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La '''frase''' (il termine deriva dal [[Lingua greca|greco]] {{polytonic|φράσις}} ("frase", "locuzione", "espressione", "stile", "dicitura", "modo di parlare") e dal verbo {{polytonic|φράζω}} ("rendo chiaro", "indico con segni", "dico", "spiego", "chiarisco"<ref>''Dizionario della lingua greca'' in ''Le origini della cultura europea'', vol. II (''Dizionari etimologici, Basi semitiche delle lingue indoeuropee''), [[Giovanni Semerano (filologo)|Giovanni Semerano]], p. 309.</ref><ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/frase/ Il lemma "frase"] su treccani.it.</ref>.) è un'espressione [[linguistica]] dotata di [[significato]], contenente una predicazione e "tutti gli elementi necessari per la sua completezza"<ref>D'Achille, ''L'italiano contemporaneo'', p. 169.</ref>. Può essere anche definita come un insieme di [[Parola|parole]] che si combinano tra loro secondo precise [[Regola grammaticale|regole grammaticali]] ed è la massima sequenza di un [[testo]] in cui vigono [[Relazione sintattica|relazioni sintattiche]] e in cui le parole seguono un certo ordine.
 
Le relazioni sintattiche combinano le [[Informazione|informazioni]] [[Lessico|lessicali]] assemblando unità semplici in unità complesse dotate di [[forma (grammatica)|forma]] e significato. Dunque, determinate relazioni di costruzione fanno sì che una sequenza di parole costituisca una frase. Le frasi in cui le parole sono poste in una sequenza diversa da quella richiesta dalla normale costruzione sono definite '''frasi agrammaticali'''.<ref>Salvi, ''Nuova grammatica italiana'', p. 17.</ref> La disciplina che si occupa dello studio delle frasi è la [[sintassi]], che pone l'attenzione sull'aspetto formale delle combinazioni e sulle regole grammaticali e sintattiche che permettono di ottenere unità complesse da unità semplici.<ref>Donati, ''La sintassi'', p. 19, 22.</ref>
Può essere anche definita come un insieme di [[Parola|parole]] che si combinano tra loro secondo precise [[Regola grammaticale|regole grammaticali]] ed è la massima sequenza di un [[testo]] in cui vigono [[Relazione sintattica|relazioni sintattiche]] e in cui le parole seguono un certo ordine.
 
== Descrizione==
Il termine deriva dal [[Lingua greca|greco]] {{polytonic|φράσις}} ("frase", "locuzione", "espressione", "stile", "dicitura", "modo di parlare") e dal verbo {{polytonic|φράζω}} ("rendo chiaro", "indico con segni", "dico", "spiego", "chiarisco")<ref>''Dizionario della lingua greca'' in ''Le origini della cultura europea'', vol. II (''Dizionari etimologici, Basi semitiche delle lingue indoeuropee''), [[Giovanni Semerano (filologo)|Giovanni Semerano]], p. 309.</ref><ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/frase/ Il lemma "frase"] su treccani.it.</ref>.
 
Le relazioni sintattiche combinano le [[Informazione|informazioni]] [[Lessico|lessicali]] assemblando unità semplici in unità complesse dotate di [[forma (grammatica)|forma]] e significato. Dunque, determinate relazioni di costruzione fanno sì che una sequenza di parole costituisca una frase. Le frasi in cui le parole sono poste in una sequenza diversa da quella richiesta dalla normale costruzione sono definite '''frasi agrammaticali'''.<ref>Salvi, ''Nuova grammatica italiana'', p. 17.</ref>
 
La disciplina che si occupa dello studio delle frasi è la [[sintassi]], che pone l'attenzione sull'aspetto formale delle combinazioni e sulle regole grammaticali e sintattiche che permettono di ottenere unità complesse da unità semplici.<ref>Donati, ''La sintassi'', p. 19, 22.</ref>
 
==Caratteristiche generali==
Una frase è composta da uno o più [[sintagma|sintagmi]], coesi fra loro tramite regole sintattiche e costituiti da unità inferiori: i [[Morfema|morfemi]], a loro volta composti da [[Fonema|fonemi]].