Jean Casimir-Perier: differenze tra le versioni

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Nato a [[Parigi]], Jean Casimir-Perier era figlio di [[Auguste Casimir-Perier]] e nipote di [[Casimir Pierre Périer]], già primo ministro di re [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]]. La madre, Camille Fontenilliat (1823-1907), era la figlia di Henry Fontenilliat, ricco finanziere. Egli entrò nella vita pubblica come segretario di suo padre, che era ministro degli interni di Francia sotto la presidenza di [[Adolphe Thiers|Thiers]].
 
Nel [[1874]] egli venne eletto Consigliere Generale per il dipartimento dell'[[Aube (dipartimento)|dipartimento dell'Aube]], e divenne inviato per lo stesso dipartimento alla Camera dei Deputati nelle elezioni generali del [[1876]], e venne sempre rieletto in questa circoscrizione sino alla sua elezione a presidente. Malgrado le tradizioni della sua famiglia, Casimir-Perier aderì al gruppo dei Repubblicani di sinistra e fu uno dei 363 del [[Seize-Mai]] (1877). Rifiutò l'"espulsione dei principi" nel [[1883]] e diede le dimissioni da deputato dopo l'approvazione della legge a causa delle sue connessioni con la famiglia della casata d'Orleans.
 
Il 17 agosto [[1883]] egli divenne sottosegretario di stato per la guerra, incarico che mantenne sino al 7 gennaio [[1885]]. Dal [[1890]] al [[1892]] fu vicepresidente della Camera dei Deputati francese e nel [[1893]] ne divenne presidente. Il 3 dicembre divenne presidente del consiglio, mantenendo per sé anche l'incarico di ministro degli esteri, dando poi le dimissioni nel maggio del [[1894]] per poi essere rieletto alla carica di presidente della camera.