Dante Alighieri: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
template cita "xxxx"; fix formato data; elimino parametri vuoti; rinomina/fix nomi parametri; converto template cite xxx -> cita xxx
Frangpan (discussione | contributi)
inserimento immagine nel giusto paragrafo: "la morte e i funerali"
Riga 137:
Dante, per motivi ancora sconosciuti, si allontanò da Verona per approdare, nel 1318, a [[Ravenna]], presso la corte di [[Guido Novello da Polenta]]. I critici hanno cercato di comprendere le cause dell'allontanamento di Dante dalla città scaligera, visti gli ottimi rapporti che intercorrevano tra Dante e Cangrande. Augusto Torre ipotizzò una missione politica a Ravenna, affidatagli dallo stesso suo protettore<ref>{{Cita|Torre}}.</ref>; altri pongono le cause in una crisi momentanea tra Dante e Cangrande, oppure nell'attrattiva di far parte di una corte di letterati tra i quali il signore stesso (cioè Guido Novello), che si professava tale<ref>{{Cita web|autore=Marco Santagata|url=http://www.lavitadidante.it/cronologia-della-vita-di-dante-alighieri/|titolo=Cronologia della vita di Dante|accesso=18 maggio 2015|editore=Mondadori|data=2012|citazione=Le cause della partenza sono ignote: forse un accresciuto disagio per l’ambiente scaligero (di cui resterebbe testimonianza nell’aneddoto riferito da Petrarca, Rerum memorandarum libri II 83: Cangrande chiede a Dante come mai non riesce a rendersi gradito al pari di un buffone di corte, il poeta risponde che gli uomini apprezzano chi è simile a loro), forse la fama di amico delle lettere goduta dal nuovo signore o la possibilità di trovare una sistemazione ai figli (in questo periodo Pietro ottiene il rettorato di due chiese ravennati, S. Maria in Zenzanigola e S. Simone del Muro).|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150401021910/http://www.lavitadidante.it/cronologia-della-vita-di-dante-alighieri/|dataarchivio=1º aprile 2015|urlmorto=sì}}</ref>. Tuttavia, i rapporti con Verona non cessarono del tutto, come testimoniato dalla presenza di Dante nella città veneta il 20 gennaio [[1320]], per discutere la ''[[Quaestio de aqua et terra]]'', l'ultima sua opera latina<ref>{{Cita|Giorgio Petrocchi|titolo = Vita di Dante|p. 199}}.</ref>.
 
Gli ultimi tre anni di vita trascorsero relativamente tranquilli nella città romagnola, durante i quali Dante creò un [[Salotto letterario|cenacolo letterario]] frequentato dai figli [[Pietro Alighieri|Pietro]] e [[Jacopo Alighieri|Jacopo]]<ref>Come sottolineato da {{Cita |Petrocchi|pp. 198-199}}, Dante fu raggiunto dal resto della famiglia, compresa (forse) la moglie Gemma.</ref><ref name="Cita|Ferroni|p. 7">{{Cita|Ferroni|p. 7}}.</ref> e da alcuni giovani letterati locali, tra i quali [[Pieraccio Tedaldi]] e Giovanni Quirini<ref name="Pet198">{{Cita|Petrocchi|p. 198}}.</ref>. Per conto del signore di Ravenna svolse occasionali ambascerie politiche<ref>«... si può dedurre che il signore di Ravenna volle impegnarlo, e forse più volte, in ambascerie e relazioni cancelleresche, mai in un servizio continuo e ufficiale di segretario...» ({{Cita |Petrocchi|p. 198}}).</ref>, come quella che lo condusse a [[Repubblica di Venezia|Venezia]]. All'epoca, la città lagunare era in attrito con Guido Novello a causa di attacchi continui alle sue navi da parte delle [[Galea|galee]] ravennati<ref name="P221">{{Cita|Petrocchi|p. 221}}.</ref> e il [[Doge (Venezia)|doge]], infuriato, si alleò con [[Forlì]] per muovere guerra a Guido Novello; questi, ben sapendo di non disporre dei mezzi necessari per fronteggiare tale invasione, chiese a Dante di intercedere per lui davanti al [[Consiglio dei Pregadi|Senato veneziano]].
[[File:Dante Alighieri, Apoteosi a Firenze, 700° anniversario della morte (1321-2021), illustrazione dell'artista Giovanni Guida.jpg|miniatura|''Apoteosi di Dante Alighieri'', opera di [[Giovanni Guida]]]]
Gli studiosi si sono domandati perché Guido Novello avesse pensato proprio all'ultracinquantenne poeta come suo rappresentante: alcuni ritengono che sia stato scelto Dante per quella missione in quanto amico degli [[Ordelaffi]], signori di Forlì, e quindi in grado di trovare più facilmente una via per comporre le divergenze in campo<ref>{{Cita|Dall'Onda|p. 158}}{{citazione|Tale fu la cagione dell'andata di Dante a Venezia che allora parve tanto più opportuna trattandosi di quistioni con gli Ordelaffi, giacché Dante era stato ''notario'' o segretario di Scarpetta Ordelaffi Signore di Forlì circa il 1307.}}
</ref>.
 
=== La morte e i funerali ===
L'ambasceria di Dante sortì un buon effetto per la sicurezza di Ravenna, ma fu fatale al poeta che, di ritorno dalla città lagunare, contrasse la [[malaria]] mentre passava dalle paludose [[Valli di Comacchio]]<ref name=":10">{{Cita web|autore=Marco Santagata|url=http://www.lavitadidante.it/cronologia-della-vita-di-dante-alighieri/|titolo=Cronologia della vita di Dante|accesso=18 maggio 2015|editore=Mondadori|data=2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150401021910/http://www.lavitadidante.it/cronologia-della-vita-di-dante-alighieri/|dataarchivio=1º aprile 2015|urlmorto=sì}}</ref>. Le febbri portarono velocemente il poeta cinquantaseienne alla morte, che avvenne a [[Ravenna]] nella notte tra il 13 e il 14 settembre [[1321]]<ref name=":10" /><ref>«Ma quale giorno? Il Boccaccio e i codici del cosiddetto "gruppo del Cento" non esitano al riguardo: il 14 settembre: "nel dì che la esaltazione della Santa Croce si celebra dalla Chiesa", dice il Boccaccio. Invece gli epitafi [''sic''] di Giovanni del Virgilio (''Theologus Dantes'') e di Meneghino Mezzani (''Inclita fama'') danno la data del 13 settembre». ({{Cita|Petrocchi|p. 222}}).</ref>.

I funerali, in pompa magna, furono officiati nella chiesa di San Pier Maggiore (oggi [[Basilica di San Francesco (Ravenna)|San Francesco]]) a Ravenna, alla presenza delle massime autorità cittadine e dei figli<ref>{{Cita|VI centenario dantesco|p. 6}}.</ref>. La morte improvvisa di Dante suscitò ampio rammarico nel mondo letterario, come dimostrato da [[Cino da Pistoia]] nella sua [[Canzone (metrica)|canzone]] ''Su per la costa, Amor, de l'alto monte''<ref>{{Cita web|autore=Andrea Mazzucchelli|url=http://www.internetculturale.it/opencms/directories/ViaggiNelTesto/dante/a28.html|titolo=La morte e le celebrazioni funebri|accesso=20 maggio 2015|editore=Internet Culturale|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150513032323/http://www.internetculturale.it/opencms/directories/ViaggiNelTesto/dante/a28.html#|dataarchivio=13 maggio 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Le spoglie mortali ==
Line 206 ⟶ 210:
 
==== Dante tra cristianesimo e Islam ====
[[File:Dante Alighieri, Apoteosi a Firenze, 700° anniversario della morte (1321-2021), illustrazione dell'artista Giovanni Guida.jpg|miniatura|''Apoteosi di Dante Alighieri'', opera di [[Giovanni Guida]]|alt=]]
Influenza fondamentale fu anche quella esercitata dalla produzione letteraria appartenente al cristianesimo e, in un certo grado, anche alla [[Islam|religione islamica]]. La [[Bibbia]] è sicuramente il libro cui Dante attinge maggiormente: echi ne troviamo, oltre ai tantissimi della ''Commedia'', anche nella ''Vita nova'' (per esempio, l'episodio della morte di Beatrice ricalca quello di Cristo sul [[Calvario]])<ref>{{Cita|Foster}}.</ref> e nel ''De vulgari eloquentia'' (l'episodio della [[torre di Babele]] quale origine delle lingue, presente nel I libro). Oltre alla produzione strettamente sacra, Dante attinse anche alla produzione religiosa medievale, prendendo spunto, per esempio, dalla ''Visio sancti Pauli'' del V secolo, opera narrante l'ascesa dell'[[Paolo di Tarso|apostolo delle genti]] al terzo cielo del Paradiso<ref name=":16">{{Cita web|autore=Lisa Pericoli|url=http://www.oilproject.org/lezione/commedia-dante-fonti-modelli-8500.html|titolo=La ''Commedia'' di Dante: fonti e modelli|accesso=21 maggio 2015|editore=Oilproject}}</ref>. Oltre alle fonti letterarie cristiane, Dante sarebbe giunto in possesso, sulla base di quanto ha scritto la filologa [[Maria Corti]], del ''Libro della Scala'', opera escatologica araba tradotta in [[Lingua spagnola|castigliano]], [[Lingua francese antica|francese antico]] e [[Latino medievale|latino]] per conto del re [[Alfonso X di Castiglia|Alfonso X]]<ref name=":16" /><ref>{{Cita web|url=http://www.emsf.rai.it/scripts/interviste.asp?d=490|titolo=Maria Corti. Dante e l'Islam|accesso=4 giugno 2015|editore=Rai Educational|data=20 aprile 2000|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151125101936/http://www.emsf.rai.it/scripts/interviste.asp?d=490|dataarchivio=25 novembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>.