Bosco Atro: differenze tra le versioni

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Nel bosco si trova la residenza, appunto, di un regno di [[Teleri#Nandor|Elfi Silvani]] guidato da una casata di Elfi [[Sindar]]in, dapprima il Re [[Oropher]] e successivamente suo figlio Thranduil. Fino all'anno 1100 della [[Terza Era]] la foresta veniva chiamata BoscoVerde il Grande, ma poi l'ombra dell'Oscuro Signore [[Sauron]] cadde su di essa e gli uomini cominciarono a chiamarla Taur-nu-Fuin e Taur-en-Daedelos, in lingua [[Sindarin]], rifacendosi alle terre del Beleriand. Sauron si rinchiuse nella fortezza di [[Dol Guldur]] sull'[[Amon Lanc]], cacciando Thranduil e la sua gente sempre più al nord, cosicché alla fine della Terza Era erano diventati un piccolo popolo sospettoso che aveva finito per scomparire alla conoscenza dei più. La Vecchia Via dei Nani tagliava la foresta da est ad ovest ma, a causa della vicinanza a Dol Guldur, veniva usata molto raramente. Gli Elfi crearono un sentiero molto più a nord per evitare la zona influenzata da Sauron.
Ne ''[[Lo Hobbit]]'', [[Bilbo Baggins]], insieme a [[Thorin Scudodiquercia]] e alla sua Compagnia di Nani, si inoltrò nel Bosco Atro cercando di raggiungere [[Erebor]] per strapparla dagli artigli di [[Smaug]]. Lì incapparono in vari ragni giganti della stirpe di [[Shelob]], tutti discendenti della [[Maiar|Maia]]di [[Ungoliant]]. Poco dopo furono catturati dagli Elfi. Durante questi eventi, il [[Bianco Consiglio]] attaccò Dol Guldur costringendo Sauron a rifugiarsi a Mordor. Grazie a ciò, la sua influenza nel Bosco Atro diminuì sensibilmente.
 
Anni dopo, [[Aragorn]] riuscì a catturare [[Gollum]] e lo portò alla corte di Thranduil come prigioniero. Gollum fuggì durante un'incursione degli Orchi e si rifugiò a [[Moria (Terra di Mezzo)|Moria]].