Mitridate (soldato): differenze tra le versioni

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{{Bio
'''Mitridate''' ( {{Lang-el|Μιθραδάτης}} {{Lang-peo|𐎷𐎡𐎰𐎼𐎭𐎠𐎫 Miθradāta}} morto nel 401 a.C.) era un giovane soldato [[Impero achemenide|persiano]] dell'esercito del re [[Artaserse II di Persia|Artaserse II]] che, secondo la ''Vita di Artaserse II'' di [[Plutarco]], uccise accidentalmente il ribelle pretendente al trono [[Ciro il Giovane]] nella [[Battaglia di Cunassa|battaglia di Cunaxa]] ( [[Lingua greca|greco]] : Κούναξα). <ref name=":0">{{Cita libro|autore=Drisdelle|nome=Rosemary|titolo=Parasites: Tales of Humanity's Most Unwelcome Guests|url=https://books.google.com/books?id=VQQyw6NG6fIC|data=2010-08-10|editore=University of California Press|lingua=en|ISBN=9780520945784}}</ref> <ref name=":1">{{Cita libro|autore=Fritz|nome=Martin|titolo=Our Human Herds: The Philosophy of Dual Morality and a Theory of Moral Evolution|url=https://books.google.com/books?id=lkN5CwAAQBAJ|data=2016-01-29|editore=Dog Ear Publishing|lingua=en|pp=791–792|ISBN=9781457538018}}</ref> <ref name=":2">{{Cita libro|autore=Kapferer|nome=Bruce|autore2=Telle|nome2=Kari|nome3=Annelin|autore3=Eriksen|titolo=Contemporary Religiosities: Emergent Socialities and the Post-Nation-State|url=https://books.google.com/books?id=RJHTpcwclS8C|data=2010-08-30|editore=Berghahn Books|lingua=en|p=158|ISBN=9780857455345}}</ref>
|Nome = Mitridate
|Cognome =
|PostCognome = {{Lang-el|Μιθραδάτης}} {{Lang-peo|𐎷𐎡𐎰𐎼𐎭𐎠𐎫 Miθradāta}}
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 401 a.C.
|Attività = militare
|Nazionalità = persiano
|PostNazionalità = giovane soldato nell'esercito dell'[[Impero achemenide]] di re [[Artaserse II di Persia|Artaserse II]]
}}
'''Mitridate''' ( {{Lang-el|Μιθραδάτης}} {{Lang-peo|𐎷𐎡𐎰𐎼𐎭𐎠𐎫 Miθradāta}} morto nel 401 a.C.) era un giovane soldato [[Impero achemenide|persiano]] dell'esercito del re [[Artaserse II di Persia|Artaserse II]] che, secondoSecondo la ''Vita di Artaserse II'' di [[Plutarco]], uccise accidentalmente il ribelle pretendente al trono [[Ciro il Giovane]] nella [[Battaglia di Cunassa|battaglia di Cunaxa]] ( [[Lingua greca|greco]] : Κούναξα). <ref name=":0">{{Cita libro|autore=Drisdelle|nome=Rosemary|titolo=Parasites: Tales of Humanity's Most Unwelcome Guests|url=https://books.google.com/books?id=VQQyw6NG6fIC|data=2010-08-10|editore=University of California Press|lingua=en|ISBN=9780520945784}}</ref> <ref name=":1">{{Cita libro|autore=Fritz|nome=Martin|titolo=Our Human Herds: The Philosophy of Dual Morality and a Theory of Moral Evolution|url=https://books.google.com/books?id=lkN5CwAAQBAJ|data=2016-01-29|editore=Dog Ear Publishing|lingua=en|pp=791–792|ISBN=9781457538018}}</ref> <ref name=":2">{{Cita libro|autore=Kapferer|nome=Bruce|autore2=Telle|nome2=Kari|nome3=Annelin|autore3=Eriksen|titolo=Contemporary Religiosities: Emergent Socialities and the Post-Nation-State|url=https://books.google.com/books?id=RJHTpcwclS8C|data=2010-08-30|editore=Berghahn Books|lingua=en|p=158|ISBN=9780857455345}}</ref>
 
== Antefatto ==
Nel [[404 a.C.,]] morì il re persiano [[Dario II di Persia|Dario II]] morì, lasciando due figli. Artaserse era il maggiore e assunse il ruolo di re, mentre suo fratello minore Ciro contestò questa azione. Ciro aveva la madre, [[Parisatide|Parysatis]], dalla sua parte, e quando fallì il suo piano di Ciro di rivendicare il trono, lei intervenne a suo favore. Ciro sfuggì alla punizione e si ritirò a [[Sardi (città)|Sardi]], da cui tramò un altro attacco. <ref name=":0">{{Cita libro|autore=Drisdelle|nome=Rosemary|titolo=Parasites: Tales of Humanity's Most Unwelcome Guests|url=https://books.google.com/books?id=VQQyw6NG6fIC|data=2010-08-10|editore=University of California Press|lingua=en|ISBN=9780520945784}}</ref>
 
== Racconto degli eventi ==
Nel 401 a.C., Ciro creò nuovamente un esercito, pianificando segretamente di sfidare ancora una volta Artaserse. Questi incontrò suo fratello a Cunassa, una città vicino al fiume [[Eufrate]], e ne seguì una battaglia. Questa volta, Ciro riuscì a sfondare le linee di Artaserse e la battaglia era quasi vinta.<ref name=":0" />
In 401 B.C., Cyrus again raised an army, secretly planning to challenge Artaxerxes once again. Artaxerxes met his brother at Cunaxa, a town near the Euphrates River, and a battle ensued. This time, Cyrus managed to break through Artaxerxes' guard and the battle was nearly won.<ref name=":0" />{{Citazione|Cyrus being made elate with victory, and full of confidence and force, passed through enemy lines, crying out, and that more than once, in the Persian language, "Clear the way, villains, clear the way;" which they indeed did, throwing themselves down at his feet. But his tiara dropped off his head, and a young Persian, by name Mithridates, running by, struck a dart into one of his temples near his eye, not knowing who he was, out of which wound much blood gushed, so that Cyrus, swooning and senseless, fell off his horse.|[[Plutarch]]|''Life of Artaxerxes''<ref name="lives" />}} Poco dopo, la morte di Ciro fu riferita al re, Artaserse. Mitridate ricevette ricchi doni dal re, poiché la sconfitta di Ciro assicurò la posizione di re di Artaserse. Tuttavia, era desiderio di Artaserse che tutti gli uomini pensassero che fosse lui e lui solo ad aver ucciso Ciro, quindi Mitridate ricevette le ricompense per aver trasmesso le bardature di Ciro al re. Qualche tempo dopo, quando fu invitato a un banchetto, Mitridate si vantò di essere stato lui a uccidere Ciro, non rendendosi conto che stava creando la sua stessa rovina. <ref name=":1">{{Cita libro|autore=Fritz|nome=Martin|titolo=Our Human Herds: The Philosophy of Dual Morality and a Theory of Moral Evolution|url=https://books.google.com/books?id=lkN5CwAAQBAJ|data=2016-01-29|editore=Dog Ear Publishing|lingua=en|pp=791–792|ISBN=9781457538018}}</ref> <ref name=":2">{{Cita libro|autore=Kapferer|nome=Bruce|autore2=Telle|nome2=Kari|nome3=Annelin|autore3=Eriksen|titolo=Contemporary Religiosities: Emergent Socialities and the Post-Nation-State|url=https://books.google.com/books?id=RJHTpcwclS8C|data=2010-08-30|editore=Berghahn Books|lingua=en|p=158|ISBN=9780857455345}}</ref>
 
{{Citazione|Ciro, reso euforico dalla vittoria e pieno di fiducia e forza, passò attraverso le linee nemiche gridando, e più di una volta, in lingua persiana, "Spianate la strada, canaglie, sgombrate la strada"; cosa che effettivamente fecero, gettandosi ai suoi piedi. Ma la tiara gli cadde dalla testa e un giovane persiano, di nome Mitridate, di corsa, lo colpì con un dardo in una tempia, vicino all'occhio, non sapendo chi fosse, e dalla ferita sgorgò molto sangue, così che Ciro, svenuto e senza sensi, cadde da cavallo.|[[Plutarco]] ''Vita di Artaserse II''<ref name="lives" />}}
 
In 401 B.C., Cyrus again raised an army, secretly planning to challenge Artaxerxes once again. Artaxerxes met his brother at Cunaxa, a town near the Euphrates River, and a battle ensued. This time, Cyrus managed to break through Artaxerxes' guard and the battle was nearly won.<ref name=":0" />{{Citazione|Cyrus being made elate with victory, and full of confidence and force, passed through enemy lines, crying out, and that more than once, in the Persian language, "Clear the way, villains, clear the way;" which they indeed did, throwing themselves down at his feet. But his tiara dropped off his head, and a young Persian, by name Mithridates, running by, struck a dart into one of his temples near his eye, not knowing who he was, out of which wound much blood gushed, so that Cyrus, swooning and senseless, fell off his horse.|[[Plutarch]]|''Life of Artaxerxes''<ref name="lives" />}} Poco dopo, la morte di Ciro fu riferita al re, Artaserse. Mitridate ricevette ricchi doni dal re, poiché la sconfittamorte di Ciro assicuròassicurava la posizione di re diad Artaserse. Tuttavia, era desiderio di Artasersequesti che tutti gli uomini pensassero che fosse stato lui e lui solo ad aver ucciso Ciro, quindi Mitridate ricevette ufficialmente le ricompense per aver trasmessoconsegnato le bardature di Ciro al re. Qualche tempo dopo, quando fu invitato a un banchetto, Mitridate si vantò di essere stato lui a uccidere Ciro, non rendendosi conto che stava creando la sua stessa rovina. <ref name=":1">{{Cita libro|autore=Fritz|nome=Martin|titolo=Our Human Herds: The Philosophy of Dual Morality and a Theory of Moral Evolution|url=https://books.google.com/books?id=lkN5CwAAQBAJ|data=2016-01-29|editore=Dog Ear Publishing|lingua=en|pp=791–792|ISBN=9781457538018}}</ref> <ref name=":2">{{Cita libro|autore=Kapferer|nome=Bruce|autore2=Telle|nome2=Kari|nome3=Annelin|autore3=Eriksen|titolo=Contemporary Religiosities: Emergent Socialities and the Post-Nation-State|url=https://books.google.com/books?id=RJHTpcwclS8C|data=2010-08-30|editore=Berghahn Books|lingua=en|p=158|ISBN=9780857455345}}</ref>
 
== Esecuzione ==
Furioso, Artaserse avrebbe ordinatoordinò di uccidere Mitridate in un modo notoriamente tortuoso noto come scafismo . La sua punizione è stata raccontata come segue:
 
{{quote|Anche Mitridate, poco tempo dopo, morì miseramente per una simile follia. Essendo stato invitato a una festa dove erano presenti gli [[Eunuco|eunuchi]] del re e della regina madre, venne vestito con l&#39;abito e gli ornamenti d&#39;oro che aveva ricevuto dal re. Dopo che iniziarono a bere, l&#39;eunuco, che era il più potente al servizio di [[Parisatide]], gli parlò così: "quello che il re ti ha donato è un vestito magnifico, in verità, o Mitridate; le catene e i braccialetti sono gloriosi e la tua scimitarra di valore inestimabile; quanto ti ha reso felice, oggetto di tutti gli occhi!" Al quale Mitridate, un po' sopraffatto dal vino, rispose: "...cosa sono questi discorsi, Sparamize? Certo che lo sono, in quel giorno della prova ho mostrato di essere uno che merita doni più grandi e più costosi di questi." Al che Sparamize sorridendo, disse: "non li offro a te, Mitridate, ma poiché i Greci ci dicono che il vino e la verità vanno insieme, fammi sentire ora, amico mio, che cosa gloriosa o potente è stata trovare alcune bardature che erano scivolate da un cavallo e portarle al re?" Quanto disse, non era perché ignorasse la verità, ma in quanto desideroso di distoglierlo dalla compagnia, irritando la vanità dell&#39;uomo, che il bere aveva ora reso ansioso di parlare e incapace di controllarsi. Quindi non si rifiutò di nulla, ma disse: "parla come ti pare di bardature per cavalli e simili sciocchezze; ti dichiaro esplicitamente che questa mano ha provocato la morte di Ciro. Non ho lanciato il mio dardo come fece Artaserse, invano e senza scopo, ma solo mancando il suo occhio, e colpendolo proprio sulla tempia, e trafiggendolo, l'ho fatto cadere a terra; e di quella ferita morì. Il resto della compagnia, che vide la fine e lo sfortunato destino di Mitridate come se fosse già stata completata, chinò la testa fino a terra; e colui che li intratteneva disse: "Mitridate, amico mio, mangiamo e beviamo ora, riverendo la fortuna del nostro principe, e rinunciamo a discorsi troppo impegnativi.|Plutarco ''Vita di Artaserse II''<ref name="lives">{{Cite web|title=Plutarch, Life of Artaxerxes|url= http://www.bostonleadershipbuilders.com/plutarch/artaxerxes.htm}}</ref>}}
 
{{quote|[Il re] decretò che Mitridate fosse messo a morte su barche, la cui esecuzione avviene nel modo seguente: prendendo due barche uguali, si adagia su una di esse il malfattore sulla schiena; poi, coprendolo con l'altra, e mettendole insieme in modo che la testa, le mani e i piedi rimangano fuori e il resto del corpo giaccia chiuso dentro, gli offrono del cibo e se rifiuta di mangiarlo, lo costringono a farlo pungendogli gli occhi; poi, dopo che ha mangiato, lo inzuppano con una miscela di latte e miele, versandola non solo in bocca, ma su tutto il viso. Quindi mantengono il viso continuamente rivolto verso il sole, e viene completamente ricoperto e nascosto dalla moltitudine di mosche che vi si posano sopra. E poiché nelle barche fa ciò che devono fare quelli che mangiano e bevono, dalla corruzione e dal marciume degli escrementi sgorgano animali striscianti e parassiti, e questi entrano nelle sue viscere e il suo corpo viene consumato. Quando l'uomo è palesemente morto, mentre la barca più in alto viene tolta, trovano la sua carne divorata e sciami di tali creature nocive che predano e, per così dire, crescono al suo interno. In questo modo Mitridate, dopo aver sofferto per diciassette giorni, alla fine morì.|[[Plutarco]] ''Vita di Artaserse II''<ref name="lives" />}}
 
== Note ==
<references/>
{{References}}
 
{{portale|biografie}}