Canzoniere di Isabella d'Este: differenze tra le versioni

[[File:Canzoniere di Isabella d'Este.jpg|thumb|Il ''Canzoniere di Isabella d'Este'']]

Questo manoscritto (Ms. 2856) elegante e membranaceo conservato presso la [[Biblioteca Casanatense]] di [[Roma]] è una delle testimonianze più rappresentative della vita musicale di una raffinata corte rinascimentale del [[Quattrocento]]<ref>Anna Alberati., op. cit., p. 92.</ref>. Gli stemmi della famiglia d´[[Este]] di Ferrara e [[Gonzaga]] di Mantova sono ambedue inseriti nella decorazione miniata alla c. 3v<ref name="isabella">{{cita web|url=http://www.lim.it/nuovosito/scheda.php?id=196&ritorno=collana.php&ritorno2=&id_ritorno=90|titolo=«Canzoniere di Isabella d´Este» A Ferrarese Chansonnier. Roma, Biblioteca Casanatense 2856|autore=Lewis Lockwood|accesso=16 marzo 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160322044042/http://www.lim.it/nuovosito/scheda.php?id=196&ritorno=collana.php&ritorno2=&id_ritorno=90|dataarchivio=22 marzo 2016}}</ref>.

 

 

Nel corso della sua storia, il manoscritto ha anche appartenuto al compositore [[Giuseppe Ottavio Pitoni]]<ref name="isabella"/>, poi nel 1844, la Casanatense ne riceve la donazione per lascito testamentario della collezione musicale di [[Giuseppe Baini]]<ref name="isabella"/>.