Alone oscuro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ortografia
Riga 6:
== Le curve di rotazione come prova della presenza di un alone oscuro ==
[[File:Rotation curve (Milky Way).JPG|thumb|[[Curva di rotazione galattica]] della [[Via Lattea]]. Sull'asse verticale è indicata la velocità di rotazione attorno al centro galattico mentre sull'asse orizzontale è indicata la distanza dal centro. Il sole è indicato con un pallino giallo, mentre la curva blu è quella relativa alla velocità di rotazione osservata e quella rossa è la curva predetta in base alla massa stellare e gassosa della galassia. La differenza tra le due curve è dovuta alla presenza della [[materia oscura]] o, secondo altri, a un [[Teorie MOND|cambiamento della legge di gravitazione universale]].<ref name=Schneider>{{Cita libro |titolo=Extragalactic Astronomy and Cosmology |url=https://books.google.com/?id=uP1Hz-6sHaMC&pg=PA100&dq=rotation+Milky+way#PPA5,M1 |nome=Peter|cognome= Schneider |editore=Springer |isbn=978-3-540-33174-2 |anno=2006 |p= 4, Figure 1.4}}</ref><ref name=Koupelis>{{Cita libro|titolo=In Quest of the Universe |nome1=Theo|cognome1=Koupelis |nome2=Karl F.|cognome2=Kuhn |p=492| |url=https://archive.org/details/inquestofunivers00koup |isbn=978-0-7637-4387-1 |anno=2007 |editore=Jones & Bartlett Publishers}}</ref><ref name=Jones>{{cita libro |titolo=An Introduction to Galaxies and Cosmology |nome1=Mark H. |cognome1=Jones |nome2=Robert J.|cognome2= Lambourne |nome3=David John |cognome3=Adams |p = 21; Figure 1.13 |url=https://books.google.com/?id=36K1PfetZegC&pg=PA20&dq=Milky+Way+%22rotation+curve%22#PPA21,M1 |isbn=978-0-521-54623-2 |anno=2004 |editore=Cambridge University Press}}</ref>]]
La presenza dell'alone di materia oscura è dedotta dagli effetti gravitazionali che questo ha sulle curve di rotazione delle [[Galassia a spirale|galassie a spirale]].<ref name="rota">{{cita pubblicazione |nome1=Filippo |cognome1=Bartoletti|titolo=Studio sulle curve di rotazione delle galassie a spirale|editore=Università degli Studi di Bologna |anno=2018|formato=pdf |url=https://amslaurea.unibo.it/18250/1/tesi.pdf| accesso=20 giugno 2020}}</ref> Se all'interno dell'alone, di forma grossomodo sferica, non fosse presente una grande quantità di massa, la velocità di rotazione della galassia dovrebbe diminuire man mano che la distanza dal suo centro aumenta, così come la [[velocità orbitale]] dei pianeti di un sistema solare diminuisce con l'aumentare della distanza dal sole. Tuttavia, svolgendo osservazioni di galassie a spirale, e in particolare [[Radioastronomia|radio osservazioni]] della di [[Linea spettrale|linea di emissione]] dell'idrogeno atomico (conosciuta come [[riga a 21 cm dell'idrogeno neutro]] o "riga H I"), si è notato che la curva di rotazione della quasi totalità delle galassie a spirale si appiattisce, e si è quindi giunti alla conclusione che la velocità di rotazione delle stelle attorno al centro galattico non diminuisce con l'aumentare della distanza da questo.<ref name="rota"/> L'assenza di qualsiasi tipo di materia visibile che potessepossa spiegare simili osservazioni implica o la presenza di materia inosservabile, ossia oscura, come proposto da [[Ken Freeman]] nel 1970, in seguito alle osservazioni effettuate in particolare sulle galassie [[NGC 300]] e [[Galassia del Triangolo|M33]], o l'incompletezza della teoria della [[relatività generale]]. Dagli anni 1970 in poi l'ipotesi dell'esistenza di materia oscura è stata rafforzata da una lunga serie di studi e oggi si ritiene che la materia oscura rappresenti l’84% della materia dell’Universo e il 26% della sua energia.<ref name="rota"/><ref name="simu">{{cita pubblicazione |nome1=Angela |cognome1=Montanaro|titolo=Simulazioni di galassie a spirale: analisi della popolazione di galassie satelliti|editore=Università degli Studi di Trieste|anno=2016|formato=pdf |url=https://df.units.it/sites/df.units.it/files/Tesi%20Montanaro.pdf|accesso=20 giugno 2020}}</ref>
 
== Formazione e struttura degli aloni oscuri ==