memoria di un evento storico, di un personaggio o di un atto; le parole possono essere incise, oppure dipinte o eseguite a [[mosaico]]; l'epigrafe si può trovare sia in un luogo chiuso (chiesa, cappella, palazzo) sia all'aperto (piazza, via, cimitero), oppure può essere apposta su un oggetto.
Solitamente le iscrizioni sono realizzate in lettere maiuscole. A caratterizzarle però non è solo lo stile della scrittura ma anche l'adozione di particolari registri linguistici, improntati generalmente a concisione e solennità, in funzione del contenuto, del contesto e dello scopo comunicativo. Le numerose tipologie di epigrafe hanno indotto infatti alcuni studiosi a pensare delle definizioni che non si basino sul materiale o sulla modalità di scrittura, ma piuttosto su criteri immateriali, primo fra tutti l’intento per cui un'iscrizione viene creata. Giancarlo Susini e Angela Donati parlano, per esempio, di «scrittura esposta» che ha in sé «i
== Storia ==
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