Alfonso XIII di Spagna: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS
Nessun oggetto della modifica
Riga 46:
Anche se il regno di Alfonso si concluse male, incominciò nel migliore dei modi: il giornale francese ''[[Le Figaro]]'' scrisse che il giovane re era "il più felice e il più amato di tutti i sovrani della terra".<ref>{{cita articolo|titolo=The Happiest Living Monarch|rivista=New York Times|data=14 agosto 1889}}</ref> Quando nel 1902 divenne maggiorenne, per una settimana in Spagna ci furono festeggiamenti, corride, balli e ricevimenti<ref>{{cita articolo|url= https://query.nytimes.com/gst/abstract.html?res=9C06E2D9103BE733A2575AC2A9659C946397D6CF&scp=101&sq=Alfonso+XIII&st=p |titolo=Alfonso's Reign Begins on May 17; He Will Take the Oath on That Day -- Festivities to Last a Week |rivista= New York Times |data= 29 marzo 1902}}</ref>.
 
Nei primi anni del Novecento[[novecento]] tutta l'Europa visse un enorme progresso economico, sociale e culturale e anche la Spagna si incamminò verso l'industrializzazione, soprattutto nelle regioni della [[Catalogna]] e dei [[Paesi Baschi]] (rispettivamente nei settori tessile e metallurgico), si promosse la cultura ([[Generazione del '27]]), mentre il regime liberale si consolidò. Dopo la disastrosa [[guerra ispano-americana|guerra contro gli Stati Uniti]], la Spagna aveva perduto le ultime colonie americane ([[Cuba]] e [[Porto Rico]]) e le [[Filippine]], generando non pochi contrasti nell'esercito, a causa dei quali il governo si impegnò con la [[Francia]] nella corsa colonialista verso il [[Marocco]], ottenendo la zona costiera del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] (1903).
 
Il periodo tra il 1910 e il 1914 fu dominato dal Partito Liberale Riformista, il quale, salito al potere, attuò una riforma elettorale che introduceva il proporzionale, varò leggi laiche e ridusse i dazi doganali; dall'altro lato, però, le continue incertezze interne favorirono i partiti di sinistra e aumentarono i contrasti tra i ceti operaio e borghese che avrebbero poi provocato la caduta del regime. Durante la [[prima guerra mondiale]], a causa dei vincoli di parentela del re con tutti i sovrani europei e delle divisioni nell'opinione pubblica, la Spagna rimase neutrale. Il re mise in atto nel [[palazzo reale di Madrid]] un ufficio per i prigionieri che coordinava la rete diplomatica e militare spagnola all'estero per intervenire in favore delle migliaia di prigionieri di guerra, ricevendo e rispondendo a migliaia di lettere da tutta Europa.