Paradosso di Achille e la tartaruga: differenze tra le versioni

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Non c'è bisogno di "scomodare" l'analisi matematica per la dimostrazione, basta la legge del moto rettilineo uniforme:
{{torna a|Paradossi di Zenone}}
 
ipotizzando l'esistenza di un tempo T in cui Achille raggiungerà la tartaruga, Achille dovrà allora aver percorso uno spazio:
 
<math>L_A</math>=<math>v_A</math>*<math>T</math>
 
analogamente, la tartaruga avrà percorso nello stesso tempo T uno spazio:
 
<math>L_T</math>=<math>v_T</math>*<math>T</math>
 
se <math>L_0</math> è il vantaggio iniziale della tartaruga, nell'asse orientato delle distanze percorse dovrà essere:
 
<math>L_A</math>=<math>L_0+L_T</math>
 
sostituendo la terza nella prima si ha:
 
<math>L_0+L_T</math>=<math>v_A</math>*<math>T</math>
 
da dui
 
<math>L_T</math>=<math>v_A</math>*<math>T</math>-<math>L_0</math>
 
sostituendo poi in quest'ultima l'espressione precedentemente indicata di <math>L_T</math> si ottiene:
 
<math>v_T</math>*<math>T</math>=<math>v_A</math>*<math>T</math>-<math>L_0</math>
 
da cui si ricava immediatamente
 
<math>T=L_0/(v_A-v_T)</math>{{torna a|Paradossi di Zenone}}
Il '''paradosso di “Achille e la Tartaruga”''' è il [[Paradosso di Zenone]] più famoso.
È stato proposto nel [[V sec. a.C.]] da [[Zenone di Elea]] per difendere le tesi del suo maestro [[Parmenide]], che sosteneva che il movimento fosse un'illusione.