Angelo Paredi: differenze tra le versioni

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Ordinato sacerdote per la diocesi di Milano nel 1931, conseguì le lauree in teologia (1931) e in lettere (alla Cattolica, 1934) e fu docente di lettere nei collegi arcivescovili. Nominato dottore della [[Biblioteca ambrosiana]] nel 1951, ne fu prefetto per 17 anni (1967-1984).
 
La sua prefettura si distinse per una particolare ricchezza di iniziative tese alla conoscenza, fruizione e valorizzazione del patrimonio dell'Ambrosiana, che si concretizzarono in rinnovate catalogazioni di fondi e raccolte, mostre, iniziative editoriali. Tra i cataloghi realizzati, quelli dei codici miniati (Renata Cipriani), dei manoscritti ebraici (Aldo Luzzatto) e arabi (O. Löfgren – R. Traini, voll. I, II), degli incunaboli (Felice Valsecchi, lettera A); venne anche pubblicata l’edizione anastatica del catalogo dei manoscritti compilato nell’Ottocento da [[Antonio Ceruti]] (5 voll.). Riguardo ai fondi non librari, particolare attenzione fu dedicata alla copiosa raccolta di disegni, completamente riordinata e sistemata in custodie più sicure e oggetto di mostre monografiche, ciascuna corredata di catalogo editoriale (nove tra il 1966 e 1982, l’ultimo riguardante ''Leonardo e l’Ambrosiana''); dei disegni fu inoltre avviato nel 1982 un catalogo informatico, diretto dal Medieval Institute dell’Università di Notre Dame e curato da R. Coleman. Anche la ricca raccolta di pergamene fu oggetto di valorizzazione con la trascrizione elettronica del catalogo a suo tempo curato da A. Bianchi, con possibilità di interrogazione e ricerca dei dati. Come prefetto dell’Ambrosiana, direttamente coinvolta nell’impresa, il Paredi fece parte del Comitato direttivo per l’edizione bilingue dell’opera omnia di sant’Ambrogio, avviata nel 1974 in occasione del XVI centenario della sua nomina a vescovo di Milano. Queste e altre iniziative resero l’Ambrosiana oggetto di una rinnovata attenzione, anche internazionale, e furono preludio al suo radicale restauro e rinnovamento – realizzato sotto la prefettura di mons. Gianfranco Ravasi – che garantisce oggi la sicura conservazione e una migliore fruizione del materiale custodito.
 
Uomo di vasta cultura e solida preparazione scientifica, ebbe molteplici interessi, testimoniati dalla sua copiosa bibliografia, pubblicata dopo la sua morte da mons. Cesare Pasini. Tra le sue opere meritano menzione particolare gli studi su [[Sant'Ambrogio]], di cui tratteggiò specialmente la dimensione politica, sul [[rito ambrosiano]] e sulla [[Biblioteca ambrosiana]] con annessa pinacoteca.