Union Valdôtaine: differenze tra le versioni

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Nelle elezioni dell'8 giugno [[2003]], l'Union Valdôtaine raggiunge il risultato storico di diventare maggioranza assoluta nel [[Consiglio della Valle]], ottenendo il 47,24% dei voti e 18 dei 35 seggi. Il candidato più votato è l'eurodeputato [[Luciano Caveri]], con oltre 7313 preferenze. Alla presidenza della Regione va però [[Carlo Perrin]], che ha raccolto 4139 voti, scelto come elemento "neutro" tra diverse fazioni (o ''anime'') dell'UV. Il governo di Perrin, vissuto in bilico tra crisi e [[franchi tiratori]], termina il 21 giugno [[2005]], dopo che l'intera Giunta rassegna le dimissioni. I nuovi equilibri interni portano alla nomina di [[Luciano Caveri|Caveri]], il 4 luglio [[2005]], e ad un progressivo allontanamento di [[Carlo Perrin|Perrin]] che, dopo meno di un anno, lascia il movimento in cui aveva militato per oltre trent'anni.
 
Alle [[elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche del 2006]] l'UV si allontana dal centrosinistra, dopo anni di coalizione con i [[Democratici di Sinistra]], preferendo formare una lista unitaria, denominata "[[Vallée d'Aoste (coalizione)|Vallée d'Aoste - Autonomie Progrès Fédéralisme]]" con i due movimenti [[Stella Alpina (partito politico)|Stella Alpina]] e [[Fédération Autonomiste]], che si schiera indipendentemente dalle due principali coalizioni nazionali. Per questa decisione, più di cinquanta esponenti valdostani, tra cui l'ex presidente della regione [[Carlo Perrin]], si allontanano dall'UV e creano il movimento ''Pour une Union Valdôtaine Libre'', che sostiene [[l'Unione]]. La lista dell'UV raccoglie nella regione il 30% alla Camera e il 32% al Senato, risultati non sufficienti per ottenere parlamentari: ad aggiudicarsi il deputato e il senatore spettanti alla Regione è la lista di centrosinistra, schierata a sostegno di [[Romano Prodi]], [[Autonomie Liberté Democratie]], che ottiene il 43% alla Camera e il 44% al Senato, eleggendo proprio [[Carlo Perrin]] al Senato e [[Roberto Nicco]] alla Camera.
 
Nel luglio 2006, una seconda frangia di unionisti, capitanati dall'ex assessore ai lavori pubblici [[Franco Vallet]], unitamente al neo eletto senatore, l'ex presidente della Regione ed assessore all'agricoltura, [[Carlo Perrin]], fondano un nuovo movimento, [[Renouveau Valdôtain]], che si richiama agli ideali storici dell'Union Valdôtaine dei primi anni. Il movimento rappresenta un'altra frangia di ex unionisti dopo [[Vallée d'Aoste Vive]], creato nel 2005 da un altro ex presidente della Regione, del Consiglio della Valle ed assessore all'istruzione, [[Roberto Louvin]]. Alle [[Elezioni politiche italiane del 2008|politiche 2008]], l'UV si presenta nuovamente nella lista [[Vallée d'Aoste (coalizione)|Vallée d'Aoste]], appoggiata da [[Fédération Autonomiste]] e [[Stella Alpina (partito politico)|Stella Alpina]], candidando due suoi iscritti, [[Antonio Fosson]] al Senato, assessore regionale alla Sanità nella legislatura 2003-2008, e [[Ego Perron]] alla Camera, attuale presidente del Consiglio della Valle. Fosson è stato eletto al Senato con il 41,39% dei suffragi. Perron è stato sconfitto dal deputato uscente [[Roberto Nicco]], raccogliendo il 37,84% dei consensi, contro il 39,12% di Nicco.
La lista dell'UV raccoglie nella regione il 30% alla Camera e il 32% al Senato, risultati non sufficienti per ottenere parlamentari: ad aggiudicarsi il deputato e il senatore spettanti alla Regione è la lista di centrosinistra, schierata a sostegno di [[Romano Prodi]], [[Autonomie Liberté Democratie]], che ottiene il 43% alla Camera e il 44% al Senato, eleggendo proprio [[Carlo Perrin]] al Senato e [[Roberto Nicco]] alla Camera.
 
Alle [[elezioni regionali in Valle d'Aosta del 2008]] l'UV si in coalizione assieme alla ''Fedération Autonomiste'' e a ''Stella Alpina'', ottenendo 17 seggi su 35 (4 invece vanno alla ''Stella Alpina'' e 3 alla ''Fedération Autonomiste'').<ref name="UV"/> Per le [[Elezioni europee del 2009 (Italia)|elezioni europee del 2009]] l'UV si è apparentata con [[Il Popolo della Libertà]], dopo anni di apparentamenti con forze di centro-sinistra. Tale accordo avrebbe potuto rendere possibile l'elezione di un parlamentare europeo, ottenendo almeno 50.000 preferenze individuali, secondo la clausola della legge elettorale che permette di aggirare lo sbarramento del 4% alle forze politiche rappresentanti minoranze linguistiche riconosciute se collegate con un partito che abbia superato il 4%. Il candidato che sarebbe stato eletto, secondo l'accordo, avrebbe dovuto aderire al [[Partito Popolare Europeo|PPE]].<ref>{{cita web|url=http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=63451|titolo=Europee: Uv, Sa e Fa correranno con lista 'Valleé D'Aoste'|opera=ANSA - Val D'Aosta|data=16 aprile 2009|accesso=6 febbraio 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.aostasera.it/articoli/2009/04/10/9426/per-le-elezioni-europee-un-candidato-valdostano-riconoscibile-anche-allesterno|titolo=Perron: «Per le elezioni europee un candidato valdostano riconoscibile anche all'esterno»|autore=Aostasera.it|data=10 aprile 2009|accesso=6 febbraio 2013}}</ref> Tuttavia la soglia dei 50.000 voti non è stata superata e l'UV non ha ottenuto alcun seggio.
Nel luglio 2006, una seconda frangia di unionisti, capitanati dall'ex assessore ai lavori pubblici [[Franco Vallet]], unitamente al neo eletto senatore, l'ex presidente della Regione ed assessore all'agricoltura, [[Carlo Perrin]], fondano un nuovo movimento, [[Renouveau Valdôtain]], che si richiama agli ideali storici dell'Union Valdôtaine dei primi anni. Il movimento rappresenta un'altra frangia di ex unionisti dopo [[Vallée d'Aoste Vive]], creato nel 2005 da un altro ex presidente della Regione, del Consiglio della Valle ed assessore all'istruzione, [[Roberto Louvin]].
 
Alle [[Elezioni politiche italiane del 2008|politiche 2008]], l'UV si presenta nuovamente nella lista [[Vallée d'Aoste (coalizione)|Vallée d'Aoste]], appoggiata da [[Fédération Autonomiste]] e [[Stella Alpina (partito politico)|Stella Alpina]], candidando due suoi iscritti, [[Antonio Fosson]] al Senato, assessore regionale alla Sanità nella legislatura 2003-2008, e [[Ego Perron]] alla Camera, attuale presidente del Consiglio della Valle. Fosson è stato eletto al Senato con il 41,39% dei suffragi. Perron è stato sconfitto dal deputato uscente [[Roberto Nicco]], raccogliendo il 37,84% dei consensi, contro il 39,12% di Nicco.
 
Alle [[elezioni regionali in Valle d'Aosta del 2008]] l'UV si in coalizione assieme alla ''Fedération Autonomiste'' e a ''Stella Alpina'', ottenendo 17 seggi su 35 (4 invece vanno alla ''Stella Alpina'' e 3 alla ''Fedération Autonomiste'').<ref name="UV"/>
 
Per le [[Elezioni europee del 2009 (Italia)|elezioni europee del 2009]] l'UV si è apparentata con [[Il Popolo della Libertà]], dopo anni di apparentamenti con forze di centro-sinistra. Tale accordo avrebbe potuto rendere possibile l'elezione di un parlamentare europeo, ottenendo almeno 50.000 preferenze individuali, secondo la clausola della legge elettorale che permette di aggirare lo sbarramento del 4% alle forze politiche rappresentanti minoranze linguistiche riconosciute se collegate con un partito che abbia superato il 4%. Il candidato che sarebbe stato eletto, secondo l'accordo, avrebbe dovuto aderire al [[Partito Popolare Europeo|PPE]].<ref>{{cita web|url=http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=63451|titolo=Europee: Uv, Sa e Fa correranno con lista 'Valleé D'Aoste'|opera=ANSA - Val D'Aosta|data=16 aprile 2009|accesso=6 febbraio 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.aostasera.it/articoli/2009/04/10/9426/per-le-elezioni-europee-un-candidato-valdostano-riconoscibile-anche-allesterno|titolo=Perron: «Per le elezioni europee un candidato valdostano riconoscibile anche all'esterno»|autore=Aostasera.it|data=10 aprile 2009|accesso=6 febbraio 2013}}</ref> Tuttavia la soglia dei 50.000 voti non è stata superata e l'UV non ha ottenuto alcun seggio.
 
===La scissione del 2012===