Giordano Bruno Guerri: differenze tra le versioni

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==Politica==
Negli anni '90 si definì [[liberalismo|liberale]], [[liberista]], [[libertario]], ex [[Libertinismo|libertino]], e fu in passato vicino al [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], che ha sostenuto talvolta<ref>[http://forum.radicali.it/content/viva-la-pipi-di-pannella-intervista-giordano-bruno-guerri ''Intervista'']</ref> e del quale condivide alcune battaglie come quella contro la [[pena di morte]]<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/fucilazione-barbarie-pi-onesta.html ''La fucilazione? La barbarie più onesta'']</ref>. Ha fondato con [[Ida Magli]] un movimento culturale, "ItalianiLiberi", di matrice "[[Euroscetticismo|antieuropeista]] e di [[libero pensiero]]", per il quale ha diretto il giornale Internet ''<nowiki>www.italianiliberi.it</nowiki>''<ref>{{cita web | url = http://www.giordanobrunoguerri.it/gs/galleriainterviste5.htm | titolo = Giordano Bruno Guerri si racconta | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060508131413/http://www.giordanobrunoguerri.it/gs/galleriainterviste5.htm | dataarchivio = 8 maggio 2006 | urlmorto = sì | accesso = 22 settembre 2012 }}</ref>.
 
Dopo la televisione arrivò anche l'impegno pubblico: il sindaco del comune [[Calabria|calabrese]] di [[Soveria Mannelli]], Mario Caligiuri, gli propose l'incarico di assessore alla Cultura. Guerri accettò ma pose come condizione quella di definirsi "Assessore al Dissolvimento dell'Ovvio", denominazione con la quale, effettivamente, prese servizio il 1º agosto [[1997]]<ref name="gbbbio">{{Cita web|url=http://www.giordanobrunoguerri.it/gn/biografia_f.htm|titolo= Autobiografia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070917200321/http://www.giordanobrunoguerri.it/gn/biografia_f.htm|dataarchivio=17 settembre 2007|sito = giordanobrunoguerri.it |autore=Giordano Bruno Guerri}}</ref>, lasciandolo però circa un mese dopo. Tra le spiegazioni addotte per il suo repentino abbandono dell'incarico quella più singolare, da lui stesso addotta, fu «per eccesso di cene ufficiali»<ref name="gbbbio" />. Nelle quattro settimane in carica tuttavia si fece notare per alcune provocatorie ordinanze, quali ad esempio il ''Monumento al Cassonetto'', con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'inopportunità di installare antiestetici cassonetti per la [[nettezza urbana]] in zone cittadine di pregio artistico e architettonico; nella carica fu anche il promotore della prima notte bianca in Italia, che si svolse nel paese presilano il 18 agosto 1997.<ref name="gbbbio" />