Valore di esposizione: differenze tra le versioni

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[[File:Slow speed03.jpg|thumb|Aumentando il tempo, l'immagine appare mossa, ma chiudendo anche il diaframma, la luce che ha sensibilizzato la pellicola è la stessa e il soggetto appare della stessa luminosità]]
 
Il '''valore di esposizione''', o '''valore esposimetrico''' o '''EV''', è un valore di intensità luminosa a cui corrispondono delle coppie di [[diaframma (ottica)|diaframma]] e tempo dell'[[otturatore (fotografia)|otturatore]] che forniscono alla [[pellicola fotografica|pellicola]] o al sensore fotografico la stessa quantità di luce. Il concetto fu elaborato dall'artigiano tedesco, costruttore di otturatori fotografici, [[Friedrich Deckel]] attorno al 1950. Il valore di esposizione è indicato dal simbolo <math>E_v</math> ma comunemente, ai valori di esposizione, ci si riferisce con il l'acronimo EV (exposure value).
 
Uno stesso valore EV si può ottenere con differenti combinazioni di diaframmi e tempi di scatto ma è da tenere da conto che la foto finale, a seconda delle diverse combinazioni, risulterà profondamente diversa. Gli EV infatti determinano esclusivamente l'esposizione luminosa, a determinare la profondità di campo e l'effetto mosso del risultato finale influiscono esclusivamente e rispettivamente i valori di apertura e i tempi di scatto.