Rocca di Mezzo: differenze tra le versioni

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=== Architetture civili e monumenti ===
[[File:Rocca di Mezzo 02.jpg|thumb|upright=1.1|Palazzo comunale]]
[[File:Rocca di Mezzo 03.jpg|thumb|upright=0.8|]]
* Palazzo comunale: è un edificio sorto nei primi anni del Novecento in Piazza Principe di Piemonte, poiché per l'espansione dell'abitato più a valle, gli antichi palazzi del quartiere vecchio non erano più adatti ad ospitare gli uffici. Il palazzo segue i caratteri monumentali dell'architettura tardo classica ed eclettica, ha impianto rettangolare, diviso nella facciata in tre parti da paraste, e ugualmente in tre settori orizzontali da cornicioni marcapiano. Gli ingressi sono due, posti nei due lati esterni, a confluenza delle paraste che compongono la porzione centrale, e sono architravati con timpano curvilineo, mentre le finestre rettangolari dei due ordini superiori sono alquanto semplici, e solo l'ordine del settore mediano è architravato con semplici cornici. In cima nella parte centrale si erge una piccola torretta con l'orologio civico.
* Villa Cidonio: è sede del Parco naturale regionale del Sirente Velino, fu realizzata dall'architetto Fasolo tra il 1925 e il 1930 in stile eclettico liberty. La struttura evoca le forme stilizzate del rinascimento italiano toscano, la robusta compattezza della costruzione poggia sopr auno zoccolo bugnato di conci bianchi e il bel inserto della pietra nel laterizio, studiato per accentuare il contrasto chiaroscurale delle componenti decorative, le sobrie linee dei tre avancorpi sormontati da altrettanti frontoni triangolari che risaltano il valore plastico delle facciate, il monumentale ingresso ad arco, modanato dagli stessi elementi dell'archivolto, l'eleganza del disegno di certe finestre a lunetta, ingentilite dalle figure in rilievo e dalle cornici in pietra tagliata. I tetti vasti, sfalsati, sovrapposti l'uno all'altro, sono movimentati da edicole, scale e balaustre, con curiosi camini ad arnia. L'interno ha i soffitti in travi di legno, i pavimenti sono in piastrelle di cotto, nell'atrio le pareti sono dipinte, l'arredo è in mobili d'antiquario. Durante il 1943-44 la villa fu comando militare dei tedeschi, vi si installò il presidio del generale von Zanthier, e poi venne bombardata dagli americani, che però non centrarono la costruzione, salvandosi dalle distruzioni.