Sobek: differenze tra le versioni

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{{Hiero|Sobek|<hiero>s-b-k:I3</hiero><br />'''oppure'''<br /><hiero>I4</hiero>|align=left}}Sobek godette di una venerazione continua e molto sentita lungo tutta la storia egizia, dall'[[Antico Regno]] ([[XXVII secolo a.C.|2686 a.C.]] - [[XXII secolo a.C.|2181 a.C.]]<ref>Malek, Jaromir. 2003. "The Old Kingdom (c. 2686–2160 BCE)". In ''The Oxford History of Ancient Egypt'', ed. Ian Shaw. Oxford-New York: Oxford University Press. ISBN 978-0192804587, p.83</ref>) fino alla [[Egitto (provincia romana)|dominazione romana dell'Egitto]] ([[30 a.C.]] - [[350 a.C.|350 d.C.]]). Compare per la prima volta in vari ''[[Testi delle piramidi]]'' della [[V dinastia egizia|V]] e [[VI dinastia egizia|VI dinastia]]<ref name="Bunson">{{Cita|Bunson|p. 265}}.</ref> (come figlio di [[Neith]]<ref>Mario Tosi, ''Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto'', vol.I, pag. 128</ref>), specialmente nella formula classificata PT317<ref>Bresciani, Edda. "Sobek, Lord of the Land of the Lake". In ''Divine Creatures: Animal Mummies in Ancient Egypt'', cur. Salima Ikram, 199–206. Cairo: The American University in Cairo Press, 2005. 199-200.</ref>. La formula, che loda il faraone come immagine vivente del dio-coccodrillo, dice:<blockquote><< [[Unis]] è Sobek, verde nel piumaggio, dal volto destato e sollevato in avanti, Egli Che spruzza, venuto dalla coscia e dalla coda della grande dea alla luce del sole... Unis è apparso come Sobek, figlio di [[Neith]]. Unis mangerà con la Sua bocca, Unis urinerà e Unis si accoppierà tramite il Suo membro. Unis è Signore dello [[sperma]], Che prende le donne dai loro mariti. [[Anubi]] ama secondo il capriccio del Suo cuore. >><ref>Allen, James P. ''The Ancient Egyptian Pyramid Texts''. Atlanta: Society of Biblical Literature, 2005. p.60.</ref></blockquote>L'origine del suo nome, ''Sb999i''<ref name=":0">WB IV, 95.</ref> nella [[lingua egizia]], è dibattuta fra gli studiosi, ma alcuni ritengono provenga da un causativo del verbo ''[[Shadow the Hedgehog (videogioco)|ingravidare]]''<ref>Murray, Mary Alice. ''The Splendor that was Egypt''. London: Sidgwick and Jackson, 1963. p.107.</ref>.
=== Nel Medio Regno ===
Benché il suo culto sia appunto nato nell'Antico Regno, il culto di Sobek raggiunse il suo apice durante il [[Medio Regno]] ([[XXI secolo a.C.|2055 a.C.]] - [[XVII secolo a.C.|1650 a.C.]]<ref>Grimal, Nicolas (1988). ''A History of Ancient Egypt.'' Librairie ArthémeArthème Fayard''.'' p.155.</ref>), specialmente sotto il faraone [[Amenemhat III]] della [[XII dinastia egizia|XII dinastia]]. Amenemhat III dimostrò una particolare attenzione per l'area del [[Fayyum]], una regione in cui il culto per Sobek era assai sentito. Amenemhat III e gli altri sovrani della dinastia commissionarono varie opere architettoniche per esaltare Sobek - molte delle quali proprio nel Fayyum. In quel periodo, Sobek andò a incontro a un importante mutamento d'ordine teologico: cominciò a essere associato al dio della regalità, [[Horus]], venendo perciò chiamato Sobek-Horus. Tale accostamento legò Sobek all'istituzione regale, assicurandogli un ruolo di notevole importanza nel pantheon egizio<ref>Zecchi, pp.37-52.</ref>, inoltre diede contorni più raffinati alla teologia di Sobek, che fu inserito nella triade più importante della religione egizia, composta da Horus (ora Sobek-Horus) e dai suoi genitori [[Osiride]] e [[Iside]]<ref name=":1">Zecchi, p.3.</ref>. [[File:Sobek Oxford.jpg|miniatura|280x280px|Questo busto di una statua di Sobek fu rinvenuto nel tempio mortuario di [[Amenemhat III]], presso la sua piramide, nel [[Fayyum]]. [[Ashmolean Museum]], [[Oxford]].|centro]]
 
=== Nelle epoche successive ===