Papa Benedetto XVI: differenze tra le versioni

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''[[Spe Salvi]]'' (Salvati nella speranza), [[2007]]. La seconda enciclica tratta la virtù della [[speranza]] ed è stata pubblicata il 30 novembre 2007. Partendo dalle definizioni presentate nei [[atti degli Apostoli|testi]] [[Paolo di Tarso|paolini]], [[Pietro apostolo|petrini]], e da alcuni [[padri della Chiesa]], Benedetto XVI mette a confronto la speranza cristiana, che consente di sperimentare già nel [[presente]] quel che ancora attende dal [[futuro]],<ref>''Spe salvi'', capp. 1-7.</ref> con le forme moderne di speranza, basate sulle conquiste [[tecnologia|tecnologiche]] o sulla [[politica]], che alla fiducia in Dio hanno sostituito la fede nel [[progresso (filosofia)|progresso]].<ref>Ivi, 17.</ref> Ma le speranze terrene, oltre ad essere proiettate in un ipotetico quanto incerto futuro, anche una volta realizzate divengono già superate, non riuscendo per loro natura a dare quella gioia che può venire solo da una prospettiva infinita, quale è offerta appunto da Dio tramite [[Cristo]].<ref>Ivi, 30.</ref>
 
''[[Caritas in veritate]]'' (L'amore nella verità), [[2009]]. La terza enciclica è stata firmata il 29 giugno 2009, festa dei santi [[Pietro apostolo|Pietro]] e [[Paolo di Tarso|Paolo]], e pubblicata il 7 luglio 2009. In essa il papa ha voluto proseguire gli insegnamenti della Chiesa in seno alla giustizia sociale. Ha rilevato che da molto tempo si è aggiunta anche l'economia "all'elenco dei campi in cui si manifestano gli effetti perniciosi del peccato", e ha invitato i cristiani a riscoprire l'etica delle relazioni commerciali ed economiche. Nel contesto dell'enciclica, Benedetto XVI ha duramente criticato gli eccessi dell'accumulazione capitalista e richiamato alla necessità di uno sviluppo integrale degli individui come lavoratori e dell'economia come strumento di contribuzione al bene comune<ref>Giacomo Galeazzi, ''[https://www.interris.it/chiesa-cattolica/ratzinger-in-europa-crisi-delluomo-prima-che-delle-istituzioni/ Ratzinger: “In Europa crisi dell’uomo prima che delle istituzioni”]'', In Terris, 1 novembre 2019</ref>. Nel quadro della lettura ratzingeriana dei cambiamenti socio-economici, che si inserisce in decenni di sviluppi e ragionamenti della dotrina sociale cattolica, l’economia contemporanea rischia di privare l’uomo della sua centralità nel creato, nell’azione sociale e nello sviluppo integrale delle comunità. Compito dell’uomo è proteggere tale centralità e l’impostazione valoriale, di matrice cattolica, che la nobilita, nonchè garantire la prevalenza delle logiche di comunità sulla ricerca fine a sè stessa del profitto<ref>Andrea Muratore, [http://osservatorioglobalizzazione.it/dossier/la-chiesa-e-il-neoliberismo/ratzinger-nuovo-umanesimo/ ''Il nuovo umanesimo di Joseph Ratzinger: una critica radicale al neoliberismo''], Osservatorio Globalizzazione, 26 agosto 2020</ref>.
 
Durante il suo pontificato iniziò anche la scrittura di una nuova enciclica dedicata alla [[fede]], a completare la trilogia dedicata alle tre [[virtù teologali]]. La lettera enciclica, dal titolo ''[[Lumen fidei]]'', è stata consegnata da Benedetto XVI al suo successore [[papa Francesco|Francesco]], che ne ha esteso e firmato il lavoro.<ref>{{Cita news|autore = Salvatore Mazza|url = http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/lumen-fidei-prima-enciclica.aspx|titolo = «Lumen fidei»: ecco la prima enciclica, iniziata da Ratzinger|pubblicazione = Avvenire|data = 2 luglio 2013|accesso = 3 luglio 2013}}</ref><ref>{{Cita news|autore = Redazione |url = http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/enciclica-papa-el-papa-pope-26124/ |titolo = "Lumen fidei": la prima Enciclica di Francesco|pubblicazione = La Stampa|data = 1º luglio 2013|accesso = 3 luglio 2013}}</ref>