Rivolta slava del 983: differenze tra le versioni
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La '''Rivolta slava del 983''' fu un'insurrezione degli [[slavi occidentali]] [[
== Antefatti ==
Dopo le campagne militari di [[Enrico I di Sassonia]] e dell'[[Ottone I di Sassonia|Imperatore Ottone I]] gli
La zona di loro residenza appartenne inizialmente alla [[marca Geronis]] ma già nel [[965]], alla morte di [[Gero I]], fu suddivisa in marche più piccole: la [[marca sassone orientale]], la [[marca del Nord]], la [[Margraviato di Meissen|marca di Meissen]], la [[marca di Zeitz]] e la [[marca di Merseburgo]]. Soprattutto la [[diocesi di Magdeburgo]] sviluppo dal [[968]] la sua intensa attività missionaria.
== Sviluppo della rivolta==
Subito dopo la sconfitta dell'[[Ottone II di Sassonia|imperatore Ottone II]] nella [[battaglia di Capo Colonna]], gli slavi ne approfittarono per ribellarsi nell'estate del 983 (Titmaro inoltre attribuisce la rivolta, oltre ai tributi costretti a versare, alla «superbia» del margravio della [[marca del Nord]] [[Teodorico di Haldensleben]])<ref>{{Cita libro|autore=[[Tietmaro di Merseburgo|Tietmaro]]|traduttore=Matteo Taddei|titolo=Cronaca di Tietmaro|collana=Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo|editore=Pisa University Press|pp=81-82|capitolo=Libro III, 17|ISBN=978-8833390857}}</ref>; le alleanze slave si sollevarono sotto la guida dei [[Veleti]] e cacciarono il rappresentante ecclesiastico e politico dell'Impero.
Le sedi episcopali di [[Brandeburgo]] e di [[Havelberg]] furono occupate. Il convento di [[Kalbe (Milde)|Kalbe]] fu saccheggiato. I Veleti si allearono agli
== Conseguenze ==
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