Personaggi de La mummia: differenze tra le versioni

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Anck-su-Namun, interpretata da [[Patricia Velásquez]], è l'amante del faraone Seti I, che tradisce per il sacerdote Imhotep.
 
Il suo nome si ispira a quello di [[Ankhesenamon]] (ˁnḫ-s-n-imn, "La sua vita è di [[Amun]]"), Reginaregina della [[XVIII dinastia egizia|XVIII dinastia dell'Egitto]], in quanto consorte del faraone [[Tutankhamon]].
 
Anck-su-Namun ebbe una profonda rivalità con la principessa Nefertiri, figlia del faraone. Uccise insieme a Imhotep il sovrano per poi suicidarsi all'inizio de ''La mummia'' dopo che è statavenne scoperta la sua relazione con Imhotep, confidando che Imhotep lal'avrenbe possapotuta resuscitare in modo che possanoda continuare la loro relazione. Il tentativo viene però sventato dai guardiani del faraone.
 
Anck-su-Namun appare in ''La mummia'', resuscitata da Imhotep e dai suoi sacerdoti e cerca di uccidere Evelyn per diventaretornare completamente viva dopo che la sua anima è entrata nel suo corpo mummificato. Tuttavia, Jonathan prende il comando delle mummie delle guardie del corpo di Seti e ordina loro di pugnalare e uccidere Anck-su-Namun nella sequenza culminante del combattimento.
 
Nel secondo film , Anck-su-Namun si rivela essersi reincarnata in una donna di nome Meela Nais, sua sosia, che insieme ai seguaci di ununa cultosetta egizianoegizia, resuscita Imhotep. Dopo aver liberato il sacerdote, consente a quest'ultimo di ricongiungerla all'anima della sua vita passata nel suo corpo per divenire Anck-su-Namun, riguadagnando i suoi ricordi.
 
Sapendo che Evelyn è la reincarnazione di Nefertiri, Anck-su-Namun riesce a ucciderla, ma quest'ultima viene resuscitata da suo figlio Alex mentre Jonathan distrae Anck-su-Namun. Dopo la risurrezione di, Evelyn, combatte Anck-su-Namun, costringendola a scappare. Anck-su-Namun abbandona poi l'amato Imhotep al suo destino, per poi cadere in una fossa di scorpioni.
 
=== Beni Gabor ===