Melchior Ndadaye: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+ categoria + piccole modifiche
Riga 35:
 
Melchior Ndadaye è stato ucciso nella mattinata del 21 ottobre 1993, verso le ore 9:30 da tre militari dell'11° blindato del 2º comando che nella notte avevano compiuto il golpe, strangolato con una corda e trafitto sette volte dalle baionette degli stessi militari. Il suo cadavere venne abbandonato nel campo e dileggiato, infine sepolto in una fossa comune nello stesso campo insieme ai corpi di Pontien Karibwami, vicepresidente e presidente dell'Assemblea Nazionale, di Bimazubute Gilles, vice presidente dell'Assemblea Nazionale, di Juvénal Ndayikeza, ministro dell'agricoltura e dello sviluppo rurale e Richard Ndikumwami, direttore dei Servizi Segreti.
 
Alcuni giorni dopo la sua morte,[[Froduald karamira|Froduald Karamira]] il vicepresidente radicale del vicino Ruanda ha lanciato un appello a prendere le armi ed eliminare il nemico che è in mezzo a noi,nascendo così il [[Potere Hutu]] con metodi simili a quelli della [[Germania nazista]].
 
In seguito alle imponenti reazioni nazionali ed internazionali, i corpi sono stati riesumati, puliti e deposti, dopo un esame autoptico, ciascuno in una bara di legno e così restituiti alle famiglie procedendo alla preparazione dei [[funerali di stato]]<ref>R. Krueger, ''From Bloodshed to Hope in Burundi'', 2007, ISBN 978-0-292-71486-1.</ref> celebrati il 6 dicembre 1993.