Expo 1929: differenze tra le versioni

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Nel 1915 Puig i Cadafalch presentò un primo progetto, che venne successivamente diviso in tre progetti specifici, ognuno dei quali venne assegnato a un team di architetti: Puig i Cadafalch con Guillem Busquets si occuparono della parte bassa del Montjuic destinata alla Sezione Ufficiale, [[Lluís Domènech i Montaner]] e Manuel Vega i March si incaricarono della parte alta della montagna destinata alla Sezione internazionale e [[Enric Sagnier i Villavecchia]] e August Font i Carreras svilupparono il settore ''Miramar'', da destinare ad un'eventuale Sezione Marittima, che però non venne poi realizzata.
 
La prima difficoltà fu il reperimento dei terreni per la realizzazione dell'Esposizione. Infatti, l'''Ajuntament'' disponeva solo di 26 dei 110 ettari necessari. Si dovette quindi ricorrere all'[[Espropriazione per pubblica utilità|espropriazione]] dei terreni, in forza di una legge del [[1879]] che permetteva l'esproprio per scopi pubblici, cosicché nel [[1917]] si poterono cominciare i lavori di urbanizzazione del Montjuic e del [[Transbordador aéreo di Barcellona|Transbordador aéreo]] che avrebbe collegato la montagna direttamente al porto, anche se poi venne aperto al pubblico solo nel [[1931]].
 
I lavori ritardarono a lungo e vennero completati nel [[1923]], ma l'instaurazione nello stesso anno della dittatura di [[Miguel Primo de Rivera|Primo de Rivera]] rinviò la calebrazione dell'evento, che avvenne nel [[1929]], in coincidenza con l'[[Esposizione iberoamericana di Siviglia (1929)|Esposizione iberoamericana di Siviglia]]. In questo nuovo periodo, l'organizzazione dell'evento venne affidata a Pere Domènech i Roura che venne nominato direttore dei lavori.