Altopiani di Colfiorito: differenze tra le versioni

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Il sistema di altopiani rappresentò fin dalla [[preistoria]] un punto nodale della comunicazione tra il [[mar Tirreno]] e il [[mare Adriatico]]. Le testimonianze umane più antiche sono rappresentate da ritrovamenti di manufatti in pietra e da [[Ascia|asce]] a margini rialzati, rinvenute ai piedi del Monte Trella, e datati alla fine del [[III millennio a.C.]] ([[età del bronzo]] antico).
 
L'area fu poi occupata da insediamenti stabili a partire dall'inizio dell'[[età del ferro]]. Agli inizi del [[VI secolo a.C.]] si riscontra un significativo aumento demografico, accompagnato dall'affermazione nella zona dei [[Plestini]], una popolazione [[Umbri|umbra]] che arriva ad occupare un territorio di 120–130 km². Nel [[IV secolo a.C.]], in seguito alle spinte espansionistiche di [[Storia di Roma|Roma]] verso nord, l'intera area viene lentamente romanizzata e inizia un processo di [[urbanizzazione]] che porta alla nascita della città di [[Plestia]], che arriverà a diventare [[Municipio (storia romana)|municipio romano]].
L'area fu poi occupata da insediamenti stabili a partire dall'inizio dell'[[età del ferro]].
 
Agli inizi del [[VI secolo a.C.]] si riscontra un significativo aumento demografico, accompagnato dall'affermazione nella zona dei [[Plestini]], una popolazione [[Umbri|umbra]] che arriva ad occupare un territorio di 120–130 km².
 
Nel [[IV secolo a.C.]], in seguito alle spinte espansionistiche di [[Storia di Roma|Roma]] verso nord, l'intera area viene lentamente romanizzata e inizia un processo di [[urbanizzazione]] che porta alla nascita della città di [[Plestia]], che arriverà a diventare [[Municipio (storia romana)|municipio romano]].
 
Lo storico romano [[Appiano di Alessandria|Appiano]] indica i pressi del ''Lacus Plestinus'' (la palude presente sul Piano del Casone prima della bonifica) come luogo di una battaglia della [[II guerra punica]] avvenuta nel [[217 a.C.]], solo tre giorni dopo la dura sconfitta dei Romani ad opera di [[Annibale]] nella [[battaglia del Lago Trasimeno]]. Il generale [[cartaginesi|cartaginese]] [[Maarbale]], al comando degli astati e di parte della cavalleria dell'esercito cartaginese, annientò 4.000 cavalieri guidati dal proconsole [[Centenio]], inviato a presidiare il valico montano.