Valéry Giscard d'Estaing: differenze tra le versioni

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È stato [[Presidente della Repubblica francese]] dal 27 maggio [[1974]] al 21 maggio [[1981]], nonché coprincipe d'[[Andorra]] e [[Canonico|Protocanonico]] d'onore della [[Basilica di San Giovanni in Laterano]]. Noto per il suo sostegno al [[Federalismo#Federalismo europeo|federalismo europeo]], Valéry Giscard d'Estaing è stato il presidente della [[Convenzione europea]], il cui progetto è fallito a seguito del referendum negativo francese e olandese.
 
Ispettore delle finanze di professione, è stato eletto [[deputato]] a [[Puy-de-Dôme]] dal [[1956]]. Sotto la presidenza del [[generale de Gaulle]], è stato [[Segretario di Stato]] per le finanze ([[1959]]-[[1962]]), quindi ministro delle finanze e degli affari economici ([[1962]]-[[1966]]). Ha poi espresso le sue riserve sul governo gollista, in particolare nel [[Referendum sulla riforma del Senato e la regionalizzazione|referendum del 1969]]. Sotto la presidenza di [[Georges Pompidou]] dal [[1969]] al [[1974]], ha assunto nuovamente la carica di ministro dell'economia e delle finanze. Quindi presiede la [[Federazione Nazionale dei Repubblicani e degli Indipendenti]] (FNRI), che è la seconda componente della maggioranza di destra.
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Durante lo sviluppo del progetto del treno ad alta velocità (TGV) e rilanciando l'[[industria nucleare]], affronta difficoltà economiche, i ''Trenta Gloriosi'' finiscono. Nel [[1976]], dopo le dimissioni di [[Jacques Chirac]], nominò [[Primo ministro francese|primo ministro]] l'economista [[Raymond Barre]], perseguendo una [[Austerità|politica di rigore]] fino alla fine dei suoi sette anni. Particolarmente nell'immigrazione, è conservatore, il che contrasta con la sua immagine di liberale in altre aree. Sebbene la sua maggioranza di destra abbia vinto le [[Elezioni legislative in Francia del 1978|elezioni parlamentari del 1978]] ed è stata a lungo rieletta per un secondo mandato, è stato sconfitto da François Mitterrand nelle [[Elezioni presidenziali in Francia del 1981|elezioni presidenziali del 1981]], principalmente a causa della riluttanza del [[Raggruppamento per la Repubblica|RPR]] di Jacques Chirac nel sostenerlo.
 
Successivamente, è in particolare vice e presidente del [[Consiglio regionale (Francia)|consiglio regionale]] di Auvergnedell'[[Alvernia]]. Eletto presidente dell'[[Unione per la Democrazia Francese]] (UDF), è uno dei principali leader dell'opposizione al potere socialista. Un forte sostenitore della [[Storia dell'integrazione europea|costruzione europea]], è un [[membro del Parlamento europeo]] e presidente della [[Convenzione europea|Convenzione sul futuro dell'Europa]]. Nel [[2004]], si è ritirato dalla politica per sedersi nel [[Consiglio costituzionale (Francia)|Consiglio costituzionale]], di cui è membro a pieno titolo e a vita come ex presidente della Repubblica. Diventa nel [[2017]] il presidente della Repubblica francese con la maggiore longevità.
 
Autore di numerosi saggi e romanzi, è stato eletto all'[[Accademia di Francia]] nel [[2003]].