Borrello (Belpasso): differenze tra le versioni

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Il villaggio assunse la denominazione di ''Guardia'' o ''La Guardia'', in onore al culto mariano della [[Nostra Signora della Guardia]], probabilmente verso il [[XV secolo]].<ref name="apa"/> Il padre benedettino paternese Bartolomeo Taverna, nel suo manoscritto del 1554, ne fa menzione come ''Casali della Guardia'', come di un nucleo formato da case terrane, e della cisterna donata dalla Regina Eleonora.<ref name="apa"/> Nel 1636, i casali di Botteghelle, Guardia, Malpasso, Nicolosi, e Sant'Antonio furono staccati dalla terra di Paternò e furono amministrativamente inseriti nella neocostituita terra di Malpasso, facente parte del [[Principato di Paternò]], che divenne comune autonomo.<ref>{{cita|Longhitano|pp. 96-97}}.</ref>
 
L'11 marzo 1669, ebbe luogo una grande [[eruzione vulcanica|colata lavica]] proveniente dall'[[Etna]] che seppellì numerosi centri abitati situati alle sue pendici. Tra i centri maggiormente danneggiati vi furono i casali di Malpasso, tra cui Guardia.<ref>{{cita|Longhitano|p. 97}}.</ref> Il principe di Paternò, [[Luigi Guglielmo I Moncada|Luigi Guglielmo Moncada La Cerda]], per impedire un massiccio esodo degli abitanti di Malpasso, provvide attraverso i suoi collaboratori a trovare un nuovo sito dove riedificare la distrutta cittadina, che venne individuato in un'area più a sud di Malpasso, nei pressi di Valcorrente, e colà venne fondato un nuovo insediamento denominato [[Fenicia Moncada]].<ref>{{cita|Longhitano|p. 98}}.</ref> Gli abitanti di Guardia, che rifiutarono di stabilirsi a Fenicia Moncada, vollero invece ricostruire la loro cittadina nel medesimo sito, e il Principe di Paternò in base ad un accordo stipulato nel 1687, concesse loro l'autorizzazione a edificare un nuovo casale su un feudo di proprietà della famiglia Borrello dal 1537, caratterizzato dalla presenza di numerose [[vigne]], e scampato all'eruzione.<ref name="stellaaragona">{{cita|Longhitano|pp. 100-102}}.</ref> Condizione necessaria stabilita dal [[feudatario]], fu che il nuovo casale dovesse essere soggetto alla giurisdizione di Fenicia Moncada.<ref name="stellaaragona"/> Il nuovo casale, sorto come quartiere di Fenicia Moncada, e rappresentato da un [[acatapano]] alla corte giuratoria, prese il nome di ''Stella Aragona'', con riferimento alla Regina Eleonora, ricordata nei luoghi in cui visse come una "stella", a causa dell'interesse per le [[stella|stelle]] comune ai membri della [[Casa d'Aragona]].<ref name="stellaaragona"/><ref>{{cita web|url=https://www.prolocobelpasso.it/eleonora-dangio.html|titolo=La regina Eleonora d'Angiò|accesso=20-09-2020}}</ref>
 
I casali di Fenicia Moncada e Stella Aragona, furono completamente distrutti dal terribile [[terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto del 1693]] che colpì la [[Sicilia orientale]], ma poche furono complessivamente le vittime.<ref name="apa"/><ref>{{cita libro | autore= G. Di Marzo| titolo= Diari della Città di Palermo dal secolo XVI al XIX| volume= 7 |vanno= 1871| editore= Pedone Lauriel| pp=103-104}}</ref> Stella Aragona, successivamente ricostruita, prese il nome di ''Borrello'', che divenne quartiere della nuova cittadina di Belpasso, edificata in località San Nicola.<ref>{{cita|Longhitano|p. 105}}.</ref> A inizio XVIII secolo, Borrello contava circa 1.000 abitanti, ed era un centro di produzione vinicola e di frumento.<ref>{{cita libro | autore= M. Scasso Borrello| titolo= Storia generale di Sicilia del Signor Burigny. Tradotta dal francese| volume = 3 |anno= 1788| editore= | p=204}}</ref>
 
Nell'[[eruzione dell'Etna del 1910]], la colata lavica che minacciò Belpasso e Nicolosi, si arrestò ad appena un1 kilometrokm da Borrello, nei pressi della Cisterna della Regina.<ref>{{cita libro | autore= P. E. Vinassa de Regny| titolo= L'eruzione etnea del 1910| anno= 1912| editore=Tipografia Galatola}}</ref> A partire dalla prima metà del [[XX secolo]], con l'espansione edilizia abitativa avvenuta lungo la Via Borgo (odierna Via Vittorio Emanuele III), che collega Borrello con il centro, la borgata venne gradualmente inglobata con quest'ultimo.<ref name="toponimo"/>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==