Guglielmo Giannini: differenze tra le versioni

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===Il giornalismo===
Solo dopo aver convinto i familiari riuscì, introdotto dal padre, ad intraprendere la carriera giornalistica, collaborando, a diciannove anni (1910), al giornale umoristico ''Monsignor Perrelli'' e al ''Giornale del mattino'' e occupandosi con successo, su ''Il Domani'', della rubrica mondana "Le Vespe" (1909). Combattente come volontario nella [[Guerra Italoitalo-Turcaturca]] (1911-1912), partecipò alla [[Prima guerra mondiale]]. Al termine della "Grande Guerra" si trasferì a Roma e tornò al giornalismo come redattore capo del ''Contropelo'', direttore del ''Monocolo'', fondatore e direttore della rivista cinematografica ''Kines.''
 
È in questo periodo che incominciò la sua attività di commediografo. Tra i suoi testi più importanti ebbero particolare successo ''Parole d'onore'' del [[1923]], ''Il castello di bronzo'' del [[1931]], ''La casa stregata'' del [[1934]], ''Mani in alto'' del [[1936]], ''Supergiallo'' (dello stesso anno) e ''Il sole a scacchi'' del [[1940]]. Fu autore di canzoni popolari come: ''Maruska'' e ''Rosa di Malaga'' oltre che, con lo pseudonimo di Zorro, [[Inno dei sommergibili|l'Inno dei Sommergibili]].