Eilika di Sassonia: differenze tra le versioni

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Eilika era la figlia minore di [[Magnus di Sassonia|Magnus]] di Sassonia e di [[Sofia d'Ungheria|Sofia]], figlia del re [[Béla I d'Ungheria]]. Poiché Eilika non aveva fratelli, dopo la morte di suo padre nel 1106, Eilika e sua sorella, [[Wulfhilde di Sassonia]], ereditarono le sue proprietà. Eilika ricevette proprietà a [[Bernburg (Saale)|Bernburg]], [[Weißenfels]], [[Werben (Elbe)|Werben]] e forse anche a Burgwerden e Kreichau, oltre che nel [[Conte palatino|palatinato]] di [[Sassonia]]<ref>Partenheimer, ''Albrecht der Bär'', pp. 43-5; Assing, ''Die frühen Askanier'', p. 11; Thiele, ''Erzählende genealogische Stammtafeln'', table 158.</ref>.
 
Nel 1130 Eilika era in conflitto con i [[Cittadinanza|cittadini]] della città di Halle, probabilmente a causa del suo sostegno all'arcivescovo di Magdeburgo [[Norberto di Prémontré|Norberto]]<ref>Partenheimer, ''Albrecht der Bär'', p.73.</ref>. Si accesero quindi dei combattimenti, durante i quali Corrado di Eichstadt fu ucciso, e dai quali Eilika riuscì a scappare con difficoltà. Intorno al 1131 Eilika strappò a [[Luigi I di Turingia|Luigi di Turingia]] la carica di [[Avvocazia|''vogt'']] del monastero di Goseck<ref>Partenheimer, ''Albrecht der Bär'', p. 75.</ref>. Nel 1133 Eilika espulse l'abate Bertoldo dadal monastero di Goseck per incompetenza. Nel 1134 presentò all'abbazia il suo successore, l'abate Penther, con un solenne discorso ai monaci. Nel 1138 Eilika fu accusata di tirannia (''tirannys'') e attaccata al suo castello di Bernburg<ref>[http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000943_00195.html?sortIndex=010%3A050%3A0016%3A010%3A00%3A00 ''Annales Magdeburgenses'', a.1138, p. 186]; Partenheimer, ''Albrecht der Bär'', p. 75.</ref>.
 
== Matrimonio e figli ==